Skip to main content

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 62

VIZI E VIRTÙ

«Né giovane indugi alcuno a filosofare, né vecchio di filosofare si stanchi: giacché nessuno è immaturo, nessuno troppo maturo per pensare alla salute dell’anima. Chi dice che di filosofare non è ancor l’ora, o è passata, fa come chi dicesse che ancora non è giunta o non è più l’ora di essere felice. Per modo che filosofare deve e il giovane e il vecchio: quello perché invecchiando si mantenga giovane di beni nella gratitudine del passato, questo perché giovane sia insieme e provetto nella intrepidità del futuro».

Epicuro, Lettera a Meneceo

Amore della saggezza o saggezza dell’amore? È attorno al gioco dell’etimo stesso della parola filosofia che ha acquisito pian piano forma il progetto di inserire all’interno del già ricco carnet del Festival della Valle dell’Oglio, Odissea, una sezione dedicata al pensiero e alla riflessione, capace, in ciascuna edizione di proporre un tema sul quale sostare attraverso gli interventi dei grandi maestri della nostra contemporaneità. Abbiamo iniziato questo nostro percorso in punta di piedi, ma parimenti con la convinzione che, oggi più che mai, in una società sdoppiata, globalizzata, complessa dove, per dirla con Salvatore Natoli, «al massimo processo di individualizzazione si contrappone la progressiva marginalizzazione delle grandi individualità», il soggetto avverta una irrefrenabile necessità di porsi degli interrogativi. Di farsi domande. Di fermarsi, magari sotto il cielo stellato dei Filosofi lungo l’Oglio, e formulare quei numerosi perché che la fretta quotidiana, la vita, gli impegni, per un motivo o per l’altro, ci inducono a procrastinare o a evitare.

Tuttavia nell’era dove l’altro si incontra, ma non si vede, dove milioni di esseri umani quotidianamente nelle stazioni, sui tram, negli aeroporti, nei centri commerciali si sfiorano senza guardarsi l’uno l’altro – nell’epoca dei nonluoghi – come insegna il noto antropologo Marc Augé – il motto dell’oracolo delfico torna a farsi vivo nelle coscienze di ognuno: «Conosci te stesso». Un imperativo che, idealmente, vorremmo diventasse il paradigma di quel filosofo in miniatura che chinando il capo verso il nostro fiume, l’Oglio, non solo constatasse l’inesorabile scorrere del tutto, ma ci aiutasse, anno dopo anno, assumendo panni, sembianze e nomi diversi – quelli degli illustri relatori che si sono alternati e che si alterneranno nel corso del tempo – a districare la trama di questo esistere difficile e insieme meraviglioso.

E se è vero che la filosofia si incrocia inevitabilmente con la vita, il nostro iter non poteva iniziare che all’insegna delle sue stagioni (2006), per proseguire con la geografia delle passioni (2007) e con i vizi e virtù che attraversano l’esistenza di ognuno. Tema, quest’ultimo, sul quale si è incentrata la terza edizione dei Filosofi lungo l’Oglio, progetto che – sostenuto ab initio ed in toto dalla Banca di Credito Coooperativo di Pompiano e Franciacorta a cui va tutta la nostra profonda gratitudine – ha saputo imporsi come un appuntamento fisso tra le varie sezioni di Odissea, registrando un’affluenza di pubblico in costante ascesa ed eterogeneo per età, provenienza geografica e livello culturale. Di qui scaturisce il dovere intellettuale e morale di raccogliere in questo volume le lezioni magistrali di quest’ultima edizione. Pagine dense da sfogliare e accostare, utili sia per tutti coloro che, dopo la consigliata remuneratio, volessero ritornare su alcuni passi di questo o quel intervento, sia per chi non avesse avuto l’opportunità di poter assistere ad uno degli appuntamenti in programma.

Il testo, che segue l’ordine cronologico secondo il quale si sono snodati i cinque incontri, offre al lettore una visione ad ampio spettro e da angolature diverse dell’argomento in questione. Da Maria Rita Parsi – nota psicanalista, opinionista, scrittrice, Presidente della Fondazione Movimento Bambino, che si è soffermata sulla virtù dell’ascolto, individuandone, per così dire, la sua localizzazione primordiale nel grembo materno (dove v’è fusione, mai con-fusione) e sul ruolo imprescindibile dei riti nel creare i legami – a Salvatore Natoli, il filosofo dell’etica del finito e i cui testi sono ormai divenuti dei classici, che ha parlato dell’aver cura di sé, del come attualizzare la potenza che noi stessi siamo in un mondo che non ci chiede più quanto siamo virtuosi, ma quanto siamo funzionali. La modernità diventa la società dell’addestramento, dove ciascuno deve essere fungibile nella propria funzione, livellato, in un’osservanza senza adesione, all’impersonalità dei molti. Per far fronte ad una tale temperie culturale è necessario divenire titolari di virtù. Occorre diventare signori di se stessi.

E ancora, il presidente del Comitato promotore del Festival filosofia di Modena, Roberto Franchini, che analizzando il fenomeno culturale dei festival ha descritto l’eziologia dei simposi italiani e, in particolare, di quello modenese, ma, soprattutto ha cercato di rispondere al perché vi sia una tale proliferazione di festival nel nostro paese. Crisi delle agenzie comunicative, delle grandi narrazioni, della comunità insieme alla tesi della multidimensionalità dell’uomo contemporaneo sono, soltanto, alcune delle risposte a quelle moltitudini di uomini e donne che riempiono piazze, chiostri e spazi allestiti ad hoc: tutti, sembra, alla ricerca disperata del Maestro. Per non dire di un altro pensatore, il prof. Bernhard Casper, uno dei massimi filosofi della religione viventi, allievo di Bernhard Welte e profondo conoscitore di Rosenzweig, Heidegger e Lévinas. Una lezione densissima, di forte spessore teoretico incentrata sul dis-orientamento del soggetto e la ricerca della sua vera libertà. Casper, a partire dalla constatazione dell’incompiutezza aporetica – senza via d’uscita – dell’umano, versus un riduzionismo razionalistico ormai diffuso che paralizza la responsabilità portandola ad absurdum, teorizza un’idea di virtù fondata sulle condizioni costitutive dell’esserci stesso: l’indigenza metafisica ovvero il bisogno che ho dell’altro – il quale mi si mostra nell’accadimento del linguaggio – e il prendere sul serio il tempo all’interno di un’ermeneutica della fatticità storica, l’in-vista-di-cui finale è la giustizia.

Chiudiamo con un altro ospite d’eccezione, Rav Giuseppe Laras, Presidente dell’Assemblea dei Rabbini italiani, del Tribunale Rabbinico dell’Alta Italia nonché della Fondazione Maimonide di Milano. È toccato proprio a questa figura di spicco nel panorama dell’ebraismo italiano e internazionale fare luce sulla virtù della fede. Un’analisi lucida e profonda che, rifuggendo da astratte definizioni, ha saputo penetrare la cosa stessa accostando le esperienze religiose di alcune grandi personalità bibliche: da Abramo a Mosè, da Giobbe a Qohelet fino a quella cesura della storia, la Shoah, una nebulosa oltre la quale non v’è che il mistero.

Ora, al lettore il piacere e la fatica di misurarsi con dei contributi che per la levatura intellettuale e la profondità teoretica hanno l’indubbio pregio di arricchire il bagaglio culturale di ognuno, aiutando, chi lo volesse, ad illuminare i tratti più foschi e complessi del cammin di questa nostra vita. Al direttore della Bcc di Pompiano e Franciacorta, Luigi Mensi, all’amico Giuseppe Busetti, all’architetto Franco Zorzi, a Marco Zappalaglio ed Enzo Cecchi – anima e motore di Odissea –, agli illustri relatori che hanno accettato il nostro invito, al nostro pubblico che sempre più motivato e numeroso ci segue, ai Comuni ospitanti, a tutti coloro che hanno creduto, da subito, in questo progetto e che amano accostarsi alla vita e al mondo con la curiosità di chi pone e si pone interrogativi, va tutta la nostra riconoscenza e stima. Nella convinzione che è, soltanto, nella gratuità del dare che l’Altro si fa più prossimo a noi.

Acquista il libro online

Informazioni aggiuntive

  • il libro:

    Con saggi di Maria Rita Parsi - Salvatore Natoli - Roberto Franchini - Bernhard Casper - Giuseppe Laras
    a cura di Francesca Nodari

    Genere:
    Saggistica
    Collana: Filosofi lungo l'Oglio - 1
    Formato: 120x190x10 mm - pp. 128 - illustrato - copertina con alette plastificazione opaca
    Edizione: 2008
    ISBN: 978-88-8486-329-4
    Prezzo: 12,00

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Dicembre 2011 05:36
Altro in questa categoria: « DESTINO CORPO »

Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...