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Sabato, 11 Giugno 2016 03:13

Riflessioni sull'enciclica «Laudato si'» con Enzo Bianchi

Ne «Il pane di ieri» (Einaudi) ha raccontato la tavola come luogo di incontro, di festa e la cucina come un mondo in cui si intrecciano natura e cultura, mentre ne «L'amore scandaloso di Dio» (San Paolo) ci ha ricordato che «il messaggio della misericordia non è capito da quanti si sentono giusti, in pace con Dio, mentre invece è compreso e atteso da chi si sente nel peccato».

Enzo Bianchi ha una faccia conosciuta: occhi limpidi e chiari, rughe scolpite come un vecchi capo cheyenne, ma la sua mitezza è ingannevole. Il priore di Bose parla con durezza alle nostre coscienze, è un monaco che, da cinquant'anni, vive la sua scelta radicale di vita cristiana insieme a un'ottantina di fratelli e sorelle. Per il Festival Filosofi lungo l'Oglio questa sera (ore 20.30) all'auditorium S. Fedele di Piazza Zamara a Palazzolo interverrà sull'enciclica «Laudato si'» di Papa Francesco.

Enzo Bianchi ha fondato nel 1983 la prestigiosa casa editrice Qiqajon che pubblica testi di
spiritualità biblica, patristica, monastica; nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

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