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Martedì, 16 Giugno 2015 15:10

Pane, malanni, medicine a Sarnico arriva Cacciari

Per la decima edizione del Festival Filosofi lungo l'Oglio stasera alle ore 21,15, nella Chiesa di San Martino Vescovo, in Piazza Santissimo Redentore a Sarnico torna il filosofo Massimo Cacciari, che proporrà una riflessione su «Filosofia: medicina mentis».

Incentrerà il suo intervento sul ruolo giocato Mila filosofia in quanto «pharmakon» e in quanto nutrimento per la mente di soggetti chiamati ad assumere un punto divista critico sulla realtà per uscire dall'immobilismo dellevecchie e nuove paure e da un presente che impedisce lo sguardo verso ciò che sta al di là. «Verso la luce - dice Francesca Nodari, drettore scientifico del Festival, richiamando limito platonico della caverna - di cui molti, troppi, scorgono solo le ombre». «Lo scandalo della fame - continua Francesca Nodari -, il dramma delle diseguaglianze, l'assenza di modelli che orientino la nos tra società, la necessità di dare corso a un'economia civile nella quale efficienza, equità e fraternità trovino un'armonica applicazione pratica sono alcuni degli aspetti che sono emersi fino ad ora sul tema che è stato scelto per questa edizione del Festival: "Pane quotidiano per tutta l'umanità". Prendere sul serio la questione ci porta a cercare di individuare delle vie diuscita, a formulare delle eventuali risposte per far fronte in maniera attiva a una tra le problematiche più urgenti ». Cacciari è professore di Estetica presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Si è laureato in Filosofia all'Università di Padova nel 1967, sotto la guida del professar Dina Formaggio, con una tesi sulla Critica del giudizio di Immanuel Kant, relatore Sergio Bettini. È tra i fondatori di alcune riviste di filosofia che hanno segnato il dibattito dagli anni '60 agli anni '80, tra cui «Angelus Novus», «Contropiano», «il Centauro». Ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell'idealismo tedesco e dei sistemi dialettici, valorizzando la critica della metafisica occidentale propria di Nietzsche e di Heidegger e seguendo la genealogia del pensiero nichilistico nei classici della mistica tardo-antica, medievale e moderna. Sulla scorta della tradizione neoplatonica ha ripensato il tema dell'inizio. Tra le sue opere, «Krisis», «Icone della legge», «L'angelo necessario», «Dell'inizio», «Della cosa ultima», «I comandamenti. Io sono il Signore Dio tuo (con P. Coda)» ,«Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto», «Il potere che frena».

Informazioni aggiuntive

  • autore: Guido Rampoldi
  • giornale: Eco di Bergamo

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