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Al Giardino dei Giusti di Orzinuovi, vi inviamo i nostri ringraziamenti per l'impegno con cui celebrate ogni anno la Giornata europea dei Giusti, coinvolgendo la cittadinanza e diffondendo ovunque l’esempio dei Giusti e i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.

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Dal 30 gennaio all’8 febbraio torna il Festival Fare Memoria, il ciclo di incontri dedicato alla Shoah promosso dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e diretto da Francesca Nodari.

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Fare Memoria», ciclo di incontri che si terranno dal 30 gennaio all’8 febbraio, è promosso dalla Fondazione Filosofi. Quest’anno non c’è nessuno sponsor privato

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Chi dimentica è perduto. Interrogarsi su ciò che è stato come atto propedeutico per interpretare la contemporaneità, ricordare come esigenza primaria per alimentare la coscienza collettiva e nutrire le nuove generazioni, un viaggio storico-mnemonico che è puro ossigeno per l’intelletto, linfa vitale che rinforza lo spirito, benzina sul sacro fuoco della cultura. Obiettivo? Conservare la memoria: memoria dinamica, «che costruisca e non si pianga addosso».

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«La memoria del bene e l’educazione alla responsabilità personale». Questo il titolo della lectio magistralis di Gabriele Nissim (nella foto), giornalista e saggista, nell’ambito della rassegna «Fare memoria. Perché?» di Filosofi lungo l’Oglio. L’appuntamento è stasera alle 20.45 nella Sala del Pianoforte del Municipio di Rovato (via Lamarmora 7). Nissim, al quale si deve il merito di aver istituito la Giornata Europea dei Giusti (il 6 marzo), cercherà di illustrare l’importanza strategica, nel fare memoria del bene, dell’individuazione di figure esemplari che si sono opposte strenuamente e in modalità differenti ad ogni forma di totalitarismo, persecuzione, genocidio.

A tal proposito si ricorda che anche l’associazione Filosofi lungo l’Oglio, in partnership con Gariwo, il Comune di Brescia e in collaborazione con la Casa della Memoria, celebrerà questa giornata con l’inaugurazione del Giardino dei Giusti in un’area del Parco Tarello a Brescia, piantando, per ciascun testimone del Bene, un pruno. Il testo della relazione di Bernhard Camper, il cui incontro è stato annullato per cause di forza maggiore, sarà disponibile nell’instant-book pubblicato al termine dell’iniziativa. ] «La memoria del bene e l'educazione alla responsabilità personale». Questo il titolo della lectio magistralis di Gabriele Nissim, giornalista e saggista, nell'ambito della rassegna «Fare memoria. Perché?» di Filosofi lungo l'Oglio. L'appuntamento è stasera alle 20.45 nella Sala del Pianoforte del Municipio di Rovato (via Lamarmora 7).

Nissim, al quale si deve il merito di aver istituito la Giornata Europea dei Giusti (il 6 marzo), cercherà di illustrare l'importanza strategica, nel fare memoria del bene, dell'individuazione di figure esemplari che si sono opposte strenuamente e in modalità differenti ad ogni forma di totalitarismo, persecuzione, genocidio. A tal proposito si ricorda che anche l'associazione Filosofi lungo l'Oglio, in partnership con Gariwo, il Comune di Brescia e in collaborazione con la Casa della Memoria, celebrerà questa giornata con l'inaugurazione del Giardino dei Giusti in un'area del Parco Tarello a Brescia, piantando, per ciascun testimone del Bene, un pruno. Il testo della relazione di Bernhard Camper, il cui incontro è stato annullato per cause di forza maggiore, sarà disponibile nell'instant-book pubblicato al termine dell'iniziativa.

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Venerdì, 15 Febbraio 2013 01:00

EDUCARE ALLA MEMORIA DEL BENE

Prosegue la Rassegna Fare memoria, dopo l’annullamento per causa di forza maggiore dell’intervento del Prof. Bernhad Casper su Emmanuel Levinas. La scoperta dell’umanità nell’inferno dello Stalag 1492. Martedì 19 febbraio, a partire dalle ore 20.45, nella prestigiosa Sala del Pianoforte del Municipio di Rovato (Bs), sito in via Lamarmora 7, Gabriele Nissim – saggista, giornalista e Presidente di Gariwo, il Comitato per la Foresta dei Giusti – terrà una lectio magistralis dal titolo: La memoria del bene e l’educazione alla responsabilità personale. «Si tratta – ha dichiarato il direttore scientifico, Francesca Nodari – di un appuntamento molto atteso poiché, nel corso del suo intervento, Nissim – al quale si deve il merito di aver presentato con la sua equipe, al Parlamento di Strasburgo la proposta dell’istituzione della Giornata Europea dei Giusti, proposta che è stata accolta con la Dichiarazione scritta n. 3/2012 recante 388 firme e che istituisce tale giornata il 6 marzo di ogni anno – cercherà di illustrare l’importanza strategica, nel fare memoria del bene, dell’individuazione di figure esemplari che si sono opposte strenuamente e in modalità differenti ad ogni forma di totalitarismo, persecuzione, genocidio. Anche la nostra Associazione – continua Nodari – proprio in partnership con Gariwo, il Comune di Brescia e in collaborazione con la Casa della Memoria, intende celebrare questa giornata con l’inaugurazione del Giardino dei Giusti in un’area del Parco Tarello a Brescia, piantando per ciascun testimone del Bene, un pruno. I nomi dei Giusti saranno comunicati nei giorni immediatamente precedenti l’iniziativa».

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Serata fredda, sala piena. La prima volta dei Filosofi lungo l’Oglio, squadra storica di Francesca Nodari, a Rovato, è un successo. Scavare la Shoah nel cuore di una campagna elettorale glabra, di una crisi rimordente, di un clima depressivo è un colpo di reni che giova alla cultura e allo spirito dei Giusti. L’altra sera, di nuovo e con altra originale vitalità, la direttrice di questo «Fare Memoria» invernale, Francesca Nodari, per prepararsi quasi al «Fare filosofia» nelle magioni estive fluviali e prefluviali, rilanciava la consistenza di un filo rosso tra pensiero e memoria,dolore e orizzonte.

Introduceva insieme all’assessore alla Cultura,Simone Agnelli, il saggista e lo storico Gabriele Nissim,ne indicava i meriti eccellenti nel seminare il campo dei Giusti e indicava il 6 marzo a Brescia il nostro giorno nell’individuazione delle anime belle per la storia e la memoria del bene in ogni tempo e da ogni parte esso appaia e cresca limpidamente. Accadrà a Brescia, a parco Tarello. Due gli interrogativi a cui rispondere, da non lasciare appassire: primo, non dimenticare,secondo proporre esempi morali tracciabili per dimostrare la materia e lo spirito di chi è andato contro, allora e dopo, la barbarie più alta del male umano, la barbarie in cui la persona si è confusa carnalmente con il diavolo in una postura biforme della natura innaturale quando dimentica il valore primario della vita. Nissim agita la concretezza di due storie per entrare nel cuore delle attese dei giusti normali di ogni giorno. La prima storia Nissim la riferisce alla distruzione di un villaggio nei Carpazi. È il 1941, i nazisti annientano centinaia di innocenti. Chi si salva si nasconde e quattro dirigenti del villaggio decidono di immolarsi per sfamare la belva nazista. «Si accontenteranno di noi - pensano - e si dimenticheranno del villaggio, andranno via». Dei quattro uno non ce la fa, fugge, rimangono in tre, saranno sterminati. Pochi mesi dopo, il ritorno dell’inferno, un altro annientamento. Il male, insomma,non si accontenta, non si placa davanti aun umanesimo eroico, lo impasta nella caldaia della tortura senza tempo.

La seconda storia narrata da Nissim riguarda lo scrittore Armin Wegner, il primo ad occuparsi del genocidio degli Armeni. Sposa una donna ebrea, la figlia viene discriminata. Così scrive una lettera a Hitler in cui ricorda i servigi e la grandezza ebraica. La figlia, un giorno, a pranzo, butterà la minestra addosso al padre. Grossman avvertiva sulla fragilità della bontà e in questa fragilità avvertiva la sua resurrezione. Nissim non perde l’attenzione sull’area grigia dei silenzi e dei pilatismi durante e dopo il nazismo e nello stesso tempo non dimentica, alla maniera di Hanna Arendt, i non partecipanti al male, gli oppositori silenti della dittatura. Il percorso del Fare Memoria,della cultura per la Shoah ritrova la linea dell’unità, ripropone la riflessione di Simona Fortis quando sostiene che non esiste un male come dialettica tra vittima e persecutore, ma come genuflessione al potere, come sostentamento, di nuovo, alla cosiddettazona grigia.A quella zona ambigua, emergente e sotterranea dove si alimenta, digerisce e riproduce una linea esile di male, esile all’inizio che si ingrossa e mostra tutta la sua potenza nell’esaltazione della forma del male. La zona grigia assume la dimensione di una valanga a valle, prima granello e infine massa omicida. Il granello non è valanga e la valanga è la somma di miliardi di granelli. Come l’infinità di donne e uomini della zona grigia, i muti davanti all’ingiustizia, i soliti amici sempre miti e mitizzati della via mediana nei consessi dialettici, né di qua né di là. Intanto in mezzo, allora, passò il treno per Dachau.

Di Gabriele Nissim non si dimentica la battaglia al Parlamento Europeo. Grazie a lui, il 10 maggio 2012, il Parlamento,ha approvato l’istituzione della Giornata Europea dei Giusti. Non fu semplice, ricorda Nissim: «I nostri democratici furono attraversati da conflitti di memorie ». Sorse una specie di sfida su pretese qualità diverse tra il martire bianco, rosso e nero. Si deve superare, invece, questa insidiosa conflittualità della memoria, con l’iscrizione all’albo delle staffette morali. Perchè si conosca l’indirizzo della responsabilità.

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Convegno a Milano sui valori identitari dell'Europa

Venerdì 9 e martedì 13 novembre 2012 - Sala Alessi Palazzo Marino, Milano

Dedicato agli insegnanti e aperto a tutta la cittadinanza L’Associazione Giardino dei Giusti di Milano, in collaborazione con Gariwo propone due incontri su:

Le virtù dei Giusti e l'identità dell'Europa.

Il convegno vuole partire dagli esempi proposti in questi anni, e onorati con gli alberi al Monte Stella, per riflettere sul senso di memorie legate a una comune identità.

Primo appuntamento in vista delle celebrazioni del 6 marzo, Giornata Europea in Memoria dei Giusti, istituita dal Parlamento di Strasburgo nel maggio scorso rispondendo all’appello di Gariwo.

I relatori saranno:

  • Massimo Cacciari, filosofo, Università Vita e Salute S. Raffaele di Milano
  • Stefano Levi Della Torre, saggista, Politecnico di Milano Sante Maletta, filosofo, Università della Calabria
  • Salvatore Natoli, filosofo, Università di Milano Bicocca Gabriele Nissim, scrittore, presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti
  • Francesca Nodari, filosofa, direttore del festival "Filosofi lungo l’Oglio"
  • Francesco Tava, filosofo, Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca.

Interverranno, inoltre, il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo, l'eurodeputato Gabriele Albertini, primo firmatario per l’istituzione della Giornata Europea dei Giusti, il consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Giorgio Mortara e il console onorario della Repubblica di Armenia Pietro Kuciukian.

Il programma dettagliato nelll'allegato qui sotto. Per iscrizioni, mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare al n. 02/36707648.

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Martedì, 02 Ottobre 2012 01:16

Fare Memoria. Che cosa é stato? Tutti i video

L'Associazione culturale Filosofi lungo l'Oglio è lieta di informare i propri spettatori sensibili che sono disponibili sul nostro canale video le lezioni magistrali che si sono avvicendate nei mesi di gennaio e febbraio 2012 nell'ambito della Prima Edizione del Ciclo sulla Shoà: Fare Memoria. Che cosa é stato?

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ORZINUOVI - La dottoressa Francesca Nodari, direttore scientifico del tour dei Filosofi lungo l'Oglio, di nuovo protagonista di un evento culturale straordinario rivolto al pubblico della Bassa. Ieri sera, a Castrezzato, ha infatti dato il via alla prima edizione del ciclo 'Fare memoria: che cosa è stato?', con un ospite d'ecccezione, Gabriele Nissim, giornalista e saggista nonchè presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo. Quella di Nissim è stata una lectio magistralis dal titolo: La memoria del bene.

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