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Venerdì, 13 Maggio 2022 07:42

Filosofia e cucina dialogano con Filosofi lungo l'Oglio e la chef Francesca Marsetti

La chef clusanese d'adozione Francesca Marsetti, che dialogherà con cinque filosofi contemporanei negli incontri dedicati alla cucina La chef clusanese d'adozione Francesca Marsetti, che dialogherà con cinque filosofi contemporanei negli incontri dedicati alla cucina

Quest'anno la rassegna è dedicato al tema dell'individualismo.
Novità della 17esima edizione i 5 incontri culinari
Conto alla rovescia per il festival Filosofi lungo l'Oglio, in programma dal 10 giugno al 31 luglio. Al centro della 17esima edizione ci sarà la riflessione sulla società dell'Io e i «Filosofi a Tavola». Da Brescia a Bergamo, fino a Cremona, il tema di quest'anno sarà declinato in 24 incontri con i migliori pensatori del presente e con una novità: 5 appuntamenti in dialogo tra filosofia e cucina grazie alla collaborazione con la chef clusanese Francesca Marsetti.

Si riaccende la fiamma olimpica per la maratona del pensiero lungo il fiume Oglio e nei Comuni che attraversano la provincia lombarda con il festival organizzato dalla fondazione presieduta dalla filosofa Francesca Nodari. Quest'anno la rassegna è dedicata al tema «Dire Io», un'analisi della società quotidiana caratterizzata dall'individualismo. Gli incontri indagheranno le origini e gli effetti del fenomeno, con attenzione alle necessità dell'uomo come attore principale della società, alla ricerca di un'identità propria nelle azioni e nei territori di tutti i giorni.

Il festival si articolerà in 24 lezioni magistrali tenute da illustri pensatori del nostro tempo, con l'appuntamento di padre Enzo Bianchi a inaugurare la kermesse e con la chiusura affidata a Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e attuale componente dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Nel mezzo numerosi nomi illustri del mondo della filosofia contemporanea.

Tra le novità della 17esima edizione la serie di incontri dal titolo «Filosofi a Tavola»: 5 appuntamenti, tutti i venerdì di luglio, che intrecciano filosofia e cucina in luoghi d'eccezione, con un alternarsi di show-cooking, e aperitivi firmati dalla chef Francesca Marsetti, con riflessioni filosofiche e reading attoriali. Gli incontri vedranno la presenza, di volta in volta, di una personalità nota del mondo della filosofia contemporanea: Francesca Bigotti con «Il cibo speciale dell'individuo singolarista»; Nicola Perullo con l'incontro dal titolo «Dalla filosofia del vino alla filosofia col vino: Epistenologia»; Paolo Gomarasca con «Una giustizia buona. Etica del mangiare in compagnia»; Massimo Donà sul tema «Cinema e cibo. Tra necessità e libertà» e Flavia Monceri con «Cibo e potere: l'uomo non è ciò che mangia».

Gli ospiti intratterranno il pubblico su un tema di incontro tra la cucina, il nutrimento e i cibi della terra con il pensiero, la ricerca di conoscenza dell'agire umano e dell'assoluto. Protagonista la celebre cuoca, bergamasca di origine e clusanese d'adozione, «Francichef», protagonista anche del Festival del Pesce Povero organizzato lo scorso weekend sul lungolago della frazione iseana.

«Quando mi hanno proposto di partecipare a queste serate mi hanno un poco spiazzata ha dichiarato la Marsetti Cosa c'entro io con la filosofia? Poi ho capito: filosofia è ciò che ci circonda, è quello che vediamo, quello che ci incuriosisce, ma soprattutto è come lo portiamo a noi. Ci tengo a ringraziare anticipatamente la fondazione Filosofi lungo l'Oglio per questa avventura».

Il tema che lega tutto il festival è stato scelto, usando le parole di Francesca Nodari, «riconoscendo l'urgenza di sondare tutte le implicazioni contenute nell'espressione "dire io" oggi nel tempo pandemico, dinanzi a un io sempre più tracotante, in un mondo in cui le disuguaglianze sono in costante incremento, dove i legami sono messi in scacco da una società liquida che riduce persino gli affetti a un fast-food quotidiano. E questo mentre il virtuale avanza senza posa, l'indifferenza diventa imbarazzante e i punti di riferimento sembrano schiacciati sotto l'imperialismo di un presente continuo che rende irraggiungibile, forse utopico, l'avvenire».

Sotto la lente di riflessione e indagine ci sarà, dunque, l'individualismo, o meglio la sua versione deformata ed esasperata, soggetta oggi spesso a severa critica. Siamo abituati a vivere in maniera individualistica, nel mondo del lavoro e in campo economico per raggiungere il successo personale, come nelle famiglie, sempre più monoparentali. Ma che cosa ha a che fare tutto ciò questo con l'individualismo? Perché ha iniziato a imporsi la valutazione negativa di un fenomeno, la concezione individualista, che ha portato una straordinaria spinta nella direzione dell'autonomia, dell'eguaglianza, della democrazia e dei diritti? Sono queste alcune delle domande alle quali la kermesse cercherà di rispondere.



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