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ESISTERE - 2025

Infused with Memory

  • Concorso: ESISTERE - 2025
  • Autore: Victoria Zanella
  • anno: 2025
  • dimensioni HxLxP: 80 cm x 60 cm x 8 cm
  • tecnica: Tecnica mista: bustine di tè usate, filo rosso, MDF, tondino di metallo e viti
  • poetica dell'opera: Quest'opera è composta da bustine di tè usate e cucite insieme con filo rosso. Ogni bustina porta con sé il segno di un momento passato, tracce del mio rituale quotidiano, umili ma persistenti frammenti di memoria. Questi piccoli e silenziosi resti del tempo ordinario sono raccolti, essiccati e disposti come immagini di memoria. Bevo tè ogni giorno. È diventato un momento di quiete nella mia routine, un rituale personale di pausa, respirazione e radicamento. Senza volerlo ho iniziato a conservare le bustine di tè usate. Erano delicate, macchiate e in qualche modo piene di presenza. Col tempo mi sono resa conto che erano piccole capsule del tempo, ognuna delle quali segnava una giornata, uno stato d'animo o un pensiero fugace. Il filo rosso le attraversa come un'ancora di salvezza: collega, ricuce, ricorda. A volte segue la logica, a volte è improvviso proprio come la memoria. Ho scelto il rosso perché mi sembra vivo, come le vene o i percorsi della memoria. Si distingue ma unisce, diventando una metafora visiva della cura, del caos e della continuità. Infused with Memory è un atto di conservazione. È un lavoro sul rituale, sulla ripetizione e sulla riparazione. Le bustine di tè sono morbidi contenitori di routine, mentre il filo rappresenta l'atto di ricordare, lo sforzo di tenere “tutto assieme”. In questo processo lento e intimo, ho ricucito me stessa nella narrazione della mia vita. Il lavoro si è evoluto gradualmente. Asciugare ogni bustina di tè, appiattirla, cucirle una all'altra: è diventato quasi meditativo. Questo mi ha permesso di riflettere e di trasformare i materiali di tutti i giorni in qualcosa di fragile ma profondo. Gran parte della mia pratica esplora la memoria attraverso i materiali. Sono interessata a ciò che scartiamo, a ciò che conserviamo e a come gesti semplici e ripetitivi come la cucitura possano diventare atti silenziosi ma potenti di creazione e di nuovi significati.