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Sabato, 15 Ottobre 2022 02:49

Paolo De Benedetti - La memoria di Dio

Discernere la presenza di Dio che si manifesta quasi impercettibilmente, così insegna il messaggio del libro biblico I Re 19,12. È la divina `voce di silenzio sottile' percepita, fra tanti frastuoni, dal profeta Elia.

Francesca Nodari ci introduce sulle tracce del pensiero di Emmanuel Lévinas con la lente interpretativa di Francesco Paolo Ciglia che cita: «solo la modalità speciale della voce di silenzio sottile riuscirebbe, secondo Levinas, a lasciar trapelare la figura non clamorosa, non imponente, non autoaffermativa, anzi, decisamente ambigua, e perciò esposta costitutivamente al sospetto e alla negazione di un Dio singolarmente umile, che si allea, in via del tutto preferenziale, con i vinti, con i poveri e con i perseguitati di questo mondo. Questo Dio, nella prospettiva del pensatore, pratica volutamente la dissimulazione della sua gloria smisurata».

Vero antidoto, possiamo affermare, ai veleni dei fondamentalismi! Ricordare/non dimenticare per la Memoria nostra e di... Dio. Al riguardo non mancano esempi biblici: nel libro di Giobbe (7,7 e 10,9) in un'esistenza che pare (co)stretta in un presente di vento e soffio, ed un futuro di ritorno alla polvere originaria. Ma vi è alternativa! Paolo De Benedetti con rara intensità, si concentra in poche importanti pagine (37-47), dedicate al tema per un Dio dalla sensíbilità verso tutte le creature. Per non dissolvere Dio dall'orizzonte della nostra vita, per non scivolare, in un altro tipo altresì `sottile' di fondamentalismo: l'oblio.

De Benedetti scrive: «ricordarsi di Dio nel quotidiano, nelle cose modeste e umili ha un'importanza unica poiché, in un certo senso, significa aiutare Dio a stare accanto a noi».

Fare ricordo nel presente per osare memoria di futuro è dunque l'invito che questo testo ci porg.

Paolo De Benedetti
La memoria di Dio
Introduzione e cura di Francesca Nodari
Edizioni Mimesis



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