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Domenica, 02 Luglio 2017 22:58

Quinta settimana tra mistica, antropologia, architettura timida e antimafia, per il festival ideato e diretto da Francesca Nodari.

Il festival Filosofi lungo l’Oglio prosegue il suo iter culturale e geografico con successo. Dopo la settimana in rosa che ha visto protagoniste Francesca Nodari, Michela Marzano e Luce Irigaray, acclamata ospite internazionale, lunedì 3 luglio la settimana di lezioni magistrali ispirate al tema «Toccare» viene inaugurata da Marco Vannini, il maggior studioso italiano di mistica speculativa, traduttore dell’intera opera – latina e tedesca – di Meister Echkart.

Vannini – le cui opere sono pubblicate anche dalle bresciane Morcelliana e Massetti Rodella Editori – è atteso alle ore 21.15 per l’incontro dal titolo Noli me tangere nel cortile del Palazzo Municipale di Cologne, in piazza Giuseppe Garibaldi (in caso di maltempo, l’incontro si terrà alla chiesa SS. Gervasio e Protasio, sita nella medesima piazza). Segue alla serata con Vannini quella con un altro amato ospite internazionale, l’etnologo e antropologo di fama mondiale Marc Augé, che in anni di lavoro ha elaborato un’antropologia della pluralità dei mondi contemporanei, attenta alla dimensione rituale del quotidiano e della modernità. In particolare, è noto per aver definito i «nonlieux, nonluoghi», concetto che inquadra determinati spazi in contrapposizione con la nozione classica di luoghi antropologici. Augé – spesso intervistato anche da testate italiane sulla stretta attualità politica – interviene mercoledì 5 luglio con la lectio magistralis Saper toccare, in programma alle ore 21.15 al Quadriportico della Biblioteca Fausto Sebeo a Chiari (entrata da via Ospedale vecchio 8; in caso di pioggia l’incontro è spostato al Salone Marchettiano, in via Ospedale vecchio 10). È in questa occasione che Francesca Nodari, presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e ideatrice del Festival, annuncerà la nascita di «Chicchidoro», nuova collana edita da Mimesis.

Venerdì 7 luglio, è atteso il vice-presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio, Marco Ermentini, architetto fondatore della Shy Architecture Association, che raggruppa il movimento per l’architettura timida. Ermetini – collaboratore di spicco di Renzo Piano – tiene la lezione Vietato non toccare: abitare timido alle ore 21.15 ai Giardini di Palazzo Fenaroli a Rudiano (in caso di maltempo, l’evento si svolge all’auditorium della scuola primaria). Chiude la settimana, domenica 9 luglio, la serata-antimafia: la conferenza si inserisce nel solco tracciato lo scorso anno, insieme al magistrato Giancarlo Caselli. Alle ore 21.15, all’Azienda Le Vittorie a Villachiara, interviene il giudice del tribunale di Cosenza Giuseppe Greco, con una lectio dal titolo provocatorio, Intoccabili. Nato a Cosenza nel 1961, laureato in Filosofia nel 1985, Greco riveste attualmente funzioni di gip/gup; ha motivato (tra le altre) la sentenza del maxiprocesso alla ‘ndrangheta reggina, con circa 3000 pagine. In dialogo con lui, troviamo il Prefetto di Brescia, S. E. Annunziato Vardè; il presidente della Commissione Antimafia Lombardia, Gianantonio Girelli; il presidente di Coldiretti Brescia-Lombardia, Ettore Prandini; il vice-presidente della Commissione Nazionale Antimafia, Luigi Gaetti. Modera Tonino Zana del «Giornale di Brescia» (in caso di pioggia, l’incontro si tiene all’Auditorium Aldo Moro, via Arnaldo da Brescia 17, Orzinuovi).

Biografie

MARCO VANNINI

Marco Vannini è il maggior studioso italiano di mistica speculativa e traduttore dell’intera opera, latina e te­desca, di Meister Echkart. Oltre a Meister Eckhart, ha curato anche l’edizione italiana della Teologia mistica di Jean Gerson (Paoline, Milano 1992); il Libretto della vita perfetta, o Teologia te­desca, dell’Anonimo Francofortese (Newton Com­pton, Roma 1994, poi Bompiani, Milano 2009); le Prefazioni alla Bibbia di Lutero (Marietti, Genova 1997); Mistica d’Oriente, mistica d’Occidente di Ru­dolf Otto (Marietti, Genova 1985); la Spiegazione delle massime dei santi sulla vita interiore di Fénelon (San Paolo, Milano 2002); i Paradossi di Sebastian Franck (Morcelliana, Brescia 2009); Conversione e distacco di Valentin Weigel (Morcelliana, Brescia 2010); in collaborazione con Giovanna Fozzer, il Pellegrino cherubico di Angelus Silesius (Paoline, Milano 1989) e Sapienza mistica di Daniel Czepko (Morcelliana, Brescia 2005); con G. Fozzer e R. Guarnieri, lo Specchio delle anime semplici di Margherita Porete (San Paolo, Milano 1994). Ha diretto la Collana «I Mistici» dell’editore Mondadori, pubblicando una trentina di autori, antichi, medievali, moderni e contemporanei.

Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo:Lo Spirito Santo, Morcelliana, Brescia 2012; Nobiltà, a cura di F. Nodari, Massetti Rodella Editori, Roccafranca 2012. Il santo spirito tra religione e mistica, Morcelliana, Brescia 2013; Lessico mistico. Le parole della saggezza, Le Lettere, Firenze 2013; Indagine sulla vita eterna, (con Polidoro Massimo), Mondadori, Milano 2014Storia della mistica occidentale, Le Lettere, Firenze 2015; L’anticristo. Storia e mito, Mondadori, Milano 2015; All’ultimo papa. Lettere sull’amore, la grazia e la libertà, Il Saggiatore, Milano 2015; Vangelo di Giovanni, (a cura di), Garzanti, Milano 2016; Contro Lutero e il falso Evangelo, Lorenzo De Medici press, Firenze 2017.

MARC AUGÉ

Marc Augé nasce a Poitiers (Francia) il 2 settembre 1935. Etnologo e antropologo, si afferma lungo la sua carriera accademica e di studio come uno dei più noti studiosi di scienze sociali e di antropologia.

In particolare, Augé è noto al pubblico per aver coniato il concetto di nonlieux, con il quale lo studioso definisce determinati spazi in contrapposizione con la nozione classica di luoghi antropologici. I “nonluoghi” sono, infatti, quei luoghi di transito e di consumo dove l’altro si incontra senza vederlo. Sono i centri commerciali, l’aeroporto, la stazione ferroviaria, il supermarket, le arterie stradali. Essi hanno la caratteristica di non assegnare identità alle individualità che vi transitano, di non essere relazionali (milioni di individui si incrociano ogni giorno nei cunicoli delle metropolitane senza per questo entrare in relazione) e di non avere carattere storico. L’introduzione del concetto di nonlieux avviene in una fase matura di studio dell’etnologo francese, quando pubblica nel 1992 il suo libro Nonluoghi. Introduzione a un’antropologia della surmodernità nel quale affronta l’analisi delle società attuali attraverso il paradigma della surmodernità: abbattimento delle distanze e accelerazione dei trasferimenti, individualizzazione dei destini. I non luoghi, all’interno di questa prospettiva, sono essenzialmente la dimensione quotidiana più rilevante della surmodernità: l’espressione simbolica del paradosso vissuto dal cittadino contemporaneo, che vive una solitudine sempre più intensa in luoghi consacrati a migliaia di persone.

Se le riflessioni sulla surmodernità rappresentano un periodo relativamente recente del pensiero di Augé (proseguite poi con il tentativo di restituire il termine globalizzazione così come vissuto dalle persone), i suoi primi lavori riguardano essenzialmente le ricerche condotte durante i suoi viaggi in diverse parti del mondo. Negli anni ’70, Augé si concentra nello studio della popolazione Alladian della Costa d’Avorio e poi, negli anni ’80, torna in Europa per applicare lo sguardo etnografico e la forma romanzo allo studio delle società europee: famoso al riguardo è il suo libro Un etnologo nel metrò dove, ponendo le basi del concetto di non-luogo (il metrò vissuto come luogo di transito che non ci appartiene), analizza le caratteristiche della società parigina.

È qui che egli inizia a sottolineare la paradossale solitudine vissuta sempre più intensamente dalle persone in un’epoca di tecnologie di comunicazione sempre più potenti e capaci di connettere gli uni agli altri, nel tempo e nello spazio. Da questi studi scaturiranno le premesse per le riflessioni successive sul rapporto tra tempo morto e non luoghi – senza dimenticare i cruciali riferimenti alle nuove forme di comunicazione e al profilarsi di una pericolosa identità virtuale – attraverso un’analisi dell’odierna complessità che fa fino in fondo i conti con le trasformazioni, le incertezze, le ambiguità, le ambivalenze di un eterno presente che sembra arrestarsi in un moto circolare del tempo, con tutta la fatica di scorgere, al di là di esso, quell’orizzonte che si chiama avvenire. Come dire: dai non luoghi al non tempo.

A questa situazione di impasse fa da contraltare la Stimmung dominante del presente. In Le nuove paure. Cosa temiamo oggi? (disoccupazione, violenze da ogni dove, focolai di guerra, minacce terroristiche, disastri ecologici, diffondersi di nuovi virus, incremento delle diseguaglianze tra i più ricchi dei ricchi e i più poveri dei poveri), un testo di grande importanza per la nostra contemporaneità che porre sotto la lente d’ingrandimento dell’antropologo le varie tipologie di paure del nostro mondo globale, Augé indica nell’utopia dell’educazione l’unica via d’uscita possibile per un futuro migliore.

Tra i suoi molteplici incarichi, segnaliamo che Marc Augé è stato directeur d’études all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, di cui è stato a lungo Presidente, ed è membro del Comitato Scientifico del Consorzio per il Festival filosofia di Modena.

Tra le sue opere tradotte di recente ricordiamo: Un etnologo nel metrò, tr. it. di F. Lomax, Elèuthera, Milano 1992; Nonluoghi. Introduzione a un’antropologia della surmodernità, tr. it. di D. Rolland, Elèuthera, Milano 1993 (nuova ed. con nuova prefazione dell’Autore, tr. it. di D. Rolland e C. Milani, Elèuthera, Milano 2009); Disneyland e altri nonluoghi, tr. it. di A. Salsano, Bollati Boringhieri, Torino 1999; Il senso degli altri. Attualità dell’antropologia, tr. it. di A. Soldati, Bollati Boringhieri, Torino 2000; Il dio oggetto, a cura di N. Gasbarro, Meltemi, Roma 2002; Genio del paganesimo, tr. it. di U. Fabietti, Bollati Boringhieri, Torino 2002 e 2008; Diario di guerra, tr. it. di M. Schianchi, Bollati Boringhieri, Torino 2002; Rovine e macerie, tr. it. di A. Serafini, Bollati Boringhieri, Torino 2003; Perché viviamo?, tr. it. di L. Capelli e A. Perri, Meltemi, Roma 2004; Tra i confini. Città, luoghi, interazioni, Bruno Mondadori, Milano 2007; Il mestiere dell’antropologo, a cura di M. Aime, tr. it. di V. Verdiani, Bollati Boringhieri, Torino 2007; Casablanca, tr. it. di V. Parlato, Bollati Boringhieri, Torino 2008; Il bello della bicicletta, tr. it. di V. Parlato, Bollati Boringhieri, Torino 2009; Il metrò rivisitato, tr. it. di L. Odello, Raffaello Cortina, Milano 2009; Che fine ha fatto il futuro? Dai nonluoghi al nontempo, tr. it. di G. Lagomarsino, Elèuthera, Milano 2009; Per un’antropologia della mobilità, tr. it. di G. Carbonelli, Jaca Book, Milano 2010; Ville e tenute. Etnologia della casa di campagna, tr. it. di A. Soldati, Elèuthera, Milano 2011; Straniero a me stesso. Tutte le mie vite di etnologo, tr. it. di F. Grillenzoni, Bollati Boringhieri, Torino 2011; La felicità ha un luogo?, tr. it. e cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2011; Diario di un senza fissa dimora. Etnofiction, tr. it. di M. Gregorio, Raffaello Cortina, Milano 2011; La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction, tr. it. di A. Soldati, Elèuthera, Milano 2012; Futuro, tr. it. di C. Tartarini, Bollati Boringhieri, Torino 2012; Degno, indegno, tr. it. e cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2012; Per strada e fuori rotta. Diario settembre 2008 - giugno 2009, tr. it. di C. Tartarini, Bollati Boringhieri, Torino 2012; L’uno e l’altro, gli uni e gli altri, tr. it. e cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2013; Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?, tr. it. di C. Tartarini, Bollati Boringhieri, Torino 2014; Fiducia in sé, fiducia nell’altro, fiducia nel futuro, tr. it. e cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2014; L’antropologo e il mondo globale, tr. it. di L. Odello, Raffaello Cortina, Milano 2014; Il tempo senza età. La vecchiaia non esiste, tr. it. di D. Damiani, Raffaello Cortina, Milano 2014; Un etnologo al bistrot, tr. it. di M. Gregorio, Raffaello Cortina Editore, Milano 2015; Nutrire l’umanità per salvare l’umano, tr. it. e cura di F. Nodari, Massetti Rodella, Roccafranca 2015; La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction, Elèuthera, Milano 2016; Le tre parole che cambiarono il mondo, tr. it. di D. Damiani, Raffaello Cortina, Milano 2016; Un altro mondo è possibile, Codice, Torino 2017; Nel 2015 è stato insignito della IV edizione del Premio Internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente con il già citato volume: Le nuove paure. Che cosa temiamo oggi?

MARCO ERMENTINI

Architetto, fondatore della Shy Architecture Association che raggruppa il movimento per l'architettura timida. Ha al suo attivo azioni provocatorie (l'invenzione del miracoloso farmaco Timidina), ironiche (la patente a punti per il restauro) e meravigliosamente sconclusionate. Ha vinto nel 1995 il Premio Assisi per il miglior restauro eseguito in Italia e nel 2013 la menzione speciale del Premio Internazionale Domus restauro. Lavora nello studio di architettura fondato dal padre sessant'anni fa "Ermentini Architetti" dove si sperimenta un'architettura attenta alle persone e alle cose. Si definisce un pescatore di paradossi nel fiume dei luoghi della vita. Ha scritto più di recente: Restauro timido, architettura affetto gioco Nardini, Firenze2007; Architettura Timida piccola enciclopedia del dubbio, Nardini, Firenze 2010, Esercizi di astinenza, ASAV, Seriate 2011, La piuma blu abecedario dei luoghi silenti, Mimesis, Milano 2013; La vita dei tetti e il castello Visconteo di Pandino, AGSS, Lurano 2015.È tra i fondatori dell'Accademia del Silenzio. L'Enciclopedia Treccani nella IX appendice 2015 l'ha citato come ideatore del Restauro Timido. Renzo Piano l'ha nominato Tutor del gruppo G124 sulle periferie e la città che verrà al Senato della Repubblica. È vice presidente della Fondazione Filosofi lungo l'Oglio.

GIUSEPPE GRECO

Giuseppe Greco, nato a Cosenza il 22 maggio 1961, è giudice del Tribunale di Cosenza. Ha lavorato anche presso i Tribunali di Reggio Calabria, Castrovillari, Vibo Valentia, Catanzaro e Rossano. Attualmente riveste funzioni di gip/gup. Si è laureato in filosofia nel 1985.Ha motivato, tra le altre, la sentenza del maxiprocesso alla ‘ndrangheta reggina (c.d. Olimpia 2 e 3) che consta di circa 3.000 pagine. Ha tenuto e tiene lezioni e seminari all’Università della Calabria.

ANNUNZIATO VARDÈ

Calabrese di Vibo Valentia, 56 anni, laureato in giurisprudenza a Firenze, Annunziato Vardè prima di Brescia è stato prefetto di Ragusa e Brindisi e prima ancora commissario straordinario ad Isernia, e commissario alle discariche a Napoli dove è rimasto un anno. Ha coordinato i servizi di soccorso e prima accoglienza di circa 50.000 migranti sbarcati nel porto di Pozzallo, nell'ambito delle operazioni Mare Nostrum e Triton. Ma era già stato al Nord: vice prefetto a Varese.

GIAN ANTONIO GIRELLI

Gian Antonio Girelli è nato a Salò (BS) il 15 settembre 1962. Già sindaco di Barghe dal 1993 al 2006 e Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia dal 1995 al 2004, Consigliere Provinciale dal 2004 al 2009, nonché Segretario Provinciale della Margherita fino alla nascita del P.D., nelle cui liste venne eletto Consigliere regionale alle elezioni del marzo 2010. In Consiglio regionale è Segretario della Commissione Sanità e Assistenza, componente della Commissione Agricoltura, parchi e risorse idriche e componente delle commissioni speciali San Raffaele e Carceri. Rieletto consigliere regionale a febbraio 2013 è componente delle Commissioni Sanità e Assistenza, Commissione Territorio e Infrastrutture e Commissione Speciale Carceri. Inoltre, è stato nominato Presidente della Commissione Speciale Antimafia. Fa parte dell’Esecutivo Regionale del P.D. seguendo le tematiche relative alle Infrastrutture e alla pianificazione territoriale.

ETTORE PRANDINI

Ettore Prandini è nato a Leno (BS) il 27 luglio 1972. Laureatosi in giurisprudenza, ha ricoperto la carica di Vice Presidente dell’Associazione Italiana Allevatori, che si propone di attuare ogni iniziativa che possa utilmente contribuire ad un più rapido miglioramento del bestiame allevato e ad una più efficiente valorizzazione dello stesso e dei prodotti derivati. È stato Consigliere Comunale presso il Comune di Lonato (BS), ricoprendo il ruolo di Assessore ai Servizi Sociali, Sport e Tempo libero, Viabilità e Personale. È un imprenditore agricolo di azienda zootecnica di bovini da latte e cantina vitivinicola e Presidente delle Federazioni Provinciali (Brescia) e Regionali (Lombardia) della Coldiretti, forza sociale che rappresenta le imprese agricole e valorizza l’agricoltura come risorsa economica, umana ed ambientale

LUIGI GAETTI

Luigi Gaetti è nato a Mantova l’11 agosto 1959. Medico specializzato in anatomia patologica, nel 2013 viene eletto senatore e assume l’incarico di vicepresidente della IX Commissione permanente, Agricoltura e produzione agroalimentare. Nello stesso anno viene eletto vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

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