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Passeggiate Filosofiche

Tra le novità di questa edizione sarà l’evento Passeggiate filosofiche. La maieutica delle cose al fine di promuovere il sentimento di riappropriazione della propria vita, dei propri luoghi, della propria identità attraverso una rivisitazione, in chiave poetica e filosofica, del proprio territorio in una simbolica riconquista fisica ed itinerante dei luoghi e delle strade, accompagnata dall’evocazione dello spirito del luogo nella sua bellezza ambientale e architettonica, così come nella sua desolazione.

Si tratterà di un trekking del pensiero, un viaggio verso una maieutica delle cose attraverso la riscoperta del fiume Oglio attraverso tre percorsi che si avvarranno del contributo di esperti del territorio – storici e guide del posto – di concerto agli interventi dal filosofo e fondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, Duccio Demetrio e del paesologo e poeta Franco Arminio.

Si partirà dal lago d’Iseo, precisamente da dove il fiume conosce il suo otium nell’antica diga di Sarnico, comune del bergamasco, che è attraversato da un ponte che unisce le due province di Brescia e di Bergamo per poi dedicarsi alla scoperta del borgo di Villachiara-Villagana in un museo a cielo aperto che si aprirà su scorci di natura incontaminata e di rara bellezza per poi proseguire, partendo da una piccola frazione di Orzinuovi, Barco, con un’esperienza emozionale che condurrà i partecipanti in sentieri che conducono in riva all’Oglio, nella sua parte terminale. Quasi a fine corsa, se si considera che questo fiume si estende a partire da Ponte di Legno alla bassa bresciana, per circa 270 km. Durante il percorso verranno ricostruite alcune scene della tradizione contadina, che faranno altresì da preambolo alla parte finale del “viaggio”: la meta sarà la cascina Le Vittorie, che ospita la sede della fondazione e che è stata teatro di numerose scene del docu-film: Il mondo degli ultimi (regia di Gian Botturini), che sarà proiettato eccezionalmente in loco sotto il cielo stellato. Con questa iniziativa Filosofi lungo l’Oglio intende manifestare il crescente interesse ecologico, ambientale e culturale verso il fiume Oglio, realizzando un progetto concreto e di ampio respiro che parli a tutte le comunità e, soprattutto, all’esistenza di ognuno di noi. Del resto, che cos’è un fiume se non metafora di vita? Come la vita nasce da un piccolo e fragile seme per farsi uomo, così un fiume da piccolo rigagnolo si fa mare.

Le regole:
La pratica del camminare prevede di:

1) Partecipare. Per partecipare a un cammino occorre liberarsi dalle ansie della quotidianità, liberando la mente. Un cammino che spoglia l'anima dei pesi accumulati, affinché le soluzioni emergano. Camminare consapevolmente fa emergere la gioia, un dono da condividere con gli altri.

2) Condividere. Camminare ci insegna l'arte di vivere insieme: abbracciare il passo dell'altro, unendo le nostre strade e offrendo generosamente le nostre conoscenze verso un sentiero comune. In questa danza sinergica, impariamo l'essenza della condivisione, mentre cresciamo insieme lungo la via, scopriamo l'armonia che scaturisce dall'accettazione e dalla collaborazione.

3) Accettare. Camminare è l'arte di abbracciare l'imprevisto: nulla è irrimediabile e durante il cammino, gli imprevisti sono compagni di viaggio. Perdere la strada, giungere nell'oscurità, non trovare ciò che ci si aspettava; tuttavia, sono proprio gli imprevisti che spesso celano preziose lezioni da imparare. Nel tessuto del cammino, impariamo ad accogliere l'inaspettato, a lasciarci sorprendere dagli eventi che sfidano le nostre aspettative. Attraverso tali prove, scopriamo la flessibilità della mente e l'umiltà del cuore, apprendendo la saggezza che solo gli imprevisti possono donare.

4) Apprezzare. Il cammino richiede un'anima duttile, che sappia adattarsi alle mutevoli circostanze, permettendo così di abbracciare esperienze che mai avremmo immaginato. Sedersi su un semplice prato, ad esempio, è un dono che raramente ci concediamo di riscoprire o imparare, eppure... Nella flessibilità del cammino, si cela la capacità di trovare bellezza e gioia in luoghi e momenti inaspettati. Il buono spirito d'adattamento apre le porte a un mondo di meraviglia e ci insegna a coltivare una mente aperta, pronta a cogliere le sorprese che il cammino ha in serbo per noi.

5) Incontrare. Camminare è un invito a valorizzare gli incontri con le persone e le cose che abitano il luogo che attraversiamo. Poiché l'incontro è il vero tesoro del cammino: l'incontro con la natura esterna e con quella che risiede dentro di noi, l'incontro con coloro che vivono insieme a noi, ognuno a proprio modo portatori di saggezza e insegnamenti preziosi, l'incontro con individui che hanno avuto il coraggio di scegliere di essere lì, accanto a noi. Nell'abbracciare questa regola del camminare, riconosciamo il valore dei legami che si formano lungo il percorso, creando connessioni che arricchiscono il nostro viaggio e il nostro essere.

6) Rallentare. Non correre! Per scoprire la pace interiore della lentezza consapevole, è necessario imparare a camminare con passo lento, lasciando che lo sguardo si posa su ogni dettaglio. Ogni passo ci offre l'opportunità di stupirci di fronte a un fiore nuovo, a un insetto, a un colore che ci attende. Il cammino non è una competizione, bensì un'occasione per sintonizzarsi sul ritmo del mondo che ci circonda. La bellezza si svela quando ci concediamo il tempo di sperimentare e osservare. Nell'aderire a questa regola del camminare, impariamo a creare armonia tra noi stessi, il gruppo e l'ambiente circostante, permettendo che il passo più lento diventi una danza di consapevolezza e gratitudine.

7) Fare silenzio. Scopri il silenzio! Mentre il viaggio di gruppo ci permette di conoscere nuove persone, condividere esperienze e approfondire la comprensione degli altri, non dobbiamo dimenticare di dedicarci al lavoro su noi stessi. Durante il cammino, scopriamo la bellezza del silenzio, ascoltando il nostro passo, il nostro respiro e i suoni della natura. Nell'abbracciare questa regola del camminare, impariamo a coltivare la capacità di ascoltare, di andare oltre le parole e di connetterci con la profondità. Attraverso il silenzio, ci arricchiamo di saggezza e creiamo uno spazio di gratitudine reciproca tra noi stessi e coloro che provano il cammino con noi.


Per la realizzazione degli eventi si ringraziano:
lo storico locale il dott. Paolo Zanoni per Villagana,
lo storico locale il prof. Massimo Rossi per Sarnico
il Comandante Giuseppe Paletti, il Parco Oglio Nord e tutte le guardie

GLI APPUNTAMENTI

Non ci sono eventi futuri

Passeggiate solo su prenotazione
con un contributo di 5€ cad.

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