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Martedì, 03 Marzo 2015 10:42

Orzinuovi ricorda i «Giusti» e dice no a ogni persecuzione

La serie è stata aperta con l'inaugurazione cittadina nel parco Tarello; poi l'associazione «Filosofi lungo l'Oglio» ha spostato l'attenzione su Orzinuovi, e venerdì, col sostegno del Comune, nel parco Alcide De Gasperi aprirà un nuovo «Giardino dei Giusti».

La cerimonia si terrà nell'ambito della terza edizione della «Giornata europea dei Giusti», e sarà una occasione per riflettere sul filo sottile che corre tra vecchio e nuovo antisemitismo. A Orzinuovi saranno piantati alberi e collocati cippi per celebrare il ricordo di Primo Levi, che visse in prima persona il lager ed ebbe la forza di non dimenticare scrivendo «Se questo è un uomo». Accanto all'albero di Levi ci sarà quello per Amneris Manenti (1922-2014), una bresciana che rischiò la propria vita e mise in pericolo quella dei parenti per aiutare la famiglia Levi a sfuggire alla polizia fascista e alla deportazione, nascondendo íl padre e la madre in istituti religiosi in provincia mentre il figlio fuggiva verso il passo dell'Aprica. La signora Amneris riuscì poi a raccogliere il denaro necessario alla famiglia per attraversare il confine svizzero, e dopo laliberazione Gianfranco Levi sposò proprio chi gli salvò la vita. Sette piante ricorderanno i monaci trappisti francesi Christian de Chergé, Luc Dochier, Christophe Lebreton, Michel Fleury, Bruno Lemarchand, Célestin Ringearel e Paul Favre Miville, sequestrati dal mo-nastero a Tibhirine, in Algeria, nel marzo del 1996 e poi uccisi. Il sequestro era stato ri¬vendicato dopo un mese dal Gruppo islamico armato. I religiosi portavano aiuto e ascolto alla popolazione algerina. Infine, nel centenario del genocidio degli armeni, il Giardino orceano celebrerà Armin Wegner (1886- 1978), poeta e intellettuale tedesco, giusto per gli armeni e per gli ebrei. Wegner fu testimone del massacro effettuato dai turchi, e nel 1933 denunciò la persecuzione degli ebrei in Germania in una lettera aperta al Fiihrer. Fu arrestato, imprigionato e torturato nei campi di concentramento. Rilasciato ed esiliato, si stabilì in Italia. Saranno tutti celebrati anche alle 12, nella sala consiliare, dalla lectio magistralis di Paolo Corsini su «L'antisemitismo oggi: tra razzismo e neo-negazionismo».

Informazioni aggiuntive

  • autore: Riccardo Caffi
  • giornale: Bresciaoggi

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