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Mercoledì, 04 Giugno 2014 23:32

Riaffermare il valore etico-morale della fiducia

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Che la legge morale chiami l’uomo a un buona condotta di vita, che egli scopra dentro di sé, per il rispetto incancellabile che sente per essa, la promessa che si può nutrir fiducia in questo spirito buono e si può sperare di poterlo in qualche modo soddisfare, che, infine, mediante la conciliazione di questa speranza coi comandi rigorosi della legge, egli debba costantemente prendersi in esame come si richiede a chi dovrà presentarsi a un giudice, tutto ciò ci insegnano sia il cuore sia la coscienza, spingendoci ad agire in questo senso.

I. Kant, La religione nei limiti della semplice ragione

Doppio appuntamento in terra cremonese per il Festival Filosofi lungo l’Oglio. Venerdì 6 giugno, a partire dalle ore 21.15, nel Teatro Gonzaga in via Castello a Ostiano, interverrà Roberto Mordacci – preside della Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano, dove insegna anche Filosofia Morale e coordina il Centro Studi di Etica Pubblica. L’etica della fiducia è il titolo della sua lectio magistralis. Passando da un’estremità all’altra dei Parchi Oglio Sud e Nord, il percorso filo-rivierasco della Kermesse farà quindi tappa lunedì 9 giugno, sempre alle ore 21.15, nella meravigliosa Chiesa S. Maria delle Grazie, in via F. Galantino a Soncino. Ospite d’eccezione sarà Francesco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana nonché ordinario di Filosofia morale all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, che rifletterà su La responsabilità come fiducia. «Come si evince dai titoli scelti da due oratori – dichiara Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival – risulta del tutto evidente come si voglia far emergere e diciamo pure portare a datità il profondo valore etico-morale che connota la nozione di fiducia. Il diffuso senso di incertezza, di disorientamento, la tendenza ad una chiusura quasi autistica del soggetto, l’emersione di nuove paure, il moltiplicarsi delle ansie e delle tensioni sembrano costituire gli indicatori di una società ove sembra venir meno il senso autentico del fare fiducia. Un malessere che, tuttavia, mostra l’improcrastinabile necessità di recuperare ciò che Enzo Bianchi, a ragione, definisce “un atto umano” indispensabile poiché ogni nostra azione, in fin dei conti, è attraversata da un atto di fiducia». «Come si evince dai titoli scelti da due oratori – dichiara Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival – risulta del tutto evidente come si voglia far emergere e diciamo pure portare a datità il profondo valore etico-morale che connota la nozione di fiducia. Il diffuso senso di incertezza, di disorientamento, la tendenza ad una chiusura quasi autistica del soggetto, l’emersione di nuove paure, il moltiplicarsi delle ansie e delle tensioni sembrano costituire gli indicatori di una società ove sembra venir meno il senso autentico del fare fiducia. Un malessere che, tuttavia, mostra l’improcrastinabile necessità di recuperare ciò che Enzo Bianchi, a ragione, definisce “un atto umano” indispensabile poiché ogni nostra azione, in fin dei conti, è attraversata da un atto di fiducia».

CHI È ROBERTO MORDACCI

Roberto Mordacci è Preside della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove è altresì professore di Filosofia Morale, coordinatore del Centro Studi di Etica Pubblica e autore di un blog filosofico. Si è dedicato in particolar modo ai temi riguardanti: Etica e ragioni morali, Etica pubblica e rispetto, Neuroetica. Attraverso l'indagine delle «ragioni morali» e dell'«identità personale», propone una nuova forma di «personalismo critico» in base alla quale il fondamento dell'esperienza morale viene individuato nella ricerca, che ognuno compie, delle «buone ragioni» che danno forma alla propria individualità personale attraverso l'agire. Riconoscere ogni persona come autrice della propria identità fonda un'etica del rispetto delle persone in quanto a ogni individuo viene riconosciuto il diritto e il dovere di esprimere le proprie abilità e di costruire la propria personalità. Si è, inoltre, occupato di bioetica essendo stato coordinatore del progetto Bioetica della genetica: questioni morali e giuridiche negli impieghi clinici, biomedici e sociali della genetica umana del Miur. Dal 2007 è membro del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze per la Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i suoi interessi più recenti, la disciplina della Film and Philosophy: la riflessione su come i film possano fare filosofia e se possano argomentare vere e proprie tesi filosofiche. In questo contesto ha dato vita al Laboratorio di Filosofia e Cinema presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele e conduce il sabato mattina la rubrica «Al cinema col Filosofo» su TgCom24. È membro del comitato scientifico dell'«Annuario di Etica» (ed. Vita e Pensiero), dell' «Annuario di Filosofia» (ed. Mimesis) e della rivista online «Etica & Politica».
Tra i suoi libri ricordiamo: Bioetica della sperimentazione. Fondamenti e linee-guida, Franco Angeli, Milano 1997; Salute e bioetica (con G. Cosmacini), Einaudi, Torino 2002; Una introduzione alle teorie morali. Confronto con la bioetica, Feltrinelli, Milano 2003; La vita etica e le buone ragioni, Bruno Mondadori, Milano 2007; Ragioni personali. Saggio sulla normatività morale, Carocci, Roma 2008; Elogio dell'Immoralista, Bruno Mondadori, Milano 2009; Rispetto, Raffaello Cortina, Milano.

Io = responsabilità.

E. Levinas, Carnets de captivité et autres inédits

CHI È FRANCESCO MIANO

Francesco Miano, laureato in filosofia presso l’Università “Federico II” di Napoli, è attualmente professore di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Roma “Torvergata” dove ha ricoperto gli insegnamenti di Storia della storiografia filosofica e Antropologia filosofica, Filosofia della religione e Bioetica. Dirige inoltre il Corso di perfezionamento in “Problemi e autori della filosofia del ‘900”. E’ presidente dell’Aifr (Associazione italiana di filosofia della religione) e fa parte del Comitato direttivo della Società italiana Karl Jaspers, nonché del comitato direttivo di numerose riviste e collane editoriali. Si occupa di filosofia contemporanea e, in particolare, di problematiche antropologiche, etiche e politiche. Su tali questioni ha pubblicato articoli su riviste specializzate e voci di dizionari e di enciclopedie, nonché saggi e volumi. Ricordiamo in particolare Etica e storia nel pensiero di Karl Jaspers, Loffredo, Napoli 1993 e Appropriazione e dialogo. La storia della filosofia in Karl Jaspers, LER, Roma-Napoli 1999, Dimensioni del soggetto. Alterità, relazionalità, trascendenza, AVE, Roma 2003, Responsabilità, Guida, Napoli 2009.

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