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Venerdì, 17 Giugno 2022 16:48

«L'arte dev'essere per tutti»

CARAVAGGIO - L'Amministrazione comunale e la «Pro Caravaggio» ci credono. Portare la lirica nella Bassa è una novità assoluta e accostarla a un pubblico di massa è una sfida ambiziosa ma che sposano in pieno. Sarà l'occasione per alzare il livello dell'offerta culturale, ma anche un'occasione per la città di farsi conoscere. Ne è convinto l'assessore alla Cultura Juri Cattelani.

Perché avete aderito alla proposta del Ducato di piazza Pontida? «Si tratta di un'iniziativa radicata a Bergamo mentre nella Bassa questa tipologia di evento è pressoché inesistente, per Caravaggio in particolare è la prima volta. Un'ottima vetrina per la città, in cui arriveranno molte persone da fuori. Si dice che con la cultura non si mangia, ma non è così: si possono coniugare turismo e commercio. L'intenzione è di inserirci nel circuito di rassegne extraterritoriali come già facciamo per quella teatrale "Desidera" e "I filosofi lungo l'Oglio". L'idea è di condividere eventi e coinvolgere in iniziative enti anche a livello provinciale, in modo che si possa costruire qualcosa di sempre più grande. Sono investimenti che portano poi anche un indotto alle attività locali».

Accostare l'opera a un pubblico di massa è una sfida, la vincerete? «Sono convinto di sì. Il doversi recare al teatro "Donizetti" di Bergamo piuttosto che alla Scala di Milano per assistere all'opera può magari scoraggiare anche chi è appassionato o chi, da neofita, vorrebbe approcciarsi al genere. Avvicinare fisicamente lo spettacolo alla gente del nostro territorio a mio avviso può invece favorirne la fruizione. Anche il prezzo del biglietto, soli 20 euro, è un modo per consentire a un pubblico più vasto di assistere all'evento. Non a caso poi abbiamo scelto il " Barbiere di Siviglia", molto più nazional popolare di altre opere, in modo da attirare più persone possibile. Uno genere di spettacolo questo, che storicamente è sempre stato rivolto a fasce agiate della popolazione, invece la sua bellezza deve essere popolare, tutta l'arte deve essere goduta da un pubblico di massa e non solo da un'élite».

Per la localion la scelta è ricaduta su San Bernardino, perché? «Il complesso si presta benissimo, sia dal punto di vista dell'acustica che dell'estetica, ed è in grado di ospitare 400 persone. Ed è un ottimo gancio per portare la gente anche in centro. Se avrà successo la riproporremo anche in futuro. Un grazie al Ducato di piazza Pontida per aver pensato a Caravaggio, alla "Pro Caravaggio" che si mette sempre in gioco anche in eventi impegnativi, così come al Giornale di Treviglio disponibile a promuovere l'iniziativa».

Stessa convinzione e determinazione nella «Pro Caravaggio». A occuparsi del progetto è la tesoriera Franca Fanzaga.

Cosa pensate derbizialiva e che ruolo ha l'associazione? «È unica e nuova nel panorama delle manifestazioni culturali caravaggine, la lirica esce dai teatri per avvicinarsi alle persone, sarà sicuramente una serata piacevole sia per gli appassionati che per coloro che non hanno mai affrontato questo tipo di spettacolo. Chi non ha mai assistito deve provare e il Barbiere di Siviglia è adattissimo. Un conto è sentire un'aria e un altro l'opera intera. La nostra associazione crede molto nel progetto e cercherà di promuoverlo tra i cittadini con affissione di locandine negli esercizi pubblici, tramite i social e con la prevendita dei biglietti. Speriamo in una buona risposta dei caravaggini e non solo, visto anche il costo ridotto del biglietto, magari un pubblico vario anche con qualche giovane. L'evento sarà l'occasione anche per mostrare un gioiello come San Bernardino».



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