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C'erano almeno 500 persone mercoledì sera a Orzinuovi, ad affollare piazza Garibaldi per ascoltare lo psicoanalista Massimo Recalcati, ospite di Filosofi lungo l'Oglio. Il tema affidatogli dalla direttrice scientifica Francesca Nodari, «Lutto e nostalgia», non era facile, in una cittadina che è stata al centro dell'epidemia di Covid-19 e ha contato a decine le vittime.
Il festival Filosofi lungo l'Oglio ha celebrato l'altra sera due maestri del pensiero, Emmanuel Levinas e Bernhard Casper. A Lograto, il pubblico ha riempito il cortile di villa Morando per ascoltare Danielle Cohen Levinas, nuora del grande filosofo francese e a sua volta filosofa e musicologa autorevole, docente all'Università Paris IV Sorbonne.
«Cosa accade dentro di noi quando perdiamo chi abbiamo profondamente amato? Quale vuoto si spalanca? Quale lavoro ci attende per poter ritornare a vivere? E cosa avviene quando questo lavoro risulta impossibile e ci sentiamo persi insieme a chi abbiamo perduto?». Partendo da queste domande, Massimo Recalcati darà forma alla lectio intitolata «Lutto e nostalgia», in programma stasera in piazza Garibaldi a Orzinuovi nell'ambito della diciottesima edizione del festival Filosofi lungo l'Oglio (parola chiave: osare).
“Osare opporsi alla pratica molto usata del brainwashing”, “osare esserci anche quando costa”, “osare essere unici”. Osare è la parola chiave scelta per la diciottesima edizione diFilosofi lungo l’Oglio, maratona del pensiero che si fa nomade, un viaggio insieme a trenta pensatori italiani e stranieri, con 30 incontri in 23 municipalità, tra le provincie di Bergamo e Brescia.
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