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«Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia»: una riflessione attraverso i secoli dalle origini alla nota avventura di Filosofi lungo l'Oglio
La cascina Le Vittorie avvolta nella nebbia è ancora più suggestiva. La sede della Fondazione filosofi lungo l'Oglio lunedì sera è stata doppiamente protagonista ospitando la presentazione di un libro proprio a lei dedicato. «Le Vittorie: tra agricoltura e filosofia» è l'ultima fatica letteraria della presidente della Fondazione Francesca Nodari, in cui ha raccontato l'avventura di Filosofi lungo l'Oglio, e dello storico locale Paolo Zanoni, che ha ricostruito la lunga storia della cascina dai sui albori.
«Qui,dove si lavorava la terra, coltiviamo il pensiero di cui in tanti ora hanno fame»
Francesca Nodari, anima del festival Filosofi lungo l'Oglio, parla del rapporto tra «coltura» e «cultura»
La Cascina Le Vittorie non è solo un luogo, circondato dai campi, ricco di storia e di tradizioni. È anche l'emblema di un legame fra «natura» e «cultura», a richiamare quella fatica del vivere e del procurarsi il cibo quotidiano, che in qualche misura può essere assimilata alla tensione dell'uomo nella ricerca costante della conoscenza. In fondo, la parola «cultura» deriva dal latino «colere», che significa «coltivare» e che, lo evidenziava Cicerone, si riferisce tanto ai campi, quanto alle amicizie, alle virtù e agli studi.
QUEL «SAPERE» CHE HA SENSO TRASMETTERE
Cosa ce ne facciamo del sapere che abbiamo avuto in sorte? Come lo possiamo trasmettere a chi verrà dopo di noie, soprattutto, possiamo azzardarci a farlo o è meglio che siano i nostri discendenti a scoprire quello che sarà a loro utile e quello che, invece, dovranno accantonare? Sono questi gli interrogativi cruciali che attraversano il denso saggio di Alessandro Carrera, professore di Italian Studies and World Cultures and Literatures alla University of Houston.
NOI VECCHIGIOVANI, ABBASTANZA RIDICOLI
Massimo Mantellini indaga sulla fenomenologia dell'anziano su Internet che assomiglia ad una versione imbrunata del «flàneur» impegnato a muoversi veloce nella rete
Rivitalizzare il concetto di libertà
E' percorsa da un interrogativo costante e urgente l'ultimo lavoro di Massimiliano Valerii, direttore del Censis e fine saggista, Le ciliegie di Hegel: a cosa serve la libertà se il progetto della modernità dichiara bancarotta? Secondo l'autore questo dubbio è il virus in cui le democrazie si logoreranno nei prossimi decenni.
LA CURA DELLA GIOIA CHE ALLONTANA LA MALINCONIA
Viviamo in un presente triste, angosciato, quasi pietrificato. Urge l'intervento di un nuovo Perseo che tagli la testa della Medusa e trasformi come narra Ovidio le serpi in coralli. È uno degli imperativi questo che scaturisce dal nuovo saggio di Isabella Guanzini: la studiosa mostra un'acuta capacità d'indagine del nostro presente muovendo da una farmacologia negativa, alla Derrida, per giungere alla sua messa in discussione.
Enzo Bianchi: «Cresce uno sguardo composto nei confronti della morte»
CERCARE UN SENSO AL VALORE DEL TEMPO
In quali termini è possibile stabilire un rapporto con la realtà oggettiva del tempo, senza essere condizionati dalla propria esperienza soggettiva? Come può il tempo scandire così intimamente ogni attimo della nostra esistenza, pur restando al di fuori di essa, nella sua irriducibile «alterità trascendente»?Sono questi gli interrogativi fondamentali, dai quali prende avvio il saggio di Emmanuel Levinas, intitolato Il tempo e l'altro, recentemente riproposto dalla casa editrice Mimesis, in una nuova edizione che si avvale di una preziosa e illuminante postfazione a cura di Francesca NodariAl volume raccoglie i testi di quattro conferenze, tenute tra il 1946 e il 1947, durante il primo annodi insegnamento al Collège Philosophique di Parigi, in cui il pensatore franco-lituano anticipa i risultati filosofici che saranno al centro delle opere successive, a partire da Totalità e Infinito, e che costituiranno l'orditura concettuale di tutto il suo pensiero. L'obiettivo dichiarato in questo volume è quello dimettere in discussione l'impianto tradizionale dell'ontologia occidentale, ritenuta incapace di salvaguardare l'intima identità del soggetto, da un lato, e la necessaria apertura all'evento dell'alterità, dall'altro.
Paolo De Benedetti - La memoria di Dio
Discernere la presenza di Dio che si manifesta quasi impercettibilmente, così insegna il messaggio del libro biblico I Re 19,12. È la divina `voce di silenzio sottile' percepita, fra tanti frastuoni, dal profeta Elia.
EMMANUEL LEVINAS - CONFERENZE SULLA SOLITUDINE
Emmanuel Levinas (1906-1995) fu testimone di un pensiero che vide nell'etica la dimensione inglobante ogni ontologia. Di lui sono tradotte quattro conferenze del 1946-47 con il titolo Il tempo e l'altro (Mimesis, pagg. 164, postfazione di Francesca Nodari).