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Venerdì, 22 Luglio 2016 18:15

La gratuità è l'anima che si espande alle cose grandi

VILLACHIARA - Ospite di Francesca Nodari il pensatore Remo Bodei, origini bresciane e promotore del Festival di filosofia di Modena.

All'ingresso del paese un cartello: «Villachiara, città del festival dei Filosofi», che già esprime tutto. La corte di casa Nodari è presto pervasa dal pensiero che il sindaco Arcangelo Riccardi rivolge alle vittime pugliesi dell'incidente ferroviario tra Adria e Corato. A fare gli onori di casa, Francesca Nodari, che ha ringraziato il parroco don Domenico Amidani per la sua presenza. L'inventore del Festival di filosofia di Modena, Remo Bodei, è uomo che sa parlare alla gente e giovedì sera giocava in casa, essendo anch'egli di origini bresciane. Ha dipanato la gratuità-grazia su tre versanti: quello economico dove la circolarità del dare-prendere e rendere ripaga alla fine ancora il donatore; un po' come in amore dove chi ama davvero non chiede d'esser ricambiato, semplicemente non può far altro. Dalla materia allo spirito in un batter d'occhio, e si parla di predestinazione e di fede, di libero arbitrio e di volontà. Ce la facciamo a dirigere il timone della nostra vita verso la luce o quella sovrabbondanza di bontà gratuita del messia si fa fondante per la nostra esistenza? É ora di alleggerire i pensieri e lo fa la lievità della bellezza che seduce, della grazia, di quella scultura del Canova, trina, come il tempo, il passato non lo ricordiamo più, il futuro non ci possiamo permettere di immaginarlo, così restiamo imbrigliati in un presente precario e insoddisfacente che sembra suggerirci di accontentarci delle briciole che ci vengono date in pasto. Ci viene in salvo Bodei, «Dobbiamo capire che fare il bene non può essere solo un sacrificio, deve essere anzitutto un piacere, lo si deve gustare. Dobbiamo re-imparare ad aprirci agli altri, fuggendo dall' abbrutimento a cui ci costringono le violenze del mondo quotidianamente. Siamo responsabili verso noi stessi e verso gli Altri, che dobbiamo irradiare di bellezza. É l'ora di autosovvertirci, di uscire dal circolo vizioso dell'ostilità e del malumore verso gli altri». E i festival servono proprio a questo, a rinsaldare la coesione sociale.

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