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Martedì, 15 Ottobre 2019 01:49

Addio a Maria Bettetini, filosofa e storica firma della Domenica

Maria Tilde Bettetini Maria Tilde Bettetini

La Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, attonita, piange la prematura scomparsa della Prof.ssa Maria Tilde Bettetini, filosofa di rango, profonda studiosa di Sant'Agostino e ospite in ben due edizioni del Festival Filosofi lungo l’Oglio.
La vogliamo ricordare con questo video.


Nata nel 1962, era considerata tra i massimi studiosi di S. Agostino.

Il 13 ottobre, domenica, si è spenta Maria Tilde Bettetini, filosofa e docente allo Iulm (insegnava Estetica, Retorica e Filosofia delle immagini), collaboratrice del supplemento “Domenica” de “Il Sole 24 Ore”. Numerosi libri l'hanno resa celebre anche oltre gli steccati del mondo accademico: tra i più noti, se si volesse ricordarne qualcuno, basterà citare la “Breve storia della bugia” (Cortina 2001) o quei titoli che segnalavano i pericoli del fondamentalismo quali “Contro le immagini” (Laterza, 2006) a “Distruggere il passato” (Cortina, 2016).

Infine rammentiamo “Quattro modi dell'amore” (Laterza, 2012), libro che conteneva un singolare itinerario filosofico e letterario toccando l'amicizia, la passione, gli amori folli (ma anche quelli ideali o falsi, che fan da padroni).

Maria ha fatto molto di più di quel che è possibile riassumere in una nota o anche in un lungo congedo. Oltre ad aver insegnato Storia della Filosofia Medievale a Ca' Foscari a Venezia, era considerata una delle maggiori specialiste di Agostino. Di lui aveva tra l'altro curato il “De Musica” (La Vita Felice, 2017) e “Le Confessioni” (Einaudi 2000), inoltre scrisse un'”Introduzione a Agostino” (Laterza 2008) e collaborò a lungo con Giovanni Reale in numerosi progetti che quello studioso elaborò per meglio far conoscere questo autore.
Qui si apre un altro capitolo della sua vita, giacché Maria è stata la direttrice delle collane fondate da Reale presso Bompiani “Il pensiero occidentale” e “Testi a fronte”: le impostò e le coordinò dopo la scomparsa del suo maestro, in questi ultimi cinque anni. Stava organizzando per queste due raccolte (ormai hanno superato i 300 volumi) revisioni, nuove traduzioni. Se dovessimo rivelare una confidenza che ci fece quest'estate, dovremmo dire che accarezzava l'idea di un “Tutto Aristotele” con testo a fronte e di un “Tutto Platone”; quest'ultimo con l'aggiunta degli scolii, testi che le edizioni italiane evitano ancora di tradurre.
Figlia di Gianfranco, uno dei pionieri degli studi di semiotica e comunicazione, Maria aveva come poche persone il senso dell'ironia, il gusto del dubbio, la capacità di non prendere mai sul serio certi discorsi filosofici. Al di là dei suoi libri e degli studi, di lei vorremmo ricordare quel tratto di grazia che sapeva mostrare con decisione. Ci mancherà. E mancherà alla cultura italiana.



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