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FONDAZIONE
FILOSOFI LUNGO l'OGLIO

Chi siamo?

La Fondazione Filosofi lungo l’Oglio nasce con la mission di restituire al pensiero uno dei suoi compiti precipui: la divulgazione, che è condivisione, che è scambio, che è dialettica. Il 21 settembre 2009 si costituisce così ufficialmente l’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio, prendendo il nome dal fortunato Festival Filosofi lungo l’Oglio, che ha iniziato il suo percorso filo-rivierasco tra le province di Brescia, Bergamo e Cremona a partire dall’anno 2006. Nel corso degli anni, l’Associazione espande il suo intervento sul territorio in un’ottica di continua crescita, pervenendo il 7 Gennaio 2015 alla costituzione della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio facendone un punto di riferimento nella scena culturale nazionale ed europea. Una realtà, che non ha scopo di lucro, persegue le finalità di solidarietà sociale promuovendo la cultura ed in particolare la conoscenza della filosofia accompagnata da altre discipline come: l’antropologia, la sociologia, la psicologia, la pedagogia, l’etnologia, la religione nonché tutte le branche del sapere che dialogano con le suddette discipline.

Il giro di boa dei diciotto anni di attività ha portato al raggiungimento di un ambizioso traguardo: l’inaugurazione della sede della Fondazione avvenuta il 21 luglio 2023 e ricavata da un’antica stalla degli equini – commissionata nell’Ottocento dalla nobile dinastia dei Martinengo – ed ora recuperata secondo la pratica del Retrofitting. L’edificio si pone l’obiettivo di divenire polo culturale della vasta area circostante per gli oltre 30 comuni limitrofi – un bacino di circa 100mila presenze – rispondendo a una costante richiesta di cultura che si fa comunità e cura e che trova nella rigenerazione di questo luogo l’immagine plastica del còlere. Fu Cicerone a parlare di cultura animi come obiettivo principale della filosofia e, in generale, dell’educazione. Come un terreno richiede una cura assidua per favorirne la fecondità, così l’individuo deve coltivare il proprio animo se vuole esprimere le proprie capacità. Così scrive Cicerone nelle Tusculanae Disputationes:

Come un campo, per quanto fertile, non può dare frutti senza coltivazione, così l’anima senza insegnamento (ut ager quamuis fertilis sine cultura fructuosus esse non potest, sic sine doctrina animus); tale è la debolezza di entrambi gli elementi in assenza dell’altro. Ora, nel caso dell’anima la coltivazione è la filosofia (cultura autem animi philosophia est); essa estirpa i vizi fin dalle radici, e prepara le anime ad accogliere le sementi, e affida loro, e, per così dire, vi semina semi tali che, una volta sviluppati daranno frutti rigogliosissimi (II, 13).

Poco più avanti l’Autore definirà la filosofia: “magistra vitae” (II, 15).

Riconoscimenti

La Fondazione per il suo carattere inclusivo e pluralista si pregia d’aver ricevuto, per svariati anni, la medaglia del Presidente della Repubblica per il rilevante interesse culturale del Festival, che ha ottenuto, altresì, nel 2018 il Marchio dell’Anno europeo del Patrimonio culturale. Ha ricevuto, inoltre, l’Adesione della Prefettura di Brescia per la costante e professionale presentazione di iniziative culturali di elevata qualità. Un segno tangibile di eccellenza per la nostra Provincia. Ed è stata riconosciuta Soggetto di Rilevanza Regionale della Regione Lombardia nel settore della promozione educativa e culturale e dello spettacolo, per aver proposto con continuità e professionalità iniziative culturali diversificate di alto livello qualitativo e che costituiscono una testimonianza di eccellenza per la nostra regione, prevedendo anche forme di collaborazione per raggiungere gli obiettivi di solidarietà culturali indicati dai programmi regionali. Senza dimenticare che, su giudizio insindacabile di una Giuria internazionale, il la Fondazione e il suo Festival è stato insignito ininterrottamente dal biennio 2015/2016 dell’EFFE (Europe for Festivals, Festivals for Europe) Label: un riconoscimento volto a rappresentare oltre 43 paesi europei attraverso i festival che si distinguono per l’alta qualità artistica e per il significativo impatto a livello locale, nazionale e internazionale.

Le pubblicazioni

La Fondazione si impegna nella divulgazione culturale anche attraverso la pubblicazione di saggi scelti. Ha all’attivo oltre cin­quanta titoli, in un primo tempo editi per i tipi di Massetti Rodel­la, e in seguito per Mimesis nelle collane “Chicchidoro” e “Tempo della memoria” dirette da Francesca Nodari. Nella prima collana sono stati pubblicati i testi di: M. Augé, Saper toccare, 2017; Id., Sulla gratuità. Per il gusto di farlo, 2018; J.-L. Nancy, Cosa resta della gratuità?, 2018; S. Zamagni, Come e quanto la quarta rivoluzione industriale ci sta “toccando”?, 2018; H. Baharier, Generare è rispon­dere o domandare? 2021. La seconda collana, invece, raccoglie i seguenti saggi: G. Laras, Il comandamento della memoria, 2019; B. Casper, Emmanuel Levinas. La scoperta dell’umanità nell’inferno dello Stalag 1492, 2019; P. De Benedetti, La memoria di Dio, 2020; A. Foa-F. Nodari, Donne e Shoah, 2021. Si ricorda, altresì, la pubblicazione del volume di M. Augé, Condividere la condizio­ne umana. Un vademecum per il nostro presente, tr. it. e intr. di F. Nodari, Mimesis 2019 ospitato nella prestigiosa collana “Piccola Biblioteca”. Il volume è stato pubblicato anche in francese con il ti­tolo: La condition humaine en partage. Un vadémécum pour le temps présent, préface de F. Nodari, Payot, & Rivages, Paris 2021.


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