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DANIEL VOGELMANN



Nato a Firenze il 28 maggio 1948, coniugato con Vanna Lucattini, padre di Shulim e nonno di Alma, esordisce negli anni ’70 come poeta, pubblicando alcuni volumi di liriche. Nel 1980 fonda la Giuntina – l'unica casa editrice europea specializzata in cultura ebraica – la cui prima pubblicazione nella collana «Schulim Vogelmann», dedicata alla memoria del padre, reduce da Auschwitz, fu La notte del premio Nobel Elie Wiesel (tradotta dallo stesso Vogelmann), a cui negli anni si sono aggiunti più di 600 titoli sulla cultura ebraica. È stato insignito, del «Premio alla carriera» nell’ambito della II edizione del «Premio di Cultura Ebraica Pardes» ed è inoltre tra i vincitori del dell'edizione 2013 del «Premio del Cittadino europeo». Dal 2008 il premio viene assegnato a cittadini singoli o a gruppi che si sono distinti per rafforzare l'integrazione europea e il dialogo tra i popoli, mettendo in pratica i valori della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Oltre a numerose traduzioni di importanti opere di E. Wiesel, George L.Mosse , W. Jankélévitch, H. Epstein, C. Vegh, per citarne solo alcuni, ricordiamo tra le sue pubblicazioni: Fondamentale, Guanda 1972; Cinque piccole poesie per Sissel, Giuntina 1990; Un editore di memorie ebraiche: nascita di una vocazione, a cura dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea della Provincia di Bologna 1999; Le mie migliori barzellette ebraiche, Giuntina 2010.

(Aggiornato 2024).


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