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pubblicato il 21 Gennaio 2024

Paolo De Benedetti - La memoria di Dio

In Memoria di Paolo De Benedetti.

Questo prezioso video costituisce una sorta di testamento spirituale di questa straordinaria figura di biblista, professore, traduttore, uomo di confine, scomparso nel 216. Servendosi di un’ermeneutica marrana, il Rabbi di Asti riflette su “La memoria di Dio”, ove il genitivo è oggettivo e insieme soggettivo: è la memoria di Dio nei confronti dell’uomo e dell’uomo nei confronti di Dio. Un rapporto da leggersi in chiave bilaterale e che già è preludio del dialogo tra il Creatore e la sua creatura. Di qui il darsi della Sacra Scrittura in termini di un racconto ove gli attori sono Dio e l’uomo e insieme l’esplicazione della storia ebraica in quanto toledot.

Paolo De Benedetti, scomparso nel 2016, conosciuto come il Rabbi di Asti, è stato biblista, teologo, editore, traduttore, poeta nonché tra i protagonisti del dialogo ebraico-cristiano.

La memoria di Dio; questo titolo ha due Facce: Dio come oggetto e Dio come soggetto. Ricordarsi di Dio o Dio che ha memoria per noi. Nella tradizione biblica sono presenti entrambi gli aspetti. Prima di procedere alla loro analisi vorrei richiamare un trattato rabbinico della Mishnà — che è la codificazione della tradizione orale collocabile tra il u e il tv secolo della nostra era — in cui si racconta che, a un certo punto, quando il tempio c'era ancora, il sommo Pontefice Giovanni,

abolì gli «svegliatori» (Sotà, capitolo tx,1o). Chi erano costoro? Erano quelli che, al mattino, svegliavano Dio recitando un salmo: «Perché dormi? Svegliati!».

Quasi che Dío di notte dormisse e dovesse essere svegliato per ascoltarci. Ora, anche se questa recitazione avveniva con la consapevolezza che è una metafora, tuttavia, a questo sommo pontefice la cosa non è piaciuta. Ed ha abolito gli «svegliatori». Ma in questo rapporto uomo-Dio e Dio-uomo dobbiamo sempre tenere presente che v'è la possibilità che l'uno o l'altro dei due dormano. Anche Dio. Il racconto di Dío non è semplicemente un riassumere una pagina della Bibbia, ma è una situazione permanente e assolutamente necessaria nel nostro rapporto con Lui. In tutti e due i sensi che ho accennato prima: stare a sentire Dio che ci racconta e pregare Dio che stia a sentire noi che gli raccontiamo. Questa è la condizione fondamentale di ogni fede.

Bibliografia:

  • La memoria di Dio, intr. E dura di Francesca Nodari, Mimesis 2020

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