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Dal 4 giugno al 21 luglio in 25 comuni di tre province Severino, Marzano, Vegetti Finzi, Augè, Burioni e altri Nodari: «Itinerari fecondi di riflessioni e piste d'indagine».

Ventotto lezioni di filosofia, 27 pensatori italiani e stranieri, dal 4 giugno al 21 luglio, come dire, «un'estate platonica» in paesi e città nel Bresciano, nella Bergamasca e nel Cremonese.

Con puntualità periodica rassicurante ritorna il Festival Filosofi lungo l'Oglio - questa è la XIV edizione - fondato e diretto da Francesca Nodari. Kermesse itinerante con ospiti di alta caratura, fiore all'occhiello del palinsesto culturale estivo che fa tappa in 25 comuni (3 fuori provincia) dal 4 al 21 luglio.

In arrivo la XIV edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, fondato e diretto dalla filosofa levinasiana Francesca Nodari, che si svolgerà, come di consueto in Lombardia,lungo il Fiume Oglio dal 4 giugno al 21 luglio 2019. Sempre in veste itinerante quest’anno il tema intorno a cui ruoterà l’intera edizione sarà quello del “Generare”. Un concetto che apre a una ricca serie di significati dai quali potranno nascere e fiorire molteplici approfondimenti, tra cui le implicazioni etiche che attengono la sfera dell’agire.

La scrittrice e filosofa Michela Marzano il 4 giugno aprirà la XIV edizione del Festival Filosofi lungo l'Oglio, fondato e diretto dalla filosofa Francesca Nodari, che si svolgerà tra le province di Brescia, Cremona e Bergamo. Il tema intorno a cui ruoterà l'intera edizione sarà quello del «Generare».

IL FESTIVAL ITINERANTE FILOSOFI LUNGO L'OGLIO COMINCIA MARTEDÌ E PROSEGUE FINO AL 21 LUGLIO ATTRAVERSO VENTICINQUE PAESI SULLE SPONDE.

In arrivo la XIV edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, fondato e diretto dalla filosofa levinasiana Francesca Nodari, che si svolgerà, come di consueto in Lombardia,lungo il Fiume Oglio dal 4 giugno al 21 luglio 2019. Sempre in veste itinerante quest’anno il tema intorno a cui ruoterà l’intera edizione sarà quello del “Generare”. Un concetto che apre a una ricca serie di significati dai quali potranno nascere e fiorire molteplici approfondimenti, tra cui le implicazioni etiche che attengono la sfera dell’agire.

E' la congiunzione dell'identità e dell'alterità che dona sempre all'individuo la sua piena esistenza e che condiziona ciò che chiamerei la sua capacità di felicità» ammonisce Marc Augé, un autore che non ha certo bisogno di presentazioni.

In un'era dominata dal disorientamento, sempre interconnessa ma abitata da solitudini che si moltiplicano, il grande antropologo ed etnologo, Marc Augé, noto per avere definito i concetti di non-luoghi e surmodernità, affronta nel suo ultimo saggio le questioni capitali dell'uomo contemporaneo messo di fronte a bivi cruciali della storia e alle prese con i temi di sempre: la felicità, la dignità, la fiducia, l'allarmante incremento delle disuguaglianze.