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Giovedì, 31 Luglio 2014 17:14

Filosofi lungo l'Oglio, con la fiducia ha richiamato ventimila persone

Nemmeno il tempo di rifiatare dopo una nona edizione da tutto esaurito e per il Festival Filosofi lungo l'Oglio è già ora di guardare avanti: «Pane quotidiano per tutta l'umanità» sarà infatti il leitmotiv che farà da filo conduttore alla prossima edizione della rassegna diretta da Francesca Nodari, che nel 2015 taglierà il traguardo del decennale.

A conferma delle intenzioni lungimiranti, l'annuncio è stato dato al termine della lectio magistralis tenuta da Bernhard Casper a Travagliato, che ha simbolicamente mandato in archivio un peregrinaggio estivo scandito invece quest'anno all'insegna della parola chiave «fiducia». «Nell'anno dell'Expo, nell'era della globalizzazione, abbiamo pensato a un concetto che rischiara le urgenze del presente - ha sottolineato Nodari guardando avanti in prospettiva 2015 -: pane quotidiano come tema della giustizia sociale, come cifra del necessario sostentamento, come elemento della vita spirituale, come un nutrirsi che implica inevitabilmente un dipendere da altro e da altri.

Un tema, dunque, che va a toccare le radici filosofiche e religiose delle grandi tradizioni culturali». Inevitabile, al contempo, tracciare un bilancio dell'edizione appena conclusa. Un'edizione che, come confermano in maniera fin troppo emblematica i numeri ribaditi dalla stessa Nodari, ancora una volta ha fatto segnare un'impennata positiva rispetto all'anno precedente. «Le visite al sito www.filosofilungol'oglio.it sono cresciute del 25%, mentre l'affluenza complessiva della rassegna si è attestata intorno alle 20mila persone, con un pubblico sempre più trasversale per provenienza geografica, culturale, sociale, anagrafica - gongola la direttrice scientifica del festival -.

Siamo molto soddisfatti di questa ulteriore crescita, che è la conferma del progressivo radicamento nel territorio di una manifestazione attesa e seguita nonostante le distanze da percorrere (19 lezioni magistrali, sullo sfondo di 17 località ospitanti sparse in lungo e in largo la provincia bresciana: Fiero il comune new entry, Ndr.) e le condizioni meteorologiche quest'anno particolarmente avverse. Eppure è stato più forte il bisogno e la forte motivazione di unirsi a questa grande "compagnia umana" per ascoltare le parole dei maestri e dibattere con loro». Da Massimo Cacciari a Marc Augé, da Bernhard Casper a Remo Bodei, passando per Adriano Fabris, Salvatore Natoli, Michela Marzano o Paolo De Benedetti, vincitore del Premio Internazionale di Filosofia - Un libro per il presente, giusto per citarne alcuni.

Nomi illustri, che hanno punteggiato di cultura il simposio di pensieri e parole, «portando il filosofo in mezzo alla gente - come ama sottolineare. Nodari -, nella consapevolezza che la diffusa richiesta di senso sia un bisogno sociale da soddisfare e che va preso davvero, sul serio. Ascolto, attenzione, dialogo sono in un certo senso le tonalità affettive di un pubblico desideroso di conoscere e di confrontarsi, di interagire e di riflettere. Di più, capace di dare corso a ciò cui ciascuno auspi-cava all'inizio del festival: costituire un laboratorio in cui la filosofia della relazione ven-ga esperita e messa in pratica. Primo passo verso ciò che servirebbe in quest'epoca, storica...tornare all'esercizio, come ha mostrato Salvatore Natoli, di una virtù dimenticata ma quanto mai necessaria oggi: la perseveranza».

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