Giunto al giro di boa del decennale e alle 20 mila presenze dello scorso anno, nomade fino al 17 luglio in una ventina di comuni lungo il fiume "vegliardo", tra piazze, pievi, aie e nobili dimore, dalla pianura di Brescia alle colline della Franciacorta, il festival si è meritato l'Effe Label, riconoscimento europeo di qualità artistica e impatto internazionale. Dopo le risposte che una società civile deve a "crisi, sostenibilità e felicità", inquadrate dall'economista Leonardo Becchetti (venerdì 12 a Orzinuovi), la direzione di Francesca Nodari (in partnership con la fondazione Movimento Bambino di Maria Rita Parsi) chiama a esprimersi sull'urgenza del pane quotidiano il meglio del pensiero italiano. Sulla "corresponsabilità" Francesco Miano (lunedì 15 a Corzano), sul ruolo della filosofia come "medicina mentis" Massimo Cacciari (martedì 16 a Sarnico), sul dovere e la necessità di contrastare la povertà Chiara Saraceno (il 18 a Lograto). E ancora, dopo lo psicologo e pensatore ebraico David Meghnagi, sulla "fame di riconoscimento" Michela Marzano, sull'illusoria "fame della fama" Armando Savignano, sulla "la vendetta del cibo" la filosofa delle piccole cose Francesca Notti, sul "cibo come esperienza assoluta" Massimo Donà, su "il necessario e il superfluo' Remo Bodei e sulla "fame di giustizia" Salvatore Natoli. Dal mondo francese torna l'antropologo dei non-luoghi Marc Augé ed è atteso (il 23 a Brescia) Jean-Luc Nancy, definito da Jacques Derrida "il più grande pensatore di tutti i tempi". Dagli Usa arriva (il 9 luglio a Ghedi), per parlare di cittadinanza globale e ruolo delle Università, il visiting professor Carlo Albertos Torres.