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Venerdì, 23 Ottobre 2020 02:48

Un incontro con la filosofa Francesca Nodari

Chiara Saraceno Sociologa e filosofa Chiara Saraceno Sociologa e filosofa

La XV edizione del festival del pensiero «Filosofi lungo l'Oglio», ideato e diretto dalla filosofa levinasiana Francesca Nodari, ha fatto tappa a Orzivecchi. Nella suggestiva cornice della chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo, di fronte ad una folta platea rigorosamente distanziata, Nicla Vassallo, professoressa ordinaria di Filosofia Teoretica presso l'Università di Genova, ha affrontato la tematica della conoscenza umana e della conoscenza non umana. Attraverso la filosofia internazionale la Vassallo ha snocciolato l'argomento distinguendo la conoscenza principalmente in tre categorie: la conoscenza diretta, derivata dall'essere stati a contatto con qualcosa o qualcuno; la conoscenza competenziale, frutto del saper fare ed infine la conoscenza proposizionale, che deriva dalla consapevolezza del sapere che una cosa è vera.

Tre quindi sono le necessità delle tre condizioni: verità, credenza, giustificazione. La filosofa, durante la serata ha analizzato attentamente l'argomento attraverso gli esempi applicati al quotidiano, la mission è quella di evitare la vuota retorica «perché la filosofia deve essere fatta di esempi e contro esempi», come sostenuto a più riprese. Una spiegazione curata e minuziosa, fatta principalmente mettendo a confronto gli uomini con i «mammiferi non umani», comparazioni che hanno focalizzato l'attenzione sulle similitudini e sulle differenze.

Ma la riflessione che naturalmente ne consegue è: quanto conosciamo veramente di noi stessi e quanto invece di loro? Durante la serata si sono sollevati interessanti punti di riflessione sfociati col confronto degli spettatori che non si sono risparmiati nel fare domande. Nell incontro di Orzivecchi, la relatrice ha evidenziato in particolare come la conoscenza proposizionale sia credenza vera e giustificata, risposta minimale. Insomma, una serata interessante sotto molti punti di vista che hanno interessato il folto pubblico presente in sala. Il festival, tenendo le dita incrociate, tornerà il prossimo anno.



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