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Lunedì, 16 Luglio 2018 06:46

Curi, lo Straniero che vince il Festival «Visione profonda»

Umberto Curi Umberto Curi

Ormai prossimo al capolinea del viaggio culturale attorno alla parola chiave «Condividere» tracciato durante questa tredicesima edizione, il festival Filosofi lungo l'Oglio (diretto da Francesca Nodari) com'è tradizione anche quest'anno ha decretato il vincitore del settimo Premio Internazionale di Filosofia/ Filosofi lungo l'Oglio. «Un libro per il presente», riconoscimento assegnato «all'opera di uno studioso che abbia elaborato, attraverso il suo pensiero, idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la nostra contemporaneità»: si tratta di Umberto Curi, con il volume «Straniero» (Raffaello Cortina editore, Milano, 2010).

Stasera alle 21.15, nel Cortile della Pieve di Santa Maria Maggiore, la cerimonia di premiazione. L'opera di Curi ha convinto all'unanimità la commissione giudicatrice composta da Francesca Bigotti (Presidente), Maria Rita Parsi (vice-presidente), Bernhard Casper, Massimo Donà, Amos Luzzatto, Francesco Miano e dalla stessa Nodari.

A leggere la motivazione della giuria e a introdurla al pubblico stasera sarà proprio Francesca Bigotti. «Partendo dal concetto freudiano di perturbante che mostra come proprio ciò che appartiene all'ambito domestico è perturbante: la cosa a noi più vicina è in realtà carica di una forza inquietante, Curi fa leva sull'esplorazione di questa dimensione di ambivalenza per trattare una figura che si mostra inevitabilmente duplice: lo straniero. Straniero è colui che, venendo dall'esterno, pone il problema dell'accoglienza e dell'ospitalità. Ma insieme pone anche l'aspetto della minaccia. Sono due caratteristiche insolubili. Non v'è dubbio che sia portatore di un dono. E questo dono è il conferimento della nostra stessa identità. Tuttavia lo straniero è anche colui che porta con sé un'inquietante carica di minaccia. Ed è questo aspetto che crea e alimenta la paura fino ad essere strumentalizzata da alcune forze politiche. Le politiche del rifiuto, tese a creare un mercato della paura per esercitare un controllo sociale.

Con questo importante volume, l'autore ci invita, attraverso una riflessione approfondita della figura dello straniero, a cogliere la sua polivalenza e a tenere distinte l'ospitalità, che è una nozione filosofica, dall'accoglienza, che è uno dei possibili atteggiamenti con cui affrontare una questione centrale del nostro tempo».

L'APPUNTAMENTO con il festival si rinnoverà domani sera: ospite a Bornato, sullo sfondo di Palazzo Secco d'Aragona (in caso di pioggia a Palazzo Ambrosini) sarà Luigi Croce, presidente del Comitato Scientifico di Anffas Nazionale, medico chirurgo specialista in Psichiatria e Psicoterapia che terrà un intervento intitolato «Identità, reciprocità, partecipazione». . Umberto Curi: con il volume Straniero (Raffaello Cortina. Milano 20101è oremiato all'unanimità Luigi Croce:domani a Bornato



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