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PAOLO DE BENEDETTI



Scomparso nel 2016, conosciuto come il "Rabbi di Asti", è stato biblista, teologo, editore, traduttore, poeta nonché tra i protagonisti del dialogo ebraico-cristiano. Docente di Giudaismo presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale di Milano, e di Antico Testamento negli Istituti di Scienze Religiose di Urbino e Trento. Celebre la sua opera La teologia degli animali, Morcelliana 2007, dove uomo e animali sono posti sullo stesso piano rispetto alla possibilità di salvezza eterna. Tra gli altri libri pubblicati: La morte di Mosè e altri esempi, Bompiani 1978, poi Morcelliana 2005; Ciò che tarda avverrà, Qiqajon 1992, con il quale vince la III edizione del «Premio internazionale di Filosofia/Filosofi lungo l’Oglio. Un libro per il presente»; Quale Dio? Una domanda dalla storia, Morcelliana 1996; E il loro grido salì a Dio. Commento all'Esodo, Morcelliana 2002; Nonsense e altro, Scheiwiller 2002; Il filo d'erba, Morcelliana 2009; La memoria di Dio, Mimesis 2020 di cui l’introduzione e cura è di Francesca Nodari. Ha realizzato dei cicli monografici per la trasmissione di Radio Tre Uomini e Profeti, curata da Gabriella Caramore. Per molti anni direttore editoriale in alcune delle maggiori case editrici italiane, è stato tra i curatori del Dizionario Bompiani delle Opere e degli Autori. Di lui hanno parlato Carlo Maria Martini, Amos Luzzatto, Agnese Cini, Umberto Eco, Salvatore Natoli, Laura Novati e altri in Il settantunesimo senso. Nel giugno del 2011 ha ricevuto nell'ambito del Festival Internazionale della Cultura ebraica di Casale Monferrato il «Premio OyOyOy!», prima di lui assegnato a Emanuele Luzzati, David Grossman, Abraham Yehoshua e Amos Oz.


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