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Domenica, 15 Luglio 2018 04:19

«Condividere la legalità» Dalla Chiesa: «Coltivare la memoria darà nuove energie per sconfiggere le mafie»

Nando Dalla Chiesa a Villachiara Nando Dalla Chiesa a Villachiara

A Villachiara il figlio del generale ucciso nel 1982 in dialogo con il prefetto Vardé e Gianni Girelli

«Condividere la legalità» alla cascina Le Vittorie, nella campagna piena tra Orzinuovi e Villachiara con un'afa illegale e inarrestabile, l'altra sera, relatori il prefetto di Brescia, Annunziato Vardé, il prof. Nando Dalla Chiesa, sociologo e già parlamentare, il consigliere regionale Gianni Girelli: la cultura filosofica scruta la mafia, evoluzione e involuzione, si chiede a che punto si sia nel rapporto tra comunità e delinquenza mafiosa.

Il 13° Festival dei Filosofi lungo l'Oglio gioca di nuovo in casa, da Antonia e Francesca Nodari, leader ammirevole di questo sempre più straordinario evento; riceve il saluto del sindaco di Villachiara, Arcangelo Riccardi, del vicedirettore generale Comini del Credito Cooperativo Agro Bresciano, e dopo una non frugale sintesi in sostanza e in stile della direttrice-presidente della Fondazione del Festival introduce il prefetto. «La parola chiave del Festival a cui siamo molto vicini dice il prefetto Vardé la parola "condividere", è un valore in sé. Condividere la legalità per intima convinzione non per paura delle conseguenze. In chiave antimafia ciò significa che vinciamo le infiltrazioni con l'etica della legalità». Occorrono norme ritenute non inique. «In certi contesti sottolinea il prefetto abbiamo corso un grande rischio, la condivisione non delle regole della legge, ma delle regole imposte dalla violenza e con la diffusione di una sotto cultura alternativa e propria della cultura mafiosa».

Il prefetto cita un libro del prof. Dalla Chiesa, «La palude e la città» scritto con il collega Pino Arlacchi, in cui si afferma che la vera forza della criminalità organizzata consiste nell'accettazione ritenuta inevitabile dell'assoggettamento alle malie, dove si ritiene Io Stato assente, convinti che la mafia sia la paladina dei più deboli. «La chiave di volta per sconfiggere la mafia conclude il prefetto Vardé sta proprio nella condivisione dell'etica della legalità. Siamo sulla buona strada. C'è ancora molto da fare, la mafia ha cambiato pelle, è fondamentale continuare a contrastare il fenomeno sul piano culturale».

Nando Dalla Chiesa è d'accordo, pur coltivando un «forse» in più, espresso nel libro «Per fortuna faccio il prof.», dove, in un finale appena letto dal sindaco Riccardi, Dalla Chiesa si domanda se mai si sconfiggerà la mafia. «Il conforto dice viene da queste sere, dalle considerazioni e dai lavori dei miei studenti, da una crescente coscienza contro la mafia, dall'impegno di associazioni come Libera, che coltiva una testimonianza coraggiosa».

Proprio alla cascina Le Vittorie, tra il pubblico, si manifestano figure tra le più operative e coraggiose di Libera, quelle del dott. Giuseppe Giuffrida e della prof. Anna Maria Bordonaro, sua moglie, attivi nel governo e nell'attenzione dei beni confiscati alle mafie. Torna, costantemente, la figura del gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, il padre di Nando, gente si commuove, applaude e il figlio riparte con determinazione: «Dobbiamo coltivare la memoria e non fermarci agli anniversari. La memoria può rinnovare l'energia e l'impegno contro le mafie».

Gianni Girelli è amico di Nando Dalla Chiesa e fa intendere che la Lombardia c'è su questa sfida, non è più il tempo in cui, a Roma, si faceva di tutto perché Nando Dalla Chiesa non venisse in Lombardia per analizzare il fenomeno mafioso. La regione ora, sostiene Girelli, ha più sensibilità, maggiore coscienza del pericolo e sta in campo, in una rete fruttuosa con magistrati, intellettuali e forze dell'ordine.

Il Premio. Umberto Curi con il volume «Straniero» (Raffaello Cortina, Milano 2010) havinto il Premio Internazionale di Filosofia / Filosofi lungo l'Oglio, assegnato dai giurati all'unanimità: sarà consegnato domani, lunedì, a Erbusco, alle 21.15 nel Cortile della Pieve di S. Maria Maggiore. Il premio è assegnato all'opera di uno studioso che abbia elaborato idee capaci di fornire agili strumenti per abitare la contemporaneità. La Commissione giudicatrice è presieduta da Francesca Rigotti, che oggi alle 21 parla a Orzinuovi in piazza Vittorio Emanuele II su «Condividere torte, mantelli, conoscenza». In caso di pioggia, nella Chiesa S. Maria Assunta.

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