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Martedì, 03 Giugno 2025 23:25

Brescia celebrala Repubblica «Quei valori le nostre fondamenta»

Prima in piazza Loggia, gremita - non solo di rappresentanti istituzionali e in alta uniforme, ma di famiglie e bambini - poi nel salone Vanvitelliano: a rendere omaggio alla Repubblica, nata 79 anni fa, e ai dieci bresciani che hanno ricevuto le onoreficenze dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, dal Capo di Stato.

Il 2 giugno «è la festa di tutti gli italiani» ha detto il prefetto, Andrea Polichetti: «Evoca il patrimonio condiviso e universale racchiuso nei valori costituzionali dell'eguaglianza, della libertà e della solidarietà». Ed è proprio a quei principi democratici fondativi che «dobbiamo fare riferimento, oggi, come alle fondamenta di una casa comune: perché la forza della Repubblica sta nelle sue radici».

Torna al 28 maggio, il prefetto, all'attentato in piazza Loggia 51 anni fa, perché proprio Sergio Mattarella «ha ricordato la reazione ferma e coraggiosa della città nel far prevalere libertà e democrazia quale risposta incontrovertibile alla violenza e all'eversione». Nell'ottica che in questo 2 giugno «vogliamo condividere: rafforzare la responsabilità di tutti per attuare insieme quella forza coesiva dei principi della Costituzione che valorizzano le nostre diversità rendendo le comunità locali più forti e inclusive, capaci di affrontare le trasformazioni, incontrando i sogni e le speranze delle generazioni più giovani».

L'alzabandiera, l'omaggio alla stele dei caduti sotto il porticato della Loggia (insieme alla sindaca Laura Castelletti e al comandante del presidio interforze, Giuseppe Vitaliti), gli applausiil discorso del Capo dello Stato ai prefetti, ricordando íl referendum del 2 giugno 1946 e il patto tra popolo e istituzioni, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro per il rilancio dell'Italia: «Il compito di attuare gli ideali costituzionali quali costante criterio ispiratore delle scelte è una missione mai esaurita. La Costituzione affida a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese».

Ce ne sono dieci, di bresciani, che si sono distinti: nel campo delle lettere, le arti, l'economia o il sociale. Per le attività filantropiche o la carriera. Sette cavalieri, un ufficiale e due commendatori. La cerimonia di consegna delle onorificenze in Vanvitelliano, con un'accompagnamento musicale d'eccezione - e il repertorio mai casuale - : suona la «Si può fare band» (ed emoziona tutti), formazione di Verolanuova composta da persone con disabilità, musicisti ed educatori, che si esibirà anche al congresso Onu sulla disabilità. Diretti dal maestro Davide Zubani, cantano L'isola che non c'è («ci sono volte in cui il sogno vale più della realtà: con l'augurio che tutti lo trovino e lo realizzino»), per introdurre il primo cavaliere, Roberto Bizioli di Scordia: medico e odontoiatra, fondatore e presidente del «Centro studi sui materiali per la rigenerazione ossea».

Dopo di lui, il collega ematologo Antonio Cuzzoli, già componente dell'Unità anticrisi Covid 19 dell'Asst di Cremona. E cavaliere anche Giacomo Maiolini, fondatore della casa discografica Time Records e tra i creatori dell'Eurobeat: «L'artista che ha fatto, e fa tuttora, ballare intere generazioni». Tocca a Raffaele Martinelli, già consigliere comunale a Manerbio e gestore del sistema bibliotecario della Bassa, da sempre impegnato nella tutela dei lavoratori. Dopo di lui c'è Marcella Orlando, fondatrice, nel 1984, dell'Associazione italiana osteogenesi imperfetta, dopo la nascita della figlia affetta da questa patologia rara. La «Si può fare band» propone The Wall e I stili havent't found what I'm looking for («tutti abbiamo dentro di noi la scintilla per fare la differenza, se lasciati liberi di percorrere la nostra strada»).

Ritirano quindi l'onorificenza Giorgio Pizzamiglio, geometra «che ha attraversato 5o anni di carriera con una dedizione costante alla crescita delle imprese italiane, pioniere dell'internazionalizzazione» e Giancarlo Turati, fondatore di Fasternet srl, al servizio di imprenditori e istituzioni. Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana è invece Francesca Nodari, presidente della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio, mentre diventano commendatori Pietro Begali, titolare dell'omonima officina meccanica, e Carlo Castiglioni, già Console provinciale dei maestri del lavoro di Brescia.

Si chiude in musica con People have the power: «Ogni persona ha un potere immenso saluta Zubani - quello della sua unicità. Bisogna solo concretizzarlo!».

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