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Lunedì, 05 Luglio 2010 18:59

Amos Luzzatto protagonista assoluto lunedì 12 luglio a Ostiano

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«In tre cose un essere umano si distingue dal suo simile: nella voce, nell’aspetto fisico, nella coscienza».
Talmud Babilonese, Sanhedrin 38

Dopo la lectio magistralis di Salvatore Natoli, che ha fatto registrare il tutto esaurito con la presenza di molti giovani e di un pubblico attento e appassionato – standing ovation finale in una notte stellata memorabile –, prosegue la V edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, che si spinge nella sponda opposta del grande fiume.

Lunedì 12 luglio, a partire dalle 21.15, nel cortile della Sinagoga di Ostiano (Cr) – in caso di maltempo Teatro Gonzaga – è atteso l’intervento di Amos Luzzatto, figura chiave dell’ebraismo italiano, che parlerà del corpo come espressione individuale.  Amos Luzzatto, che ha confermato la sua presenza, sin’ora soltanto probabile, sarà protagonista assoluto di questo sesto incontro della Kermesse. Massimo Giuliani, con un nobile gesto di stima nei confronti del Maestro, ha scelto di lasciare a Luzzatto la regia e la scena dell’incontro, certo della comprensione di quanti lo avrebbero voluto presente a Ostiano. Si informa che dalle 20.30 alle 21 sarà possibile partecipare, in piccoli gruppi, alla visita della Sinagoga in fase di restauro.

CHI È AMOS LUZZATTO
Amos Luzzatto, medico, scienziato e biblista, già presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e già direttore della «Rassegna mensile di Israele», è presidente della comunità ebraica di Venezia e autore di innumerevoli saggi sulla storia dell’ebraismo italiano, sull’identità e sull’ermeneutica  ebraica. Paolo De Benedetti lo ha definito il «Maimonide d’Italia», Giorgio Gomel «l’ultimo uomo del Rinascimento». Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il libro di Giobbe, Feltrinelli, Milano 1991;Una lettura ebraica del Cantico dei Cantici, Giuntina, Firenze 1997; Leggere il Midrash. Le interpretazioni ebraiche della Bibbia, Morcelliana, Brescia 1999, Il posto degli ebrei, Einaudi, Torino 2003; Amos Luzzatto. Una vita tra ebraismo, scienza e politica, a cura di M. Giuliani, Morcelliana, Brescia 2003; La leggenda di Concobello Mursia, Milano 2006; A proposito di laicità. Dal punto di vista ebraico, a cura di F. Nodari Effatà Editrice, Cantalupa, Torino 2008; Libertà, EMI, Bologna 2008; Conta e racconta, Mursia, Milano 2008. In uscita: Hermann. Un ebreo tedesco nella Roma del dopoguerra, Marsilio, Venezia 2010.

LA SINAGOGA DI OSTIANO
L'edificio cinquecentesco della sinagoga nacque come Casa del governatore nel cortile del castello Gonzaga. Nel 1619 Francesco Gonzaga ne cedette la proprietà in parti uguali alla parrocchia di Ostiano e al convento francescano dei Santi Gaudenzio e Alessandro. La comunità ebraica di Ostiano ne ebbe possesso dal 1731, avviando opere di abbellimento e sopraelevando l'edificio di un piano per accomodare la sinagoga e il matroneo. Per due secoli la sinagoga fu il centro della vita della fiorente comunità locale. La sala di preghiera si presenta come un ampio ambiente rettangolare a volte, illuminato da tre grandi finestroni volti a mezzogiorno. L'aron era collocato in una nicchia. Ai piani inferiori, nei locali cinquecenteschi, erano locati gli ambienti di servizio della comunità. Con il declino demografico della comunità per l'emigrazione verso i centri maggiori della regione, la sinagoga venne chiusa nel 1917. I preziosi arredi andarono dispersi, tranne l’aron che è conservato presso la comunità ebraica di Mantova. Dopo la seconda guerra mondiale, l'edificio, di proprietà privata, cadde in totale abbandono. Il 3 febbraio 2006, in seguito a una forte nevicata, è crollato il tetto dell'edificio, compromettendo ulteriormente lo stato di preservazione della struttura, delle decorazioni murarie e degli stucchi cinquecenteschi. Nel 2008, il Comune di Ostiano è intervenuto all'acquisto dell'immobile ed ha avviato le procedure per il recupero e restauro della sinagoga, secondo un programma di lavori che dovrebbe completarsi nei prossimi anni.

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