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Fare Memoria. Che cosa é stato? Tutti i video
L'Associazione culturale Filosofi lungo l'Oglio è lieta di informare i propri spettatori sensibili che sono disponibili sul nostro canale video le lezioni magistrali che si sono avvicendate nei mesi di gennaio e febbraio 2012 nell'ambito della Prima Edizione del Ciclo sulla Shoà: Fare Memoria. Che cosa é stato?
'Filosofi lungo l'Oglio' Idee e memoria di Bidussa
VILLACHIARA - La memoria del sentire nelle parole dello studioso David Bidussa che, lunedì sera, nell'ambito del tour invernale dei Filosofi lungo l'Oglio, nella chiesa di Santa Chiara di Villachiara, ha tenuto una importante ed articolata riflessione sul tema 'Fare memoria. Che cosa è stato?'.
Come amministrare la storia: una scelta tra il ricordo e l'oblio
David Bidussa, giornalista e scrittore, parla nella chiesa di Santa Chiara a Villachiara. È l'altra sera, di nebbia e di gelo, il tempio è più mezzo pieno che mezzo vuoto ed è un miracolo culturale di partecipazione. Francesca Nodari e la sua associazione, «I filosofi lungo l'Oglio», hanno battuto il brutto tempo, hanno vinto sul fronte della memoria intorno alla Shoah e già si preparano al prossimo appuntamento di domani, giovedì, al teatro comunale di Travagliato con Rav Giuseppe Laras.
David Bidussa e il Giorno della memoria
Prosegue domani la rassegna sulla Shoah «Fare memoria. Che cosa è stato?» promossa dall'Associazione culturale Filosofi lungo l'Oglio. Alle 20.45, nella Chiesa di Santa Chiara, nell' omonima piazza di Villachiara, è atteso l' intervento dello storico sociale delle idee, David Bidussa su «L' Era della Post Memoria».
Come si usa la memoria
La pura commemorazione della Shoah è una pratica sterile se non se ne raccoglie l'eredità mettendo in relazione il passato con il presente. Non è l'oblio il problema. La memoria non è il ricordo.
FARE MEMORIA: LUNEDÌ 23 GENNAIO A VILLACHIARA DAVID BIDUSSA INTERVERRÀ SULL’ERA DELLA POSTMEMORIA
«Noi non crediamo alla più ovvia e facile deduzione: che l’uomo sia fondamentalmente brutale, egoista e stolto come si comporta quando ogni sovrastruttura civile sia tolta […] Ci pare invece degno di attenzione questo fatto: viene in luce che esistono fra gli uomini due categorie particolarmente ben distinte: i salvati e i sommersi. Altre coppie (i buoni e i cattivi, i savi e gli stolti, i vili e i coraggiosi, i disgraziati e i fortunati) sono assai meno nette, sembrano meno congenite, e soprattutto ammettono gradazioni intermedie più numerose e complesse».
P. Levi, Se questo è un uomo