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Mercoledì, 01 Febbraio 2012 11:52

Fare Memoria - gli appuntamenti su Teletutto

Siamo lieti di comunicare che a partire da giovedi 2 febbraio alle ore 21:00 su Teletutto (canale 12 del digitale terrestre) andrà in onda il primo incontro del nostro ciclo "Il bene della memoria" e in replica mercoledì 8 febbraio alle ore 16:00 su Teletutto2 (canale 87 digitale terrestre)

Di seguito il calendario degli altri appuntamenti su Teletutto

  • giovedì 9 febbraio - "L' era della post memoria" ore 21.00 su Teletutto e in replica su Teletutto2 mercoledì 12 febbraio alle ore 16.00
  • giovedì 16 febbraio - "Il comandamento della memoria" ore 21.00 su Teletutto e in replica su Teletutto2 mercoledì 22 febbraio alle ore 16.00
  • giovedì 23 febbraio - "La vanità della memoria" ore 21.00 su Teletutto e in replica su Teletutto2 mercoledì 29 febbraio alle ore 16.00
  • giovedì 1 marzo - "Olocausto" ore 21.00 su Teletutto e in replica su Teletutto2 mercoledì 7 marzo alle ore 16.00
  • giovedì 8 marzo - "La memoria di Dio" ore 21.00 su Teletutto e in replica su Teletutto2 mercoledì 14 marzo alle ore 16.00
  • giovedì 15 marzo - "La memoroa di Giobbe" ore 21.00 su Teletutto e in replica su Teletutto2 mercoledì 21marzo alle ore 16.00

Dopo l'imponente e penetrante lezione di David Bidussa a Villachiara sull'Era della postmemoria, prosegue in una sorta di non-stop il ciclo sulla Shoà: Fare memoria. Che cosa è stato? Organizzato dall'Associazione culturale Filosofi lungo l'Oglio. Giovedì 26 gennaio, a partire dalle ore 20.45 presso il Teatro Comunale sito in via Vittorio Emanuele II a Travagliato (Bs), ospite d'eccezione sarà Rav Giuseppe Laras, già Presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia nonché Presidente del Tribunale Rabbinico del Centro-Nord Italia e della Fondazione Maimonide di Milano.

“E' con grande onore ed emozione – ha dichiarato il direttore scientifico Francesca Nodari – che ci apprestiamo ad accogliere un grande Maestro, una guida, un infaticabile tessitore del dialogo ebraico-cristiano. Questo ciclo tocca con la lectio magistralis di Giuseppe Laras su Il comandamento della memoria uno dei suoi punti più alti. A poche ore dallo scoccare del 27 gennaio, avremo il privilegio di sentire dalla viva voce di Rav Laras riflessioni che si mescolano anche a ricordi ed esperienze strettamente personali: l'uomo di fede e l'uomo nella sua più profonda umanità costituiscono un tutt'uno in questa figura che contribuirà tra le altre cose, a conferire una solennità piena di senso a questa data.

Una ricorrenza che ci obbliga moralmente a riflettere, approfondire, scandagliare senza sosta e senza tregua che cosa è stato?. Una sorta di trascrizione incarnata di quel 614° precetto cui fa riferimento Emile Fackenheim: “Sopravvivere per non dare una vittoria postuma a Hitler”.

Chi è Rav Giuseppe Laras

Studioso di filosofia medievale, professore universitario, conferenziere e scrittore di fama internazionale. È stato rabbino capo prima ad Ancona, quindi a Livorno e a Milano, dove ha retto la cattedra per oltre venticinque anni. Già docente di Storia del pensiero ebraico all’Università Statale di Milano, Rav Laras è presidente dell’Assemblea dei rabbini d’Italia, presidente del tribunale rabbinico dell’Alta Italia e presidente della Fondazione Maimonide di Milano che intende favorire la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale ebraico, sviluppandone la conoscenza sotto il profilo religioso, storico, filosofico, archeologico e bibliografico attraverso approfondimenti e proposte capaci di orientare la società civile in senso etico. Tra le sue numerose opere: Storia della filosofia ebraica. Il problema della giustizia divina nella tradizione biblica, talmudica e medievale, Cuem, Milano 1998; Scienza e provvidenza di Dio nel pensiero di Maimonide e Gersonide, Cuem, Milano 1999; Le dispute giudaico-cristiane nel medioevo, Cuem, Milano 2000; Immortalità e resurrezione nel pensiero ebraico medievale, Cuem, Milano 2001; Il libro di Qohelet, Cuem, Milano 2002; Il problema della teodicea. La Shoah tra teologia ed etica, Cuem, Milano 2003; La mistica ebraica e il pensiero cabbalistico dello Zohar, Cuem, Milano 2004; Storia del pensiero ebraico nell’età antica, Giuntina, Firenze 2006; La natura del pensiero ebraico. L’origine del mondo e i concetti di spazio e di tempo, Cuem, Milano 2006; Meglio in due che da soli, Garzanti, Milano 2009; Maimonide. Un percorso verso il benessere ( con M. Tedeschi ), Cuem, Milano 2010; Onora il padre e la madre ( con C. Saraceno ), Il Mulino, Bologna 2010.

«Noi non crediamo alla più ovvia e facile deduzione: che l’uomo sia fondamentalmente brutale, egoista e stolto come si comporta quando ogni sovrastruttura civile sia tolta […] Ci pare invece degno di attenzione questo fatto: viene in luce che esistono fra gli uomini due categorie particolarmente ben distinte: i salvati e i sommersi. Altre coppie (i buoni e i cattivi, i savi e gli stolti, i vili e i coraggiosi, i disgraziati e i fortunati) sono assai meno nette, sembrano meno congenite, e soprattutto ammettono gradazioni intermedie più numerose e complesse».
P. Levi, Se questo è un uomo

Prenderà il via giovedì 12 gennaio, a partire dalle ore 20.45 – presso il teatro dell’Oratorio Pio XI, sito in via Gatti, 28 a Castrezzato (Bs) – la prima edizione del ciclo: Fare memoria: che cosa è stato?

ORZINUOVI – Si è conclusa, venerdì 22 luglio, a Castrezzato, la lectio magistralis di Adriano Fabris su “La felicità dell'invecchiare” Filosofi lungo l'Oglio. Dodici appuntamenti, durante i quali sono intervenuti i più importanti esponenti del pensiero contemporane, 6.800 spettatori, oltre 55 mila visitatori sul sito: www.filosofilungologlio.it. Sono i numeri che contraddistinguono la seconda felice edizione del Festival.

L'ultimo appuntamento a Castrezzato. L'ordinario di filosofia morale all'università di Pisa parla di felicità e vecchiaia

ORZINUOVI- Stasera, a Castrezzato, alle ore 21.15, l'ultimo appuntamento con la sesta edizione del Festival Filosofi lungo l'Oglio, il tour culturale firmato dall'orceana Francesca Nodari che in poco più di un lustro è riuscita ad elevare questa manifestazione filosofica al livello internazionale, incassando l'adesione di migliaia di spettatori.

OSTIANO – I calorosi applausi di una platea eccezionalmente numerosa hanno coronato mercoledì sera lo spiazzo dell’ex-cimitero napoleonico ai piedi della Pieve di Ostiano in occasione del quarto appuntamento del Festival ‘Filosofi lungo l’Oglio’, imperniato sul tema della ‘felicità’ e patrocinato da ben dodici comuni del territorio bresciano e cremonese, nonché solennemente incensato dall’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Dopo i precedenti simposi tenuti a Brescia, Orzinuovi e Soncino rispettivamente da Marc Augè, Roberta De Monticelli e Sergio Givo- ne, martedì sera, a lume di stelle sotto i ciliegi dell’ex-cimitero napoleonico, Duccio Demetrio, ordinario di Filosofia dell’Educazione alla Bicocca di Milano e cofondatore del del Gruppo di ricerca in metodologie autobiografiche alla Libera Università dell’Autobiografia, ha tenuto la sua lectio magistralis sul tema ‘Scrivere la propria vita. Per una filosofia dell’esistenza’, preceduta dagli interventi di Giuseppe Merlo, assessore alla cultura del Comune di Ostiano, e di Chiara Capelletti, Assessore provinciale Cultura Sport e Giovani, nonché introdotta da Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival. Un discorso, inteso nell’accezione più squisitamente filosofica di ‘logos’, contrassegnato dalla volontà di approfondire i rapporti tra felicità e scrittura autobiografica: quel desiderio, a volte sereno a volte smanioso, che, combinando in strutture linguistiche i ventun caratteri nella nostra mente come i pezzi sulla scacchiera, ci spinge a cristallizzare in una serie di porzioni testuali interrelate il flusso continuo della nostra vita. Perchè si scrive e, soprattutto, perchè si scrive di sé stessi? «Perchè – si chiede Demetrio - osservando le persone intente a scrivere ci si accorge che, inconsciamente, i loro volti comunicano ogni volta stati d’animo differenti (serenità, apprensione, ecc.) ma pur sempre emotivi»? Perchè «scrivere la propria storia può «contribuire a mitigare l’angoscia, ad essere meno infelici». E perchè, ripiegandoci su noi stessi nel guizzo d’una retroazione positiva, balziamo ad un nuovo livello, da protagonisti ad autori e spettatori della nostra esistenza.Ma come connettere scrittura autobiografica e felicità? Innanzitutto bisogna tener conto della differenza tra ‘gioia’, qualcosa che «fiorisce al nostro interno in modo breve ed estemporaneo», e ‘felicità’, un entità che «scorre avanti ed indietro nel tempo e non appartiene all’attimo ma rappresenta una faticosa costruzione». Proprio in virtù di questa differenza, la rete della scrittura autobiografica «assomiglia di più alla felicità che alla gioia». E, ricordando ‘Quell’andarsene al buio dei cortili’ del poeta milanese Milo De Angelis, Demetrio suggerisce di iniziare la tessitura di questa scrittura «dagli attimi più gioiosi della nostra vita» e di svilupparla seguendo un percorso che, lungi da un predefinito progetto ingegneristico, cresce per interna forza neghentropica seguendo più l’arte del ‘bricoleur’, che si arrangia anche con l’alea e l’imprevisto, finché, dai quei minimalia apparentemente non interrelati, emerge un disegno, un mosaico mai fisso né definitivo. Un mosaico formato da una rete di attimi che «nel momento in cui vengono scritti diventano corpo». Ma, prosegue Demetrio citando Jacques Derrida, «scrivere non è solo un atto per sé stessi ma significa anche donare il proprio tempo». E, forse, anche «immaginare, vedere e mettere a fuoco un’altro tempo». Purché, con- clude il filosofo, non venga fatto per «ingannare il tempo, o, peggio, per riprendersi la fama che il tempo ha adombrato», come sembra invece accada nelle sempre più frequenti autobiografie, frettolosamente composte da attori, sportivi e divi in genere, che dominano attualmente una buona fetta del mercato editoriale italiano.

Si comunica che, per grave indisposizione, il Prof. Jean-Luc Nancy non potrà tenere la sua lectio magistralis in programma per sabato 11 giugno a Orzinuovi. Interverrà al suo posto la maggiore filosofa italiana, Roberta de Monticelli, ordinario di Filosofia delle persona all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. L’incontro dal titolo: felicità e questione morale si terrà sempre sabato 11 giugno a Orzinuovi, presso l’anfiteatro della Rocca e non in Piazza Vittorio Emanuele.
MARTEDÌ 8 MARZO SARÀ PRESENTATO A MILANO PRESSSO LA FONDAZIONE MAIMONIDE "CORPO", IL TERZO VOLUME DELLA COLLANA DEI FILOSOFI LUNGO L’OGLIO

Mentre sta per scoccare il conto alla rovescia per la sesta edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, si terrà martedì 8 marzo, alle ore 18, in Fondazione Maimonide – presso l’Auditorium della Casa di Cura Privata del Policlinico in via Dezza 48 a Milano – la presentazione di Corpo, il terzo volume della Collana dei Filosofi lungo l’Oglio, che raccoglie gli interventi dei relatori succedutisi nella scorsa edizione.

Venerdì, 03 Dicembre 2010 09:18

L' Homo oeconomicus e il buon uso del mondo

Il prof Salvatore Natoli, docente di filosofia teoretica e di etica sociale nella facoltà di conomia all' Università di Milano e di Storia delle idee all' Università Vita-Salute San Raffaele di Milano è stato ospite del nostro auditorium a Ghedi dove ha tenuto una lezione sulle forme del fare e la responsabilità dell' agire nella nostra società.

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Le Video lezioni

Sul nostro canale youtube puoi trovare tutte le video lezioni del nostro Festival di Filosofia.