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Ieri sera a Palazzolo ha tenuto una lectio magistralis dai titolo «Nutrire l'umanità per salvare l'umano». Domani, alle 18, nella Sala Franciacorta dell'Hotel Iseolago, in via Colombera a Iseo, sarà proclamato vincitore della quarta edizione del Premio internazionale di Un libro per il presente con íl volume «Les Nouvelles Peurs», (Payot & Rivages, Paris 2013 - Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?, Bollati Boringhieri, Torino 2013). Marc Augé antropologo ed etnologo di fama mondiale, si conferma protagonista di cesta ddía edizione dei rassegna diretta a Francesca Nodari che quest'anno, in concomitanza con Expo, concentra il centro nevralgico delle proprie riflessioni attorno al tema «Pane quotidiano per tutta l'umanità».
Nonostante le realtà del mondo-città in gran parte d'Europa siamo ancora prigionieri di una concezione cristallizzata, immobile, dell'utopia. Le grandi invenzioni dell'architettura urbana negli anni Sessanta partecipavano delle illusioni della Città radiosa, cioè del presunto desiderio di vivere tra pari, sul posto, senza doversi muovere.
Prosegue a ritmo serrato il peregrinaggio culturale dei Filosofi lungo l'Oglio: archiviato l'incontro dell'altra sera con Francesca Rigotti, il simposio di pensieri e parole diretto da Francesca Nodari -quest'anno al giro di boa della decima edizione; parola chiave: «Pane quotidiano per tutta l'umanità» - stasera fa scalo a Palazzolo sull'Oglio, dove per l'occasione protagonista d'eccezione sarà Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale che terrà una lectio magistralis dal titolo «Nutrire l'umanità per salvare l'umano».
«II futuro appartiene non al multiculturalismo, ossia alla coesistenza pigra di universi chiusi gli uni gli altri e che recludono ciascuno i propri membri, ma al transculturalismo l'attraversamento individuale delle culture, frutto dell'educazione e della libertà»: questo in sintesi il pensiero di Marc Augé, antropologo ed etnologo di fama mondiale, che stasera (ore 21.15) a Palazzolo sull'Oglio presso l'Auditorium S. Fedele in Piazza Zamara per il Festival Filosofi lungo l’Oglio terrà una tectio magistratis dal titolo: «Nutrire l'umanità per salvare l'umano». Il suo intervento, attesissimo, sarà una riflessione sul «noi» e «gli altri» in un mondo che rimane dominato dai rapporti di rivalità e di scontro.
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