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Venerdì, 06 Settembre 2019 21:42

Cinquant'anni di Svi tra festa e riflessione In Africa.

L'anniversario - Da mercoledì le iniziative del Servizio volontario internazionale. Una storia fatta di incontri e impegno fianco a fianco con le popolazioni del Sud del mondo. Lo Svi, il Servizio volontario internazionale, compie cinquant'anni e per l'occasione propone un calendario di appuntamenti per condividere con la cittadinanza il cammino compiuto finora e riflettere sull'attualità.

«Brescia ha una storia di volontariato importante. I volontari bresciani hanno portato in ogni angolo del mondo la professionalità, la competenza e l'umanità di casa nostra», ha premesso il sindaco, Emilio Del Bono, affiancato da Paolo Romagnosi, presidente dello Svi; Massimo Chiappa e Lorenzo Manessi, rispettivamente direttori di Medicus Mundi Italia e Scaip, che con lo Svi condividono la sede operativa in via Collebeato, in città.

Il programma pensato per il compleanno dello Svi sarà inaugurato mercoledì 11 settembre, alle 20.30, nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, dall'incontro «Noi, una ong», protagonisti il giornalista Gad Lerner, Del Bono, Romagnosi e la filosofa Francesca Nodari, moderati da Massimo Tedeschi.

I festeggiamenti proseguiranno dal 13 al 15 settembre, all'Oratorio San Filippo Neri del Villaggio Sereno, con «Party con lo Svi», tre giorni di approfondimenti, testimonianze, buon cibo e musica. «Sarà l'occasione per far conoscere tutte le attività e l'impegno del Servizio volontariato internazionale e dei volontari in questi anni», ha spiegato Romagnosi.

L'incontro in Loggia dell' 11 settembre lancerà pure ufficialmente la campagna «Ong a chi?!?» promossa dallo Svi con Medicus Mundi Italia e Scaip. Campagna per la quale sono stati approntati un sito, www.ongachi.org e una pagina Facebook, oltre a specifici opuscoli il 22 novembre ci sarà pure un open day nella sede delle tre organizzazioni, in via Collebeato e che, ha ricordato Manessi, «viaggerà» fino a gennaio su autobus di Brescia Trasporti, grazie alla collaborazione con quest'ultima, con l'apposita vetrofania: protagonista e simbolo della campagna è il personaggio di Capitan ONGino. «Con la campagna vogliamo sensibilizzare sull'attività delle ong, perché è importante saper comunicare che cosa fanno andando oltre i pregiudizi e le fake news», ha concluso Chiappa.



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