L'incontro. Alla cascina Le Vittorie, capitale dei "Filosofi lungo l'Oglio", una gran bella compagnia umana, solida di numeri e solida di ottime intenzioni, l'altra sera, ha ascoltato molte riflessioni istituzionali provenienti da un palco nella grande aia-piazza, in una notte di fuoco, in cui i pensieri si sono riuniti, anon disperdere la memoria della violenza contro le donne, a ragionare su come disperdere il seme di questa crescente aggressione, con quale strategia operativa e culturale battere l'efferatezza nei confronti di quel genere femminile indispensabile per creare e comporre creatività, in una comunità sempre più occupata da un disimpegno civile e da una tensione al rancore.
Ospiti l’on. deputata Lucia Annibali, il Prefetto di Brescia S.E. Maria Rosa Laganà, la Consigliera di Parità di Regione Lombardia Anna Maria Gandolfi. Con loro la giornalista Maria Luisa Villa, il giudice del Tribunale di Milano Elisabetta Canevini e Francesca Nodari, presidente della Fondazione. Modera il saggista Tonino Zana.
Prosegue la maratona del pensiero estivo, giunta al giro di boa della sua traversata. Grande attesa per il filosofo e psicanalista Umberto Galimberti, che interverrà domani, giovedì 14 luglio, a Villachiara (BS) nella suggestiva corte dell’Azienda Le Vittorie, sita in via Vittorie 11, sede della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. L’incontro inizieràalle 21. L’ingresso è gratuito, con la possibilità di contribuire con un’offerta libera per sostenere il festival e le attività della Fondazione.
La cascina Vittorie si trova tra Villachiara e Orzinuovi e qui, nell’anticipo della fiera regionale sessantasettesima, giovedi 27 agosto verranno presentati i due volumi del gran testo intitolato «Paesaggi Agrari ed Architetture Rurali nel Territorio Bresciano», curato da monsignor Antonio Fappani e dall’architetto Dezio Paoletti.
Piove, regolare. Dalla grande aia della cascina Le Vittorie, tra Orzinuovi e Villachiara, si trasloca al volo, 10 passi e si finisce sotto un sorta di granaio biblico, altissimo, lungo, stretto, come la fiducia, parola chia-ve di questo nono festival dei Filosofi lungo l'Oglio che vira ormai verso l'ultima settimana e mezzo, fino al 20 luglio, 100 metri da capogiro, Natoli, Casper, Parsi.
Sembrava risuonare l’eco del grido di dolore contro la «globalizzazione dell’indifferenza», lanciato a Lampedusa da Papa Francesco, nella meditazione proposta l’altra sera da Salvatore Natoli al festival Filosofi lungo l’Oglio, sulla «regola aurea»: «Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te».Una prescrizione antichissima, ha ricordato nella sua emozionante conferenza.
Salvatore Natoli è filosofo del tempo presente» che scandaglia affetti, disagi, istanze, passioni della nostra civiltà indagando fra le pieghe del sociale e del politico, offrendo delle insolite «carte da viaggio» verso una maggiore consapevolezza di quel che siamo e del mondo in cui viviamo.