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Giovedì, 31 Maggio 2018 01:01

Il red carpet del pensiero

La conferenza stampa La conferenza stampa

La rassegna torna con un cartellone di 26 incontri ad alto tasso intellettuale La scimmia è l'ironico simbolo dei manifesti della kermesse Una maratona, anzi meglio un red carpet del pensiero, che è uno dei brand culturali del nostro territorio. Ritorna il Festival Filosofi lungo l'Oglio (5 giugno-18 luglio) questa è la XIII edizione promossa dall'omonima Fondazione diretta da Francesca Nodari, curator vulcanica che anche quest'anno espande ulteriormente i confini originari della kermesse itinerante («abbiamo deviato il letto del fiume»), implementando la sua risonanza.

Alla provincia bresciana, toccata ormai nella sua quasi integralità da un incrocio di rotte (dalla Bassa alle Valli Trompia e Sabbia, dal Garda al Sebino, senza dimenticare la Franciacorta e la puntata ormai di copione nella cremonese Soncino), si aggiunge quest'anno un excursus ad Asola, Mantova. Il calendario abbraccia un mese e Condividere è il verbo che verrà declinato in location prestigiose, oltre i soliti confini della kermesse, da ospiti di assoluto rilievo.

Previsti anche eventi collaterali: mostre, performance, musica e laboratori didattici mezzo: 26 gli incontri con studiosi, pensatori e intellettuali di carisma nazionale e internazionale, più una serie di eventi e spettacoli a corollario. Condividere è il verbo che verrà declinato quest'anno in location prestigiose (oltre a piazze e teatri, anche dimore signorili come Palazzo Secco d'Aragona a Bornato).

Tema cruciale in un mondo che appare sempre più appiattito sul presente, incapace di immaginare il futuro (la «retrotopia» dell'ultimo Bauman), caratterizzato dal logorio del simbolico, dalla tendenza all'individualismo e alla chiusura quasi autistica da parte dei soggetti, dalla moltiplicazione delle disuguaglianza, dalla diffidenza nei confronti di tutto ciò che è diverso o straniero.Come sostiene Vincenzo Paglia, ci troviamo nel bel mezzo di una società caratterizzata dal crollo del noi. Noi che è stato sostituito da quali' «io sono» di ventre affamato.

Condividere invece chiama in causa la nozione di prossimità, di comuNodari Stavolta abbiamo deviato il letto del fiume Oglio nità. Condividere implica l'esercizio delle virtù, la pratica di una vita e di una politica buona, il saper ascoltare e il saper prendere sul serio l'Altro, comporta altresì problematizzare un dialogo aperto, essere consapevoli del coabitare, del convivere pacificamente, rispettando la dignità del prossimo. Di alto profilo la formazione dei relatori che circumnavigheranno il tema, alcuni ormai fidelizzati, altri al debutto su questo palcoscenico.

Ricordiamo tra gli altri, Enzo Bianchi, il fondatore della Comunità di Bose, la psicologa di origine bresciana Silvia Vegetti Finzi, l'architetto Marco Ermentini, fondatore del movimento per l'architettura timida, i sociologi Gabriella Turnaturi e Nando Dalla Chiesa, lo psicanalista Luigi Zoja, la filosofa Maria Tilde Bettetini, oltre ai soliti noti, nomi peraltro di assoluto magnetismo, come Marc Augé, Umberto Galimberti, Massimo Cacciari, Remo Bodei, Massimo Donà, Maria Rita Parsi, Francesca Rigotti, Umberto Curi, Stefano Zamagni, Vanni Codeluppi.

Di assoluto richiamo anche gli eventi collaterali: la performance ideata da Lorenzo Samanni, Arlecchino ne sa una più del diavolo, connubio di teatro di strada e giocoleria con il fuoco; la mostra intitolata Con-divisioni presso la Collezione Paolo VI a Concesio; l'esibizione del trio jazz con il filosofo Donà nella inedita veste di musicista (tromba e voce) accanto a Michele Polga (sax) e Davide Ragazzoni (batteria); il progetto didattico Filosofiacoibambini. Il 16 luglio si terrà a Erbusco la cerimonia di proclamazione del premio internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l'Oglio. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito della rassegna, all'indirizzo filosofilungologlio.it

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