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Filosofi lungo l'Oglio Marc Augé vince il Premio2015
A Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale, la quarta edizione del Premio internazionale di per il libro: Les N ouvelles Peurs, Payot & Rívages, Paris 2013; Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?.
Augé svela i segreti della contemporaneità
Ieri sera a Palazzolo ha tenuto una lectio magistralis dai titolo «Nutrire l'umanità per salvare l'umano». Domani, alle 18, nella Sala Franciacorta dell'Hotel Iseolago, in via Colombera a Iseo, sarà proclamato vincitore della quarta edizione del Premio internazionale di Un libro per il presente con íl volume «Les Nouvelles Peurs», (Payot & Rivages, Paris 2013 - Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?, Bollati Boringhieri, Torino 2013). Marc Augé antropologo ed etnologo di fama mondiale, si conferma protagonista di cesta ddía edizione dei rassegna diretta a Francesca Nodari che quest'anno, in concomitanza con Expo, concentra il centro nevralgico delle proprie riflessioni attorno al tema «Pane quotidiano per tutta l'umanità».
A MARC AUGÉ LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA/ FILOSOFI LUNGO L’OGLIO. UN LIBRO PER IL PRESENTE
«La paura è sempre stata una componente della vita e, in fin dei conti, un fattore di progresso. […] Ma oggi a minacciarci è innanzi tutto la rottura del legame sociale e, più ampiamente, l’indebolimento del simbolico nel suo complesso, ovvero del pensiero della relazione. […] Avere paura della storia non ha più o meno senso oggi rispetto a ieri, ma la posta in gioco è chiara: se non riusciamo a viverla insieme, se ne escludiamo una parte dell’umanità, non la domineremo e sprofonderemo nella violenza assieme a coloro che abbiamo escluso».
M. Augé, Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?
PDB, un marrano in cerca del senso
C'è un che di paradossale nell'arte del ritratto. Per esser tale non potrebbe prescindere — secondo le regole del genere letterario — dalle lodi del personaggio in causa. Ma cosa di più contraddittorio del tessere le lodi di Paolo De Benedetti, uno degli autori più refrattari alla pubblicità delle sue gesta, e la cui contrazione del nome nell'acronimo PDB è spia della sua rigorosa osservanza del precetto dell'understatement?
Premio del pensiero a Paolo De Benedetti principe del dialogo
Ciò che tarda avverrà» è il titolo di un libro mai datato del prof. Paolo De Benedetti, preso a fede di un merito complessivo del teologo dell'ebraismo, filosofo, poeta, editore, scrittore, a cui, ieri, a Iseolago, Francesca Nodari a nome dei Filosofi lungo l'Oglio ha consegnato il Premio internazionale per l'espressione di un pensiero vissuto e offerto a chi ascolta sul ponte dell'incontro, lungo i fili della rete di un'umanità dispersa, per l'instancabile fiducia in un'attesa ragionata.
A Paolo De Benedetti il Premio internazionale di Filosofia 2014
«Un'esistenza tutta dedicata al pensiero, al dialogo, alla relazione con ogni creatura. Paolo De Benedetti, infatti, non è solo un grande studioso, ma è soprattutto un uomo che ha realizzato nella vita molti dei temi oggetto della sua riflessione, così come questa riflessione si è costantemente alimentata dalle sue esperienze di vita».
A PAOLO DE BENEDETTI LA III EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE DI FILOSOFIA/ FILOSOFI LUNGO L’OGLIO. UN LIBRO PER IL PRESENTE
Paolo De Benedetti – teologo e biblista, tra i massimi esperti contemporanei dell’ebraismo – è il vincitore della terza edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente con il volume: Ciò che tarda avverrà, Edizioni Qiqajon, Magnano (Bi) 1992.
Filosofo dell’«altro», rivolto alla speranza
«Pensiero alto e pensiero umano». Una semplice sintesi per indicare le ragioni che hanno condotto la Commissione del festival Filosofi lungo l’Oglio a conferire il primo Premio internazionale di filosofia «Un libro per il presente» a Bernhard Casper, uno dei massimi filosofi della religione viventi, autore di numerosi saggi tradotti in varie lingue.