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Mercoledì, 20 Giugno 2012 07:34

DALL’HOMO CREATOR ALLA SCOMPARSA DEL PROSSIMO

Luigi Zoja Luigi Zoja

DOPPIO APPUNTAMENTO PER IL FESTIVAL MERCOLEDÌ 20 GIUGNO PAOLO BECCHI VENERDÌ 22 GIUGNO LUIGI ZOJA

Mentre è atteso, questa sera, alle 21.15, a Orzivecchi (Bs) –  nella corte di Palazzo Martinengo in via Martinengo 15 (in caso di pioggia presso la Chiesa Parrocchiale SS. Pietro e Paolo sita nella medesima via) –  l’intervento di Paolo Becchi su Il Duplice volto della dignità umana, la città di Orzinuovi (Bs) si prepara ad accogliere venerdì 22 giugno, alla stessa ora, in Piazza Vittorio Emanuele II (in caso di pioggia presso l’attigua Chiesa Parrocchiale S. Maria Assunta) Luigi Zoja, psicanalista di fama mondiale, che terrà una lectio magistralis dal titolo: Scomparsa del prossimo.

«Un doppio appuntamento – ha dichiarato il direttore scientifico, Francesca Nodari – che, se per un verso affronta da punti di vista diversi – bioetico e psicanalitico – il tema della dignità umana; dall’altro è attraversato da un minimo comun denominatore: il rischio, tutt’altro che distante, del «post-umano».
Se, infatti, l’analisi del concetto proposta da Becchi sarà incentrata sull’intendimento di mostrarne l’ambiguità per il fatto stesso di essere teso tra l’affermazione dell’indisponibilità del soggetto e la sua autonomia – autonomia che portata ai suoi estremi e dimentica dei suoi limiti renderebbe profetica la diagnosi di Günther Anders di un passaggio dall’homo faber all’homo creator –; la trattazione di Luigi Zoja de La morte del prossimo, per citare il titolo di un fortunato volume dell’autore, insisterà sull’inflazione della distanza determinata dalla velocizzazione della comunicazione, dell’economia e della società dei consumi. Un meccanismo che paradossalmente produce, come in un circolo vizioso, l’indifferenza per il vicino e la scomparsa dei valori tradizionali. L’alienazione, l’isolamento, il diffondersi di una psicopatia del successo sono i segni “della scomparsa della seconda relazione fondamentale dell’uomo. L’uomo cade in una fondamentale solitudine. È un orfano senza precedenti nella storia. Lo è in senso verticale – è morto il suo Genitore Celeste – ma anche in senso orizzontale: è morto chi gli stava vicino”. Si rifiutano gli occhi degli altri, li si riduce a comparse, e “la morale dell’amore non è più possibile per mancanza d’oggetto”».
 
CHI È LUGI ZOJA
Nato nel 1943 e laureatoin Economia, Luigi Zoja cominciò i suoi studi in ambito sociologico a partire dalla fine degli anni sessanta. Di lì a poco, frequentò l'Istituto Carl Gustav Jung di Zurigo, presso cui conseguì il diploma di psicologo analista. Luigi Zoja ha lavorato in clinica a Zurigo, poi privatamente a Milano, a New York e ora nuovamente a Milano come psicoanalista. Dal 1984 al 1993 è stato Presidente del CIPA, Centro Italiano di Psicologia Analitica. Dal 1998 al 2001, ha presieduto la International Associationfor Analytical Psychology (IAAP),l’Associazione che raggruppa gli analisti junghiani nel mondo.
Già docente presso il C.G. Jung Institut di Zurigo e presso l’Università dell’Insubria, Zoja ha tenuto corsi e conferenze presso università e altre istituzioni in Italia, Svizzera, Germania, Austria, Gran Bretagna, Danimarca, Olanda, Francia, Grecia, Rep. Ceca, Russia, Polonia, Bulgaria, Lituania, Slovenia, Israele, Giappone, Cina, Stati Uniti, Messico, Argentina, Cile, Uruguay, Brasile, Equador, Venezuela, Tunisia, Sudafrica.
Larga parte dei suoi lavori, tradotti in 14 lingue, interpretano vari comportamenti problematici del giorno d'oggi (dipendenze, consumismo sfrenato, assenza di una figura paterna, la proiezione in politica di odio e paranoia, la morte del prossimo per «mancanza d’oggetto») alla luce di miti, testi letterari e tematiche archetipiche.
Due suoi testi hanno vinto il Gradiva Award negli Stati Uniti.
Tra le opere in italiano ricordiamo: Nascere non basta. Iniziazione e tossicodipendenza, Cortina, Milano 1985 e 2003; Coltivare l’anima, Moretti&Vitali, Bergamo 1999; Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre, Bollati Boringhieri, Torino 2000; (a cura di) L’incubo globale. Prospettive junghiane sull’11 settembre, Moretti&Vitali, Bergamo 2002; Storia dell’arroganza. Psicologia e limiti dello sviluppo, Moretti&Vitali, Bergamo 2003; Giustizia e Bellezza, Bollati Boringhieri, Torino 2007; La morte del prossimo, Einaudi, Torino 2009; Contro Ismene. Considerazioni sulla violenza, Bollati Boringhieri, Torino 2009;Centauri. Mito e violenza maschile, Laterza, Roma - Bari 2010; Al di là delle intenzioni: etica e analisi, Bollati Boringhieri, 2011; Paranoia. La follia che fa la storia, Bollati Boringhieri 2011.

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