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Venerdì, 05 Dicembre 2014 11:31

Presentazione ultimi tre instant-books della Collana «Granelli»

L’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio è lieta di invitare la S. V.
mercoledì 10 dicembre, alle ore 18,
presso la Libreria dell’Università Cattolica in via Trieste 17/d a Brescia,

alla presentazione degli ultimi tre instant-books della Collana «Granelli»
per i tipi di Massetti Rodella Editore,
che raccoglie testi scelti tratti dalle lezioni magistrali
degli illustri relatori del Festival Filosofi lungo l’Oglio.

Nello specifico saranno presentati i seguenti volumi:
A. Fabris, Fiducia e verità;
R. Bodei, I limiti della fiducia. Politica, ragion di Stato e morale;
S. Natoli. Perseveranza. Fedeli alla meta.

Nel corso dell’incontro interverranno:
Salvatore Natoli, ordinario di Filosofia teoretica all’Università degli Studi Milano-Bicocca
Tonino Zana, inviato speciale de «Il Giornale di Brescia»
Francesca Nodari, direttore scientifico del Festival Filosofi lungo l’Oglio e curatrice dei testi.

IN ALLEGATO L'INVITO


21 Granelli...di saggezza

«Granelli» è il nome della Collana di instant-books editi Massetti Rodella e a cura di Francesca Nodari, che raccoglie testi scelti (ad oggi ne conta 21) tratti dalle lezioni magistrali degli illustri relatori che, di edizione in edizione, sono chiamati a riflettere su una parola chiave nell’ambito del fortunato Festival Filosofi lungo l’Oglio. Un Simposio di Pensiero e di Parole che, nel 2015, celebrerà il proprio decennale. Una scelta, questa, dettata dalla necessità di restituire ai lettori le parole ascoltate dai Maestri e poi vergate su questi cahiers tascabili che hanno il valore aggiunto dell’immediata fruizione. Appunto granelli di saggezza.
Un nome che rinviene nel suo plurivoco significato etimologico – grano, dal latino, granum/granulum contiene secondo gli studiosi una triplice radice (GAR, GHAR e GRI) – di triturare, spargere e crescere, l’intentum stesso di queste paginette che vogliono favorire la ruminatio che segue ad ogni incontro, masticandone, letteralmente, i brani più significativi. In fondo si tratta, pur sempre, di besoins da saziare. Besoins di ordine superiore.

Un passaggio indispensabile per diffondere, dopo averlo fatto proprio, un pensiero che diviene nomade e insieme fecondo nel momento stesso in cui se ne parla con altri, diventando soggetti dialogici che fanno dell’incontro il costante accrescersi di una moltitudine di amici pensanti. Ma, non possiamo certo nascondere, il fatto che questo nome lasci trasparire un chiaro riferimento al nostro territorio, alle nostre origini così legate alla terra, all’acqua, alla natura.
Luoghi che conservano il ricordo indelebile delle opere e dei giorni di chi ci ha preceduto. Delle fatiche consumate per poche manciate di chicchi di grano, fatiche che evocano lo scheletrico agricoltore, chino sulla nuda terra, di cui parla magistralmente Baudelaire.
Oggi, nell’era in cui i non-lieux sembrano moltiplicarsi e le parole cedere il passo alla banalità della chiacchiera, questi luoghi – spazi in cui il senso acquisisce una densità – diventano essi stessi teatro delle lezioni magistrali dei pensatori che si avvicendano, di anno in anno, in questo Festival itinerante che segue idealmente il percorso dell’antico Vegliardo, il fiume Oglio.

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