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Sabato, 05 Giugno 2021 19:19

Amore e Morte, la filosofia si specchia nell'attualità

BRESCIA «Eros e Eros e Thànatos», ovvero «Amore e Morte». Mai titolo fu più azzeccato. Il Festival Filosofi lungo l'Oglio riprende il suo cammino e pone sotto l'insegna della XVI edizione un binomio che è un classico del pensiero e insieme di stretta attualità.

Lo hanno sottolineato la direttrice della kermesse Francesca Nodari e il viceprefetto di Brescia, Stefano Simeone, intervenuti alla presentazione con il presidente della Provincia Samuele Alghisi e rappresentanti dei comuni bergamaschi e bresciani che saranno teatro degli incontri. Amore e morte sono i temi che hanno segnato il 2020 e parte del 2021: amore che si è tradotto in vicinanza, solidarietà, riscoperta di amicizia nel contesto della pandemia; morte che ha colpito duramente proprio Bergamo, Brescia e le loro provincie e si apprestano ora, in un percorso comune, a rialzarsi in vista anche dell'appuntamento che le celebrerà come Capitali italiane della Cultura nel 2023.

Al Festival sono stati chiamati studiosi e pensatori contemporanei a livello internazionale, che dovranno declinare il tema « Eros e Thúnatos»: «due termini solo apparentemente antitetici - dicono gli organizzatori - sui quali sono stati versati fiumi di inchiostro sin dagli albori del pensiero occidentale per arrivare ai giorni nostri. Nessun altro binomio sarebbe stato più adeguato per indagare e interrogarci sul nostro presente. Presi singolarmente e per l'etimologia delle parole, l'Eros è l'amore mentre Thanatos è la morte, due concetti che vanno considerati su binari opposti ma che si attraggono vicendevolmente».

Fra i relatori, compaiono nomi di spicco: Umberto Curi, Silvia Vegetti Finzi, Massimo Cacciari, Enzo Bianchi, Maria Rita Parsi, Nicla Vassallo, Marco Vannini, Haim Baharier, Francesca Rigotti, Ilvo Diamanti, il cardinale Matteo Maria Zuppi (vincitore della IX edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio. Un libro per il presente), Stefano Zamagni, Umberto Galimberti, Antonio Gnoli, Massimiliano Valerii, Maria Rita Parsi, Eva Cantarella, accanto a nuove voci che saranno presenti per la prima volta come Asher Colombo, Brunetto Salvarani, Ludwig Monti, Alberto Casadei, Telmo Pievani, Maurizio Bettini, Roberto Esposito.

In Bergamasca, il Festival farà tappa a Bergamo, Treviglio, Caravaggio, Romano di Lombardia. E sarà proprio Treviglio ad avere l'onore di aprire la XVI edizione il 10 giugno alle 21 al Cinema Anteo di viale Montegrappa con l'intervento di Umberto Curi, docente emerito dell'Università di Padova, sul tema: «Fra lo spaventoso e il familiare: attualità del concetto freudiano di perturbante».

Da segnalare inoltre l'incontro del 22 giugno alle 21 al Parco del Viridarium in via dei Musei 81 a Brescia, dove il direttore de «L'Eco di Bergamo», Alberto Ceresoli modererà un confronto sul tema «Tra la solitudine di chi resta e il dopo», al quale sono stati chiamati Asher Colombo, ordinario di Sociologia all'Università di Bologna e Brunetto Salvarani, teologo e saggista.

Particolarmente atteso l'incontro de112 luglio alle 21 nella sede della Fondazione, situata presso l'Azienda Le Vittorie a Villachiara (Bs), che vedrà protagonisti i sindaci delle città più colpite, nel nostro Paese, dalla pandemia di Covid-19. Con Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia, interverranno: Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona ed altri ancora. Sarà un momento di certo emozionante sotto il titolo «Ripartire insieme» che suggellerà una sorta di patto fra le tre città impegnate in uno sforzo comune di rinascita. Con al centro la grande cultura.



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