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Domenica, 14 Febbraio 2016 18:30

La neve di Auschwitz nel vento delle parole di Tatiana e Andra

Loro due non stanno concentrate in una statistica, in un numero, nei 650 bambini salvati su 230mi1a deportati al 27 gennaio 1945, nei 50 dei 650 in età inferiore ai 10 anni.

Andra (Alessandra) e Tatiana Bucci stanno li sul palco, capelli bianchi, età indefinibile, molto bambine sempre. La loro infanzia, e lo Spirito che aleggia, riuscirono a rendere «normale» la morte atroce dei lager, a perdere la lingua italiana e imparare quella tedesca, a riprendersi, anni dopo, l'abbraccio triste dalla madre, in una stazione del ritorno, a ricongiungersi col padre nella Fiume subito salutata, verso un nuovo esilio con la testa alta dell'innocenza che non conta il peso del male sulla bilancia del dare e del ricevere. Qui vi è, in parte misteriosa, la sconfitta della Shoah per le mani e il cuore di due bimbe. Siamo increduli e dunque salvi, altrimenti spariremmo per crepacuore. È il residuo della nostra innocenza rinvigorita da Tatiana e Andra.< Entrambe sostengono di aver vinto nell'attesa di riabbracciare i nipoti. Nel coro di una vita che prevale sulla morte.

Lungo applauso. L'applauso è stato lungo, l'altra sera, al Teatro Le Muse di Flero, ricco di donne, uomini e studenti. Si sarebbero alzati in piedi, se fosse dimenticato, per un attimo, il pudore bresciano della compostezza. Fuori piove, nevischia e s'immagina la neve fredda di Auschwitz Birkenau filtrare sin qui. Parlano secondo una turnazione intima, le sorelle Tatiana e Andra Bucci, 4 e 6 anni nel giorno incui furono caricate sul vagone della morte verso il campo di concentramento con madre e cuginetto Sergio che non tornerà. Sono confortate dalle parole accese di Francesca Nodari, presidente dei Filosofi lungo l'Oglio, dalla riflessione pacata del sindaco Nadia Pedersoli, dell'on. Lacquaniti, dal saluto di un impegno lontano in Sicilia del consigliere regionale Girelli, dall'abbraccio del consiglio comunale con la cittadinanza onoraria consegnata con questo testo: «... affinché la nostra Comunità possa ancora costruire un mondo di giustizia e speranza». Dall'accorata, rapida meditazione del prof. Armando Savignano. Storie. Papà cattolico, madre ucraina ebrea, Tatiana e Andra rivedono l'inizio della tortura: la nonna è in ginocchio davanti a un tedesco nel soggiorno di casa, salvate almeno i bambini. Anche il delatore si presenta. Subito su un vagone bestiame, 60 bambini, un secchio, biglietti lanciati dalla fessura delvagone, qualcuno leggerà. Il treno si ferma. Birkenau 4 del 4 del 1944.

La selezione la istruisce il satana Mengele, nato per distruggere il creato. Andra dice il numero stampato sul braccio sinistro, la nuova carta d'identità: 76483. Stanno nella baracca dei bambini, nella baracca degli esperimenti. Una sera, da una fessura del letto intravedono la nascita di un nuovo bambino. Il cuginetto Sergio verrà portato via, messo in uno scantinato di una scuola ad Amburgo e impiccato con gli altri ai ganci del macellaio. Bruciati. Il silenzio scuote il Teatro Le Muse e lapoesia naturale di Andra e Tatiana evoca il camino rosso, la polvere grigia, l'odore per sempre che scorre via normale per quella protezione dell'Innocenza che è lo Spirito ancora sveglio. Giocano intorno ai cadaveri, tutti i giorni vedono montagne di scheletri. I bambini non ebbero nome e anche per questo qualcuno si salvò. Al campo, il clima cambia, ci sono i soldati con la stella rossa, sorridenti, amichevoli. Quindi l'orfanotrofio a Praga, la cura nella grande casa inglese di un mecenate ebreo. In una stanza, Tatiana e Andra scoprono i giocattoli. A casa, lentamente, ne11946. Ora sono serenamente stanche. Da un mese si muovono dall'America a Bergoglio, da Mattarella a questo popolo di Flero che se ne va a mezzanotte. Fuori tira il vento dell'est. / / «I bambini non ebbero nome e anche per questo qualcuno si salvò»

L'8 marzo ad Orzinuovi per la Giornata dei Giusti

Martedì 8 marzo il Festival «Fare Memoria» vivrà la sua ultima tappa ad Orzinuovi, al Parco De Gasperi, per la IV edizione della Giornata europea dei Giusti, con la proclamazione dei Giusti del 2016. L'appuntamento è alle 11.

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