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Stefano Semplici: «Una bioetica condivisa che parta dal rispetto della dignità umana»
Le questioni bioetiche «non possono essere privatizzate». Non è possibile affidarne la risoluzione al sentire individuale, perché sono problemi «alla base del contratto sociale». Bisogna dunque impegnarsi per una «bioetica condivisa»,un cammino difficile ma possibile.
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Dopo la stimolante lectio magistralis di Salvatore Natoli volta a mostrare la circolarità tra rispetto e dignità – se per un verso la dignità merita rispetto, per l’altro il rispetto riconosce ciò che è degno – in un corpo a corpo con Kant e con I sommersi e i salvati di Primo Levi, c’è attesa per gli ultimi due appuntamenti del Festival.
Venerdì 20 luglio, alle ore 21.15, nella suggestiva cornice di Villa Feltrinelli a Gerolanuova di Pompiano (Bs) [in caso di pioggia presso l’Auditorium comunale in via Ortaglia 5] Stefano Semplici – ordinario di Etica sociale all’Università «Tor Vergata» di Roma e Presidente della Comitato Internazionale di Bioetica dell’Unesco – terrà una lectio dal titolo: È possibile una bioetica condivisa?