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Martedì, 21 Giugno 2011 19:27

Un fiume di felicità

Bassa bresciana - L’indole della gente di pianura, cresciuta in mezzo alla natura e col lavoro dei campi, con i piedi ben piantati in terra e lo sguardo aduso agli ampi orizzonti, è notoriamente improntata al vivere tranquillo, al procedere prudente, al pensare lungimirante.


La concretezza è in sintesi la qualità che più connota il popolo della Bassa, frutto di esperienze secolari e di antiche fatiche che hanno permesso di mutare in pochi decenni ataviche povertà in benessere diffuso. E se sul futuro si addensano nubi d’incertezza, lo scrigno della storia è sempre prodigo di insegnamenti e di valori cui attingere per andare avanti con un minimo di ottimismo e di speranza.

Chi l’avrebbe mai detto che queste persone aliene dagli eccessi, sagge e pazienti, come lo sono stati i loro antenati contadini legati al ciclo delle stagioni, apprezzassero e amassero la filosofia tanto da riempire a centinaia i luoghi ormai emblematici in cui il festival “Filosofi lungo l’Oglio” da sei anni ne divulga i temi esistenziali che da sempre interpellano il pensiero umano? Ben inteso la filosofia alta degli antichi, dei moderni e dei contemporanei che rapisce platee attentissime, stipate in piazze, aie, chiese, corti castellane, ombrosi giardini, ambienti densi di vissuto.

Sarà pure una élite, una frazione della silenziosa umanità sparsa nei borghi e nei paesi della pianura, ma in essa sono presenti tutti i ceti che la compongono, soggetti che forse mai avevano sentito discorrere di filosofia, materia a torto ritenuta ostica e riservata agli specialisti.

Ma quando si parla di “Stagioni della vita”, delle “Passioni”, dei “Vizi e delle Virtù”, del “Destino” e del “Corpo”, temi che toccano l’essenza dell’esistere e trattati nelle passate edizioni di “Filosofi lungo l’Oglio”, nessuno è escluso dall’approfondimento proposto e chi ascolta è comunque chiamato ad una benefica riflessione. Perché i filosofi di caratura nazionale ed internazionale invitati ogni anno a svolgere le loro lezioni, hanno il merito non comune di rivelarsi divulgatori alla portata di tutti.

La formula della manifestazione è in sé semplice ed accattivante, anche se richiede un lavoro organizzativo e finanziario preliminare assai impegnativo. Portare nelle piazze della Bassa la filosofia d’alto livello è stata la scommessa vincente di Francesca Nodari, una giovane studiosa di Villachiara che vanta in materia un curriculum davvero invidiabile. Ed una passione bruciante che le ha permesso di coinvolgere nel suo ardito progetto specialisti tra i migliori in Italia ed in Europa, una banca, sponsor vari e diverse istituzioni locali.

Il tema proposto per la 6ª edizione di “Filosofi lungo l’Oglio”, che si snoderà in dodici appuntamenti dal 6 giugno al 22 luglio in altrettanti comuni della Bassa bresciana e cremonese a ridosso del fiume, è tra i più scandagliati e dibattuti dal pensiero umano in ogni epoca: la felicità.

Argomento sul quale ogni persona, sulla base della propria esperienza e cultura, è in grado di esprimere le proprie opinioni. Se è ampiamente condiviso che la felicità è la massima aspirazione cui tende l’uomo, fino a desiderarla nell’eternità del paradiso, non altrettanto univoche sono le risposte che si sono date alla domanda fondamentale su cosa sia la felicità.

Perché nel mutare dei tempi, delle stagioni della vita e delle situazioni, questo stato di grazia dell’animo umano non è duraturo, a volte è effimero ed altre sembra irraggiungibile, ma sempre desiderato. Toccherà agli illustri professori, dall’alto della loro riconosciuta sapienza, farcene riscoprire le infinite sfaccettature, le recondite sensazioni.

Si parte dunque lunedì 6 giugno da Brescia, per scendere poi nel ventre pingue della pianura, bagnata e resa fertile dall’Oglio. Oltre ai pensieri filosofici, l’intrigante itinerario culturale offrirà ai partecipanti la calda accoglienza delle piazze bassaiole, la serenità ed i profumi della campagna verdeggiante, la vista di monumenti misconosciuti e delle ultime vestigia della tramontata civiltà contadina.

L’Associazione culturale presieduta dalla dottoressa Nodari, che organizza il festival filosofico, si è assunta anche il compito di raccogliere in una collana di libri i vari saggi tematici proposti ogni anno. I volumi, editi dalla Compagnia della Stampa di Roccafranca, sono reperibili in ogni tappa della manifestazione.

Informazioni aggiuntive

  • autore: Paolo Zanoni
  • giornale: popolis.it

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