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UNA CONOSCENZA MOLTO POCO CARNALE
Iperconnessioni. Lo smartphone è diventato un feticcio contemporaneo e il legame sociale è più un dato ambientale che un'esigenza morale. E la conseguenza è la scomparsa del desiderio
Cohen-Levinas e Le Breton, poetiche dell'assenza
Nella mancanza e nello smarrimento si apre la possibilità dell’incontro e dell’ascolto. Una riflessione sul senso profondo del volere e sul tempo frenetico della modernità dove diventa importante accettare il vuoto di sé per cercare la relazione
Dall'essere all'origine del pensiero
Da Cartesio (con la sua formula Cogito ergo sum - «Penso, dunque sono») abbiamo appunto ereditato l'idea che ogni soggetto umano sia contraddistinto essenzialmente dall'attività del pensiero (poi, eventualmente, potrà condividere con altri i contenuti che ha pensato).
La voglia di rivedere le stelle
La saggezza del desiderio. Stare di fronte all'assenza di stelle di Danielle Cohen-Levinas è un saggio ín uscita il 27 giugno nella collana Piccola Biblioteca dell'editore Mimesis con un commento a cura di Francesca Nodari che ci propone una riflessione sulle nozioni di saggezza e desiderio che, lungi dall'escludersi a vicenda, si compenetrano e si fondono in una spinta verso l'Alterità. Desiderare nella lingua latina significa "stare di fronte all'assenza di stelle" ovvero a ciò di cui non possiamo appropriarci, per contemplarlo, per amarlo, non per afferrarlo.
Filosofi lungo l'Oglio, entra anche Adrara San Martino
Il desiderio, una stella che ci manca
Le parole «saggezza» e «desiderio» sembrano avere significati, se non proprio contrapposti, perlomeno distanti tra loro: la prima evoca normalmente un atteggiamento improntato alla moderazione, alla prudenza, al dominio di sé; il secondo termine sembra invece riferirsi a un impulso, a una volontà di appropriarsi di qualcosa, andando al di là di ciò che attualmente si ha o si è.
La filosofa Danielle Cohen-Levinas questa sera a Sarnico
Una settimana densa di incontri per il festival Filosofi lungo l'Oglio, sul tema del «Desiderare», parola chiave dellaXIX edizione, fedele al suo spirito itinerante. Questa sera a Sarnico è prevista l'attesa lectio magistralis di una delle maggiori filosofe del nostro tempo, Danielle Cohen-Levinas.
PER FILOSOFI LUNGO L'OGLIO È IL TEMPO DI «DESIDERARE»
Dall'osare al desiderare, quasi potremmo dire senza soluzione di continuità. Perché la nuova parola chiave del festival Filosofi lungo l'Oglio, che farà da fil rouge all'edizione 2024 (la 19esima), «Desiderare» appunto, germoglia proprio dalle originali riflessioni che si sono susseguite nella rassegna da poco conclusa e che si è rivelata «straordinaria», per i numeri (un record di 45mila presenza e migliaia di nuove adesioni), per l'intensità del dibattito (30 appuntamenti in ben 23 Comuni tra Brescia e Bergamo) e per la qualità dei relatori, tutti di altissimo livello.
Dopo il Covid abbiamo bisogno dell'umanesimo dell'altro uomo»
Il festival Filosofi lungo l'Oglio ha celebrato l'altra sera due maestri del pensiero, Emmanuel Levinas e Bernhard Casper. A Lograto, il pubblico ha riempito il cortile di villa Morando per ascoltare Danielle Cohen Levinas, nuora del grande filosofo francese e a sua volta filosofa e musicologa autorevole, docente all'Università Paris IV Sorbonne.
Filosofi lungo l'Oglio fa tappa a Caravaggio
Prosegue con un ritmo serrato la diciottesima edizione di Filosofi lungo l'Oglio. Il Festival entra nel vivo per la sua terza settimana con un tavolo di relatori che, in cinque Comuni delle province di Brescia e Bergamo, offriranno originali tracce di riflessione sull'«osare» nelle sue declinazioni.