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Martedì, 03 Novembre 2020 02:41

Filosofi lungo l'Oglio, «Eros e thanatos» sull'uscio

Licenza di chiamarlo «il Festival della resistenza». Slittato in avanti rispetto alla consueta declinazione estiva, costretto per ovvi motivi a cambiare in corsa dalla dimensione d'elezione «live» alla diretta streaming, il viaggio culturale intrapreso a metà settembre dai Filosofi lungo l'Oglio nonostante le difficoltà ha stretto i denti riuscendo a tagliare il traguardo della quindicesima edizione, la più complicata di sempre.

Il risultato da tutto esaurito fatto registrare dalla rassegna diretta da Francesca Nodari durante gli oltre 20 appuntamenti sia in presenza che «a distanza» al di là dei numeri assume un valore simbolico, tanto nel qui e ora - come atto di «resistenza» quanto inprospettiva futuribile, nell'ottica di un nuovo inizio.

«Il festival è stato il primo grande evento culturale in Lombardia che ha deciso di andare avanti con energia, grazie anche al sostegno della Provincia e della Prefettura di Brescia, a conferma di una necessaria volontà di "ripartenza culturale" in una regione che il Covid ha messo a dura prova - ha sottolineato la stessa Nodari -. E' stato ed è tuttora a importante che la cultura si faccia sentire e che la variegata pluralità di voci che la rappresentano abbiano la possibilità dí farsi ascoltare».

«Essere umani» il filo conduttore di un festival che «ha cercato di trasformare l'ostacolo in slancio. "Umanissimo" è il nostro bisogno dell'altro, indispensabile il nostro essere-in-relazione; evocativa la catena umana di leopardiana memoria».

TEMI sui quali si sono confrontati alcuni tra i più illustri filosofi e pensatori contemporanei, sia italiani che internazionali: 26 in totale, da Umberto Galimberti a Duccio Demetrio, da Anna Foa a Haim Baharier, da Abraham Yehoshua al cardinale Matteo Maria Zuppi, tra gli altri, fino a Massimo Cacciari, Silvia Vegetti Finzi e Maria Rita Parsi, che ha chiuso il festival l'alta sera, intervenuti in una serie di incontri dislocati non solo in provincia di Brescia ma anche fra quelle di Bergamo e Cremona. Parallelamente al bilancio dell'edizione appena conclusa è stato annunciata anche la parola chiave della prossima, la sedicesima, in proiezione 2021: «Eros e thanatos», «auspicando che possa essere meno complessa di quella appena trascorsa».



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