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Venerdì, 23 Gennaio 2015 13:16

Torna il festival Fare memoria. Prove tecniche di ecumenismo

Appare e scompare, ma non muore mai, perché l'antisemitismo è un problema di realizzazione della democrazia, la cui soluzione non può che passare attraverso il rispetto degli uomini sugli uomini, attraverso la tolleranza e conoscenza reciproca, ovvero valori fondamentali senza i quali non è possibile pensare a un futuro di pace e progresso.

Si intitola «Tra vecchio e nuovo antisemitismo» la IV edizione del Festival Fare Memoria organizzato dall'Associazione culturale Filosofi lungo l'Oglio e illustrato ieri in Broletto alla presenza del prefetto Narcisa Brassesco Pace e dei rappresentanti delle municipalità che aderiscono all'ini-ziativa. «Un tema di scottante attualità — ha sottolineato la presidente Francesca Nodari —. Basti pensare alla strage nella strage degli attentatori di Charlie Hebdo, che non hanno risparmiato i quattro malcapitati clienti del negozio kosher, mentre l'attentato all'asilo ebraico è stato sventato ma non senza perdite di vite umane. "Je sui Charlie, je suis juive", verrebbe da dire. Proprio sulle colonne del Corriere della Sera, nei giorni immediatamente successivi i fatti criminosi di Parigi Rav Giuseppe Laras ha scritto riflessioni illuminanti su questa ferita aperta della storia».

Sono quatto gli incontri in calendario, tutti a ingresso libero, con ospiti di alta caratura nazionale: David Meghnagi, docente di Psicologia della religione, e Miriam Meghnagi, una delle principali interpreti contemporanee del patrimonio musicale ebraico, entrambi ospiti in apertura per affrontare l'argomento spinoso del titolo del Festival (29 gennaio, Istituto superiore Lorenzo Gigli, a Rovato); Cyril Aslanov, docente di linguistica a Gerusalemme, chiamato a parlare del genocidio armeno a cent'anni dai fatti (5 febbraio, auditorium San Fedele, a Palazzolo sull'Oglio); mons. Luigi Nason, insigne biblista, già responsabile per la Formazione biblica nell'Arcidiocesi di Milano, che interverrà sul tema «Dalla teologia della sostituzione alla riscoperta delle radici comuni» (9 febbraio, Rocca San Giorgio, a Orzinuovi); infine Rav Giuseppe Laras, professore universitario, già rabbino della Comunità ebraica di Milano, e mons. Gianantonio Borgonovo, dottore ordinario della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che si confronteranno su «Le sfide del dialogo ebraico cristiano» (12 febbraio, chiesa di san Giorgio, a Brescia).

«Non solo senza memoria non c'è futuro — ha ribadito Francesca Nodari — ma siamo convinti che il fare memoria sia in grado di gettare luce sul nostro presente così complesso e preoccupante. Occorre reagire non smettere mai di ricordare, di raccontare alle nuove generazioni fino a dove può spin-gersi la bestialità umana. Di più: non solo rimembrare, occorre promuovere il dialogo ecumenico». Anche quest'anno Filosofi lungo l'Oglio in partnership con il Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo, con il Comune di Orzinuovi e in collaborazione con la Confraternita dei Santi Faustino e Giovita celebrerà il 6 marzo la III edizione della Giornata europea dei Giusti nell'istituendo Giardino dei Giusti di Orzinuovi, nel Parco cittadino Unità d'Italia, che affiancherà così quello già esistente a Brescia. I nomi dei Giusti 2015 saranno comunicati in prossimità dell'evento.

Informazioni aggiuntive

  • autore: Nino Dolfo
  • giornale: Corriere della Sera

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