Rav Giuseppe Laras - Il comandamento della memoria
la sua Lezione di Vita e Pensiero Ebraico
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Rav Giuseppe Laras, studioso insigne del pensiero ebraico medievale e rinascimentale nonché rabbino capo ad Ancona, Livorno e Milano, dove ha retto la cattedra per oltre 25 anni.
Triplice è l’imperativo a cui siamo chiamati: ricordare, trasmettere, educare. «bisognerà continuare a parlare di quello che è successo, tuttavia, chiarisce Laras, l’obiettivo fondamentale non dovrà essere unicamente quello di consegnare ai posteri questa memoria, bensì di trasmettere un atteggiamento di netto rifiuto della violenza e dell’intolleranza talché esso possa diventare parte integrante del patrimonio etico-culturale delle donne e degli uomini di domani. Questo è l’obiettivo della conservazione della memoria, una memoria dinamica che costruisca e non si pianga addosso». Laras sembra svelare il comandamento della memoria attraverso una formula: «ricordare per ricostruire». Ma, la sua è anche la condanna più ferma di una pseudo-storiografia di stampo negazionista. Mettere al centro il problema del male e della sofferenza, chiedendoci non tanto dove fosse Dio, mentre si stava consumando l’orrore, ma dove fosse l’uomo. La questione da teologica si fa antropologica: «Il ricordo di Auschwitz, ammonisce Laras, «deve diventare l’emblema di un’umanità nuova che risulti immune da ciò che ha reso possibile la Shoah, con il suo bagaglio di devastazione e di morte». Ecco perché occorre insistere sull’impiego di una memoria dinamica.
Bibliografia:
- Il comandamento della memoria, Mimesis 2019