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Dopo 2 mesi con 30 appuntamenti in ben 23 Comuni compresi tra le provincie di Brescia e di Bergamo, si è conclusala XVIII edizione di Filosofi lungo l'Oglio, «che ha registrato il sold out in ogni appuntamento, con picchi di 2mila persone ad evento, per un totale di circa 45mila presenze» dichiara un comunicato del festival. «Il record denota come il pensiero contemporaneo, se stimolato e comunicato attraverso dialoghi partecipativi tra esperti e pubblico, possa contribuire a far crescere una comunità di coscienze critiche in evoluzione».
Dall'osare al desiderare, quasi potremmo dire senza soluzione di continuità. Perché la nuova parola chiave del festival Filosofi lungo l'Oglio, che farà da fil rouge all'edizione 2024 (la 19esima), «Desiderare» appunto, germoglia proprio dalle originali riflessioni che si sono susseguite nella rassegna da poco conclusa e che si è rivelata «straordinaria», per i numeri (un record di 45mila presenza e migliaia di nuove adesioni), per l'intensità del dibattito (30 appuntamenti in ben 23 Comuni tra Brescia e Bergamo) e per la qualità dei relatori, tutti di altissimo livello.
Inaugurata la nuova sede di Filosofi lungo l'Oglio, un «regalo» per la maggiore età della Fondazione. «Osare fare cultura», è questo l'obiettivo che Francesca Nodari si è data in questi lunghi 18 anni, obiettivo pienamente raggiunto.
In un suo famoso testo del 1949, «Lo specchio dell'uomo», Clyde Kluckhohn affermava che l'antropologo è chiamato a compiere un «giro lungo», attraversando territori lontani, per scoprire infine che questa era «la via più breve per tornare a casa».
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