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Lunedì, 01 Giugno 2015 19:31

SI ALZA IL SIPARIO SULLA DECIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO

«Ognuno è quello che fa e di cui si cura»
M. Heidegger, I problemi fondamentali della fenomenologia

Prende il via la decima edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio, quest’anno imperniata sulla parola chiave: pane quotidiano per tutta l’umanità.
Il Festival – che si pregia della Targa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, – gode altresì del Patrocinio del MIBACT, si avvale dell’adesione del Prefetto di Brescia e ha ottenuto il Patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Brescia, dell’Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia, delle Province di Brescia, Bergamo e Cremona, nonché degli enti ospitanti. La Kermesse, giunta al giro di boa del suo decennale, è stata inoltre selezionata come meritevole del riconoscimento di EFFE Label 2015/2016. Il Festival Filosofi lungo l’Oglio entra così a far parte della piattaforma, che rappresenta 31 paesi europei, dei festival «that stand for artistic quality and have a significant impact on the local, national and international level». Il Festival, in partnership con la Fondazione Movimento Bambino e sotto la direzione scientifica di Francesca Nodari, si appresta a toccare il traguardo della decima edizione mantenendo la freschezza che l’ha sempre connotato e offrendo un percorso particolarmente articolato, snodandosi in un itinerario che toccherà ben venti comuni della Lombardia, compresi tra le Province di Brescia, Bergamo e Cremona. Un tour filo-rivierasco tra piazze, chiese, aie, dimore signorili, auditorium, pievi ove il pensiero torna a dare dignità di luogo antropologico alla location, di volta in volta, ospitante nella convinzione aristotelica che la filosofia renda amici gli estranei. D’eccezione è il panel dei relatori, mentre fecondo si prospetta il “viaggio”. Ad aprire ufficialmente la serata inaugurale del Festival – in programma giovedì 4 giugno, alle ore 21.15, nella suggestiva corte di Palazzo Martinengo, in via Martinengo 15 a Orzivecchi (Bs) – in caso di pioggia nella vicina Chiesa SS. Pietro e Paolo – sarà Elena Pulcini, ordinario di Filosofia sociale all’Università di Firenze, che parlerà su Prendersi cura del mondo: un impegno quotidiano. La filosofa, che ha fornito significativi contributi sulla filosofia della cura, più precisamente sulla pensabilità di un’etica all’altezza di quel fenomeno chiamato «globalizzazione», ritiene indispensabile ripartire dal ruolo cruciale giocato dalle passioni insistendo sull’importanza di volgere la paura di in paura per. Di qui un andare oltre l’accezione classica di «cura» intesa nei termini di preoccupazione e sollecitudine, per affermarne una declinazione nuova, emancipativa che trova la sua esplicazione nella nozione di responsabilità, dove l’accento è spostato sul rispondere a e sul venir meno della rigidità identitaria.

CHI È ELENA PULCINI

Elena Pulcini è professoressa di Filosofia sociale presso l’Università di Firenze ed è membro del Comitato redazionale della rivista «Iride» (Mulino), del comitato scientifico della rivista «Quaderno di Comunicazione» (Meltemi), del comitato direttivo della rivista «La società degli individui» (Angeli), del Comitato scientifico della rivista «Politica e società» (Carocci), del comitato scientifico della rivista internazionale «Iris» (Florence University Press). Attenta al problema della genealogia e della costituzione dell’individualismo moderno, ha posto al centro della sua ricerca il tema della vita emotiva, del ruolo delle passioni, delle patologie sociali della modernità, della teoria del soggetto femminile, della teoria del dono e della filosofia della cura con particolare riguardo al nesso tra individuo, società e globalizzazione. Tra i suoi libri: Amour-passion e amore coniugale. Rousseau e l’origine di un conflitto moderno, Marsilio, Venezia 1990; L’individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame sociale, Bollati Boringhieri, Torino 2001; Il potere di unire. Femminile, desiderio, cura, Torino 2003); Umano, post-umano. Potere, sapere, etica nel mondo globale (a cura di) Torino, Bollati Boringhieri 2004; La cura del mondo. Paura e responsabilità nell’età globale, Bollati Boringhieri, Torino 2009; Invidia. La passione triste. I 7 vizi capitali, Bologna, Il Mulino 2011; Care of the World. Fear and responsibility in the Global Age, Springer, Dordrecht 2012; The Individual without Passions. Lanham, Lexington 2012; Envie. Essai sur une passion triste, Le Bord de l’eau, Lormont 2013.

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