Skip to main content
Mercoledì, 20 Gennaio 2021 04:17

Le otto tappe della «Maratona della Memoria»

Amos Luzzatto Amos Luzzatto

«La maratona della Memoria», da oggi a mercoledì prossimo, giornata che commemora le vittime dell'Olocausto, è promossa dalla Fondazione Filosofi lungo l'Oglio, presieduta da Francesca Nodari, direttrice scientifica dell'omonimo festival che si svolge, dal 2006, tra le province di Bergamo, Brescia e Cremona. Obiettivo degli incontri on line è indagare, dal punto di vista filosofico, storico, teologico e letterario, cosa sia stata la Shoah.

Ogni giorno, per otto appuntamenti, dalle 10, sarà caricato un video su Filosofilungologlio.it e sul relativo canale YouTube. Si inizia oggi con Paolo De Benedetti, tra i maggiori studiosi di ebraismo, scomparso nel 2016. Il suo intervento, tratto dall'archivio della fondazione, è una sorta di testamento spirituale che parte dal suo libro, «La memoria di Dio».

Domani toccherà allo scrittore e giornalista David Bidussa con «L'era della postmemoria» che spiega come imparare a fare i conti con la storia. li problema, come l'autore sottolinea, non sta solo nel venir meno delle voci che hanno vissuto l'orrore, ma sul rapporto che ereditiamo con il passato.

L'elaborazione di genocidi e crimini contro l'umanità che hanno attraversato il '900 è un atto di responsabilità: a parlarne, venerdì, sarà Gabriele Nisshn, saggista, scrittore, presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo onlus con «La memoria del bene».

Sabato, con la «Vanità della memoria», sarà ricordato Amos Luzzatto, scomparso lo scorso settembre, medico, scienziato e biblista, già presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Venezia.

Domenica, Salvatore Natoli sarà presente con «La memoria di Giobbe» per approfondire la giustizia di Dio e l'enigma del male.

Si spingerà oltre Massimo Giuliani che, lunedì, proporrà uno spunto di analisi per riflettere sulle «Testimonianze dall'abisso. Perché sperare dopo Auschwitz?».

Martedì 26, con «Il comandamento della memoria», sarà onorato Giuseppe Laras, scomparso nel 2017. Per oltre 25 anni rabbino capo di Milano, presidente della Fondazione Maimonide, è stato una figura chiave del dialogo ebraico-cristiano, sulla scia della fraterna amicizia con il cardinal Carlo Maria Martini. Il pubblico potrà assistere a una sua lezione, in cui Laras racconta la tragedia che investì la sua famiglia.

La maratona si chiuderà mercoledì 27, Giornata della Memoria, con Simona Forti, tra le più autorevoli studiose di Hanna Arendt, nell'intervento, dal titolò «La questione del male tra trasgressione e obbedienza».



Like what you see?

Hit the buttons below to follow us, you won't regret it...