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Venerdì, 21 Luglio 2023 18:07

A "Filosofi lungo l'Oglio" la lectio di Massimiliano Valerii

assimiliano Valerii e Francesca Nodari durante la seconda tappa orceana del Festival "Filosofi lungo l'Oglio" assimiliano Valerii e Francesca Nodari durante la seconda tappa orceana del Festival "Filosofi lungo l'Oglio"

La diciottesima edizione del Festival "Filosofi lungo l'Oglio" ha toccato per la seconda volta la città di Orzinuovi: lunedì 17 luglio si è infatti tenuta in Piazza Garibaldi (con un ritardo di oltre quaranta minuti sull'orario previsto) la lectio del Direttore del Censis Massimiliano Valerii, avente per oggetto "Maghi, eretici e scienziati: quando abbiamo iniziato a osare".

Ad aprire la serata sono stati i saluti porti dall'Assessore Luca Bulla a nome dell'Amministrazione Comunale, e quelli della Presidente della Fondazione "Filosofi lungo l'Oglio" Francesca Nodari, che ha presentato l'illustre Relatore: "sono grata al Professor Valerii per le sue coraggiose ricerche sociali, poiché ha messo chiaramente in luce alcuni problemi. La filosofia deve infatti calarsi tra le briglie del reale per dare delle risposte". Massimiliano Valerii ha perciò iniziato la sua conferenza presentando un quadro sul momento storico che stiamo vivendo: "i recenti avvenimenti hanno dimostrato quanto fossero fallaci i presupposti della globalizzazione, ovvero della versione più aggiornata della nostra idea di modernità. La modernità nasce tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, quando Giordano Bruno, Tommaso Campanella e Galileo Galilei hanno sfidato le credenze dogmatiche della loro epoca, mettendo al centro l'uomo e la scienza". Il Professore ha poi tracciato un excursus dei filosofi che nei secoli hanno operato nel solco di queste idee (Newton, Cartesio, Spinoza, gli illuministi, Kant, Hegel, Marx), per poi concludere ritornando al tempo attuale: "la scienza e la tecnica non hanno innocenza, perché cambiano ciò su cui agiscono; inoltre non rispondono alle domande fondamentali, ovvero cosa dobbiamo fare e come dobbiamo vivere. Noi infatti abbiamo un insopprimibile e inestirpabile bisogno di trascendenza, di un senso ultimo della nostra esistenza: ci sentiamo smarriti, osservando gli eventi di questi anni, perché il progresso non ha mantenuto le promesse sul quale si basava. Nella nuova epoca che si sta aprendo, la filosofia deve essere centrale". Massimiliano Valerii e Francesca Nodari durante la seconda tappa orceana del Festival "Filosofi lungo l'Oglio"

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