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Presentazione de Il Corpo Filosofia protagonista al castello di Padernello
Quel corpo che è "nostro" in quanto aperto all' altro
Il corpo è apertura e situazione. Siamo gettati nel modo, o meglio siamo posti e, più rigorosamente, siamo chiamati. È vero che noi siamo biologicamente casuali, però nasciamo perché qualcuno ci ha chiamato alla vita. Anche che se chi genera non ha una tale consapevolezza, noi possiamo continuare a stare al modo soltanto perché qualcuno se ne prende cura. Come dire: siamo gettati nel senso che qualcuno poteva nascere al posto nostro, mentre nessuno può morire al posto mio.
14 Dicembre - Presentazione della pubblicazione "CORPO"
PER LA PRESENTAZIONE DEL III VOLUME DELLA COLLANA DEI FILOSOFI LUNGO L’OGLIO
La virtù, non il denaro dà valore alla felicità L’«uomo economico» del filosofo Natoli
‘Homo œconomicus: il denaro. La produzione. Il consumo’ è il titolo della lectio magistralis del professor Salvatore Natoli che si terrà giovedì 14 ottobre, a partire dalle ore 20.45, presso l’auditorium della Bcc Agrobresciano, in piazza Roma 17 a Ghedi. L’evento è organizzato dall’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio in partnership con la Banca di Credito Cooperativo dell’Agro Bresciano. Modererà l’incontro Francesca Nodari.
Padrino del Festival Filosofi lungo l’Oglio, la bella manifestazione culturale che ha fatto tappa anche in Piazza Vittorio Emanuele ha chiuso la sua quinta edizione con un’affluenza sorprendente e un carnet di relatori d’eccezione. Natoli torna in terra bresciana per presentare – per la prima volta nella nostra provincia – il terzo volume: Il buon uso del mondo (Mondadori 2010) della sua originalissima trilogia – ponendo, in particolare, l’attenzione sull’uomo dei consumi e delle prestazioni, del fare e dell’agire, della precarietà e delle rendite finanziarie. In breve, l’homo œconomicus contemporaneo, che dà a pensare e suscita interrogativi profondi. Di qui l’urgenza di fare chiarezza e la necessità di dare la parola al filosofo, sia pure in un luogo ove è insolito registrarne la presenza. Qui sta il fascino e il valore aggiunto del suo intervento. Tanto più in un tempo di crisi come il nostro. Tempo, certo, segnato dalla complessità e dall’insecuritas, ma che va fronteggiato. Magari con l’aiuto del filosofo che, a gran richiesta, torna fra la gente non per salire in cattedra, ma per confrontarsi, misurarsi e stimolare la capacità critica dei soggetti.
Gianluigi Colombi - La Provincia, 12 ottobre 2010La virtù, non il denaro dà valore alla felicità L’«uomo economico» del filosofo Natoli
La mentalità acquisitiva ci ha illuso che tutto si può comprare, anche la felicità. Ma essa non sta nel possesso, bensì nella capacità di farne uso, tornando all’esercizio delle virtù. Il denaro può divenire fattore di felicità se serve, non se asserve». Così Salvatore Natoli, ordinario di Filosofia teoretica all’Università Bicocca di Milano, ha sintetizzato la sua lectio magistralis vertente sull’identità dell’«homo œconomicus» contemporaneo. L’evento, ospitato l’altra sera nel gremito auditorium della Bcc di Ghedi, è stato promosso dall’associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio in partnership con la Bcc Agro Bresciano.
GHEDI Lectio magistralis del filosofo Salvatore Natoli
Ghedi. Auditorium della Bcc Agrobresciano Salvatore Natoli e il buon uso del nostro mondo
Il filosofo terrà la lectio magistralis parlando di produzione e consumo È possibile un «buon uso del mondo»? Se ne parla a Ghedi in compagni di Salvatore Natoli che stasera alle 20.45, nell’Auditorium della BCC Agrobresciano, in piazza Roma 17, terrà una lectio magistralis dal titolo «Homo œconomicus: il denaro. La produzione. Il consumo». Il terzo volume della sua originalissima trilogia, «Il buon uso del mondo» (Mondadori 2010) sarà presentato per l’Associazione culturale «Filosofi lungo l’Oglio» in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo Agrobresciano. Modererà l’incontro Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio, di cui Natoli è padrino (e Presidente dell’omonima Associazione).
HOMO ŒCONOMICUS: GIOVEDÌ 14 OTTOBRE
SALVATORE NATOLI, OSPITE D’ECCEZIONE ALL’AUDITORIUM DELLA BCC AGRO BRESCIANO DI GHEDI, PRESENTA, PER LA PRIMA VOLTA IN TERRA BRESCIANA, IL SUO BUON USO DEL MONDO
Padrino del Festival Filosofi lungo l’Oglio – che ha chiuso la sua quinta edizione con un’affluenza sorprendente e un carnet di relatori d’eccezione – Natoli torna in terra bresciana per presentare la sua ultima fatica: Il buon uso del mondo (Mondadori 2010) – suggello di una originalissima trilogia – ponendo, in particolare, l’attenzione sull’uomo dei consumi e delle prestazioni, del fare e dell’agire, della precarietà e delle rendite finanziare. In breve, l’homo œconomicus contemporaneo, che dà a pensare e suscita interrogativi profondi.
Dialogo sulla speranza - Salvatore Natoli e Luciano Monari
I testi che seguono sono il frutto di un affollatissimo incontro organizzato dalla Cooperativa Cattolico–democratica di Cultura in collaborazione con i Padri della Pace il 4 marzo nell’ambito del denso programma di manifestazioni culturali svoltesi nel corso dell’anno. Quale forma se non quella peculiarmente filosofica del dialogo scegliere per parlare della speranza? I protagonisti sono d’eccezione: da un lato, Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia e noto biblista, dall’altro, Salvatore Natoli, docente di filosofia teoretica all’Università Bicocca di Milano e conosciuto come il filosofo dell’etica del finito. Due mondi che si incontrano, un credente e un non credente, un teologo e un filosofo, ma soprattutto due uomini che, pur muovendo da orizzonti diversi, sanno confrontarsi e misurarsi secondo lo stile di chi sa rispettare gli orientamenti reciproci in un clima di profonda stima e di vero ascolto.
SALVATORE NATOLI, CITTADINO ONORARIO DEL COMUNE DI VILLACHIARA
Una cittadinanza onoraria significa dare ospitalità a una Persona, la cui presenza, onora il nostro paese; mentre, da parte di chi la riceve essa rappresenta il segno ideale di appartenenza a questa comunità.
Perché un tale riconoscimento a Salvatore Natoli?
Perché, oltre ad essere tra i filosofi più importanti e originali della nostra contemporaneità, egli è anche il nume tutelare del Festival Filosofi lungo l’Oglio, simposio di pensiero e di parole che si snoda lungo l’Oglio.
Nume tutelare non solo perché la sua presenza – sempre a Villachiara – è il filo rosso di questa e delle altre edizioni, ma perché i temi via via toccati: dalle Stagioni della vita alla Geografia delle passioni, da Vizi e virtù per arrivare all’argomento dell’edizione di quest’anno: Destino, rintracciano nel pensiero di Natoli la loro ispirazione originaria. Il rapporto tra questo piccolo borgo della Bassa Bresciana e il filosofo che ha avuto i suoi natali a Patti (Messina), per poi stabilirsi – ormai da oltre quarant’anni – a Milano è divenuto un sodalizio fatto di riflessioni, di insegnamenti, ma anche di un reciproco e sincero scambio d’umanità. Incontro dopo incontro – ben quattro sono state le sue presenze nel nostro territorio – si avvertiva palpabilmente l’accrescersi di un legame che andava ben oltre la mera partecipazione ad una kermesse di Filosofia, rintracciando le motivazioni originarie nel piacere di tornare, di edizione in edizione, in una terra divenutagli amica negli usi, nei costumi, nella riscoperta delle tradizioni, persino nei piaceri della tavola. Una terra, peraltro, fatta di gente che ogni anno – senza mai essere stata disattesa – lo aspetta con trepidazione, per farglisi incontro tendendo orgogliosamente la mano. L’arrivo del prof. Natoli a Villachiara, insomma, è un appuntamento fisso non solo nel calendario dei Filosofi lungo l’Oglio, ma nelle menti della nostra popolazione e di tutti coloro che, a gran voce, ne richiedono la presenza. Centinaia di uomini e di donne, di giovani e di anziani accorrono a quella che è ormai divenuta la «serata villaclarense» di Natoli per fare cerchio attorno a un pensiero alto e tuttavia capace di dialogare con la moltitudine, di farla crescere, nella consapevolezza della dignità che connota ciascuno dei suoi interlocutori.
Con questa cittadinanza, la nostra comunità esprime insieme un grazie, un impegno, una speranza. Un grazie perché consideriamo il Filosofo dell’etica del finito, un amico e un illustre cittadino – di fatto – di Villachiara.
Un impegno a far sì che il rigore che ha caratterizzato le edizioni partecipate e affollate di questo Festival continui lungo il medesimo tracciato.
Infine, una speranza che Villachiara, pregiandosi di questa cittadinanza possa sempre più somigliare a una comunità dove, per dirla con Natoli, tra concittadini ci si accompagni, nella felicità e nel dolore, in un costante e attivo recupero delle virtù, capace di liberare quella potenza che ciascuno di noi è e sempre avendo di mira quel «reciproco star da presso» che scaturisce dal Volto d’Altri che, venendomi incontro – in «un’apertura nell’apertura»– mi parla, mi convoca, mi invoca.
Indicazioni queste che ci vengono da un pensatore che se da un lato incarna la figura del bios philosophikos degli antichi per la capacità di intrecciare la rigorosa cogenza logica – una perenne ermeneutica genealogica – con le istanze della vita, per l’altro si fa egli stesso testimone di una filosofia che – lungi dal ridursi ad un mero mestiere – diventa pratica di vita.
Una vita che è al tempo stesso complessa e intrigante, irruente e cheta, a volte dolorosa, ma pur sempre avvincente. Proprio per questo è necessario, come osserva Natoli, far fronte alle sue emergenze coltivando il governo di sé.
Una presa in carico che potremmo anche interpretare come una esortazione da cittadino a cittadino per uno stare al mondo che significa altresì farne un buon uso all’insegna del rispetto della terra che ci è madre e dell’Accanto che ci riguarda. Sempre.
Elvio Bertoletti
Sindaco di Villachiara